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Balbus  

Balbus

Programma multimediale per la terapia delle disfluenze e delle disfonie.


Presentazione a cura del Prof. Oskar Schindler, Direttore delle Unità Operative di Audiologia e di Foniatria dell’Università degli Studi di Torino

La balbuzie è un caso particolare di turba del flusso verbale o disfluenza.
Sia la balbuzie che gli altri tipi di disfluenza (disfluenza evolutiva, tumultus sermonis, tachilalia, farfugliamento, disfluenze nelle malattie neurologiche –p. es. afasie- etc.), sono caratterizzate da un flusso verbale anomalo:

  • per velocità (tachilalie, bradilalie, rallentamenti, accelerazioni);
  • per arresti o pause tese;
  • per prolungamenti o ripetizioni di sillabe;
  • per embolofrasie (inserimento di parole, esclamazioni, etc);
  • per altre anomalie miscellanee (p.es. revisioni, sostituzioni).

Nella maggior parte delle disfluenze esiste un concomitante sentimento negativo, a varia espressione disamotiva, che fa desiderare al disfluente la diminuzione o la scomparsa delle turbe del flusso.
Le modalità di rimediazione sono le più disparate ed oltretutto differiscono da caso a caso.
Peraltro esistono alcune modalità strumentali che, di massima, sono indicate per ogni disfluente: così il mascheramento uditivo, il riascolto ritardato, un pace maker uditivo (metronomo) e la visualizzazione del prodotto sonoro.
Il programma Balbus ha riunito in un apparato unico multimediale agile tali modalità assieme ad altre (lettura facilitata, contasillabe, etc.).
Risulta così attualmente in Italia il più indicato strumento da utilizzarsi per le disfluenze.

Prof. Oskar Schindler



Balbus (Figura 1 ) è un programma riabilitativo multimediale su CD-ROM realizzato per il trattamento informatizzato della balbuzie, delle disfonie e delle altre turbe del flusso verbale.

Figura 1

Sono state realizzate due versioni di Balbus denominate Balbus Professional, destinata ai professionisti del linguaggio, e Balbus Homework per i disfluenti in trattamento logopedico e per tutti coloro che, pur non seguiti da un terapista  del linguaggio, intendano comunque effettuare un’autoterapia. 

1) Balbus Professional.
Consente all’operatore professionale di programmare autonomamente gli esercizi impostando le diverse caratteristiche della lettura, dei percorsi di lettura e degli strumenti, come il ritardo in millisecondi del feedback uditivo ritardato, le soglie in decibel nel vocigrafo, il numero di battute del metronomo, l’intensità in decibel del mascheramento. Permette altresì di decidere se utilizzare più strumenti contemporaneamente e quali. Vi è anche un archivio gestione pazienti dove si possono archiviare e riprodurre tutti gli esercizi effettuati. L’operatore professionale potrà inoltre selezionare determinati esercizi ed impostarne le caratteristiche ritenute più idonee, personalizzandole. Potrà infine salvare il tutto sul floppy, in modo che il paziente possa eseguire gli esercizi così impostati a casa, negli intervalli tra una seduta e l’altra, attraverso il Balbus Homework.

2) Balbus Homework.
Il soggetto disfluente potrà eseguire sul proprio PC, con il Balbus Homework, gli esercizi registrati dal terapista sul floppy nel corso della seduta professionale. In tal modo il trattamento, svolto quotidianamente, faciliterà l’apprendimento delle tecniche presentate e la loro generalizzazione in contesti diversi dal setting terapeutico.
Peraltro, nel Balbus Homework, vi è un data-base che contiene una serie completa di esercizi e strumenti già impostati.
Detta modalità di intervento (Self-Help) è destinata ai soggetti disfluenti che non seguono una terapia con un professionista del linguaggio e che intendano comunque svolgere un’autoterapia.


Balbus Professional

Balbus  trova specifiche indicazioni nei seguenti disturbi:

  • balbuzie: nella forma tonica, clonica e mista;
  • tachilalia;
  • farfugliamento;
  • tumulto della parola;
  • disfonie.
Strumenti terapeutici e caratteristiche del programma:

I.      Il Feedback Uditivo Ritardato (F.U.R.)

Questo utile strumento riabilitativo consente al paziente di ascoltare la propria voce con un ritardo temporale variabile, comunque pochi istanti dopo la emissione della voce  stessa. Il F.U.R. lo si può impiegare negli esercizi di lettura o nella conversazione libera.
Al fine di stabilire una bassa velocità di conversazione senza che questa provochi emissione di balbuzie, sarà sufficiente iniziare il trattamento posizionando il cursore, che imposta il ritardo, sulla parte mediana della scala.
Il disfluente dovrà quindi rallentare la velocità del suo eloquio e prolungare le sillabe, in modo da far coincidere la propria emissione con il feedback ritardato.
La graduale attenuazione della balbuzie porterà il soggetto a ridurre ulteriormente il ritardo fino alla totale estinzione del disturbo.

II.       Uso del F.U.R.

Per sfruttare al meglio l’efficacia terapeutica del FUR è necessario che il paziente emetta la propria voce sino a sovrapporla con quella ricevuta in risposta dal FUR. E’ proprio il prolungamento dell’enunciato, infatti, ad esplicare l’azione terapeutica perché alleggerisce la tensione dei muscoli responsabili della modulazione della voce.
Si è constatato che è opportuno iniziare la terapia ponendo il cursore a metà della scala (pari a 5 unità di misura di intensità del ritardo). Dopo la scomparsa dei sintomi con il ritardo innanzi indicato, lo si diminuisce agendo sempre sull’apposito cursore e si attende l’adattamento del paziente. A questo punto si diminuisce ulteriormente il ritardo e si ripete la procedura sin qui esposta sino a giungere ad un’emissione vocale in tempo reale.
“Il feedback uditivo ritardato si è rivelato un mezzo veramente efficace per trasformare la balbuzie in un linguaggio sostanzialmente normale” (Goldiamond).

III.      La lettura facilitata

Consiste nella visualizzazione di una parola o di un brano presentati attraverso il ricorso alla scansione cromatica temporizzata.
La lettura temporizzata, e cioè la presentazione del materiale di lettura con un tempo stabilito dall’operatore permette al paziente, nel corso del trattamento della balbuzie, di abituarsi progressivamente a rispettare le pause tra una parola e l’altra.
L’abitudine a parlare velocemente, quasi a raffica, tipica del balbuziente subirà in tal modo un decremento significativo sino a portare alla normalizzazione della emissione verbale.
Il programma contiene delle letture di difficoltà crescente: presentazione di singoli fonemi; singole parole; frasi brevi, medie e lunghe; brani brevi, medi e lunghi; letture varie.
Vi è anche la possibilità di scrivere nuove letture e/o nuovi percorsi da presentare al paziente in maniera personalizzata, così da adattarli ad ogni specifica esigenza riabilitativa.

IV.      Il Vocigrafo

Il vocigrafo rappresenta un grafico dell’ampiezza sonora della voce emessa dal soggetto. Il grafico sarà tracciato in tempo reale mentre il paziente parla. Fornendo al disfluente un feedback visivo della propria emissione vocale, gli si consentirà  di controllare in maniera efficace la voce stessa.
Per iniziare l’esercizio si dovrà  impostare la soglia di intensità sonora (espressa in decibel), che l’utente dovrà o non dovrà superare in relazione all’esercizio da eseguire. Se, ad esempio, il soggetto presenta una balbuzie tonica particolarmente marcata, sarà utile impostare una soglia di 10/15 dB in modo da guidarlo a sussurrare le parole emesse. L’abitudine a ricorrere al linguaggio esplosivo come espediente per vincere il laringospasmo sarà, in tal modo, corretta.
Una risposta appresa, per essere modificata, richiede attenzione, motivazione e feedback continuo sulla prestazione.
Il vocigrafo (Figura 2 ), proprio per le sue caratteristiche di informazione puntuale e continua, riesce a stimolare opportunamente tutti e tre gli elementi propedeutici  alla normalizzazione dell’emissione vocale.

Figura 2

V.      Il Metronomo

Il metronomo viene usato per creare delle precise temporizzazioni. Esso, infatti, determina intervalli di tempo eguali, delimitandoli con segnalazioni acustiche e visive chiamate battiti.
Il metronomo di Balbus è uno strumento sincronizzato con la scansione delle lettere o delle parole durante gli esercizi di lettura facilitata; può essere attivato anche quando la lettura non è in funzione ed in tal caso si può variare autonomamente la sua velocità.
L’unico esercizio che, ovviamente, non può prevedere l’uso del metronomo è la lettura per riga con avanzamento manuale.
Il metronomo (Figura 3 ) si è rivelato uno strumento di grande efficacia ed utilità perché, con la sua velocità programmabile, permette al soggetto disfluente, che di norma presenta una disarmonia nei gruppi muscolari preposti alla respirazione, alla fonazione ed alla articolazione, una ripetizione delle sillabe e delle frasi in sintonia con il ritmo respiratorio.
Il metronomo di Balbus produce un ticchettio simile a quello del metronomo meccanico e la velocità di riproduzione dei battiti può variare da 20 a 200 battiti al minuto.

Figura 3

VI.      Il Contasillabe

A dispetto del nome (che è politically correct), il contasillabe può essere usato per contare il numero di errori (di lettura, di pronuncia, di balbettamenti ecc) commessi nel corso della seduta. La segnalazione dell’avvenuto balbettamento deve essere impartita dal paziente o dal terapista mediante la pressione di uno dei due tasti Ctrl presenti sulla tastiera, in modo da consentire all’archivio gestione pazienti di registrare l’errore.
Il programma volutamente non prevede il conteggio automatico degli errori perché la registrazione manuale di ogni emissione anomala, aumentando la consapevolezza della disfluenza, ne agevola il percorso riabilitativo.
Il contasillabe non è soltanto un mero strumento numerico, ma è utile perché consente al paziente di constatare il proprio miglioramento durante la terapia, rappresentando un rinforzo positivo tale da motivarlo favorevolmente.
Peraltro l’approccio cognitivo-comportamentale ha evidenziato che, anche nella balbuzie, il “controllo da parte dello stimolo”, cioè la consapevolezza del proprio comportamento disfluente al momento dell’emissione, genera un maggiore controllo del linguaggio.

VII.      Il Mascheramento Biauricolare

Attraverso la cuffia, mentre il paziente si esercita con lo strumento in questione, avverte un rumore a banda larga biauricolare. Il rumore è graduabile e l’intensità massima è tale da escludere completamente il feedback verboacustico.
Se l’intensità del rumore esclude la retroazione uditiva dell’espressione verbale, infatti, si blocca il circuito di autocontrollo uditivo e la balbuzie scompare.
In particolare, il mascheramento, è indicato in tutti i disfluenti che presentano una balbuzie di tipo psicogeno con fonofobia.
Tali soggetti hanno una marcata tensione tutte le volte in cui ricorrono all’uso della parola. Essi hanno sviluppato una particolare sensibilità alla loro stessa voce e ogni volta che la percepiscono con esitazioni, con balbettamenti o con una diversa intonazione, avvertono un incremento dell’ansia che determina, come in un circolo vizioso, un aumento della disfluenza.
Le caratteristiche in questione saranno rimosse con successo tramite il mascheramento biauricolare che decondiziona la paura di parlare e di ascoltare la propria voce.
Usando lo strumento, infatti, viene meno l’influsso del condizionamento psicologico e l’atteggiamento cognitivo di tipo catastrofico, causato dalla percezione della propria voce esitante e non fluida.
Man mano che il paziente si sentirà più tranquillo e fiducioso nelle proprie capacità verbali esercitandosi con il mascheramento, il rumore, decondizionando la fonofobia, sarà gradualmente attenuato fino alla sua completa scomparsa.

VIII.      L’Archivio Pazienti

Nell’archivio di gestione dei pazienti (Figura 4 ) si possono riportare delle note cliniche, si possono scrivere osservazioni, stilare programmazioni per obiettivi, stampare riassuntivi di singole sedute con gli esercizi svolti, memorizzare il numero di errori commessi e così via.
Consente, inoltre, l’archiviazione dei tracciati grafici dell’emissione vocale e delle registrazioni di esempi di linguaggio, per riascoltarli e rivederli in momenti successivi.

Figura 4

Infine, il Balbus Professional, consente al terapista del linguaggio di impostare e di salvare sul floppy-disk un percorso riabilitativo personalizzato per ogni soggetto in trattamento, percorso che il disfluente dovrà ripetere a casa tra una seduta e l’altra.
Tutti tali strumenti presenti in Balbus possono funzionare contemporaneamente o essere usati singolarmente, a discrezione del terapista ed in funzione dello specifico percorso riabilitativo adottato.

 


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