Storia della Pedagogia e della Scuola nell’opera di Emilia Santamaria di Carlotta Padroni

11. Conclusione

Il respiro storico dell’impegno che ha guidato la concezione educativa di Emilia Santamaria negli anni della sua lunga e operosa esistenza, ha rivelato una ricca messe di temi legati in prospettiva sia alla storia delle istituzioni scolastiche che alla elaborazione delle teorie pedagogiche. Se il disegno storiografico sembra prevalere, nella sua opera, sull’analisi propositiva delle posizioni pedagogiche e filosofiche educative lo si deve alla rilevante capacitą della studiosa nella focalizzazione dei temi didattici, culturali e sociali e nell’interazione delle loro valenze. L’utilizzo dello strumento statistico ha inoltre fornito ulteriori verifiche alle intuizioni originali e ha arricchito di una fortuna insolita le indagini sulle diverse realtą geografiche e temporali.

Il bilancio dell’attivitą storiografica della Santamaria che si trae dalla sua corposa produzione appare nel complesso positivo e denso di spunti orientati a ulteriori occasioni di studio. Dall’interesse manifestato dalla pedagogista nei confronti di questo settore di indagine spicca un’ importante e innovativa considerazione legata alla dimensione storica dei fenomeni e dei processi educativi. La ricerca storica in questa chiave di lettura dovrebbe assumere, a suo giudizio, un rilievo prioritario al fine di comprendere in modo pił organico e trasparente le problematiche legate strettamente al vissuto educativo. Dalla globale riflessione della Santamaria deriva un insegnamento chiaro: la conoscenza del passato sia intesa come strumento per leggere il presente.  

Infatti lo sguardo al passato della Santamaria, esemplare per capacitą di penetrazione anche nelle pił modeste particolaritą del settore didattico, mostra sempre un forte interesse per la realtą del suo presente -alla quale la ricercatrice si sente costantemente legata- e addirittura rivela una calda sensibilitą per il futuro, che dalle istituzioni si allarga nelle sue analisi riferite alla concretezza della vita sociale.