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Premio Internazionale Montessori "Educazione e Pace"
di Paola Trabalzini |
1. Premio Internazionale Montessori "Educazione e Pace"
Per
ricordare lattività di Maria Montessori a favore dello sviluppo di una cultura
della pace attraverso leducazione e allo scopo di sostenere e contribuire a
rafforzare e consolidare la cultura dellincontro, del confronto, della comprensione
tra i popoli, quali elementi fondamentali per la costruzione della pace, lOpera
Nazionale Montessori celebra questanno la seconda edizione del Premio Internazionale
"Educazione e Pace".
Educazione
e pace è il binomio che polarizza lattenzione di Maria Montessori dai primi anni
trenta sino al termine della sua vita, ed in particolare dal 1932 al 1939; anni in cui
lEuropa scivola verso la seconda guerra mondiale ed i regimi dittatoriali hanno
fatto della formazione delle nuove generazioni il mezzo per realizzare un nuovo ordine
fondato sullaggressione, la conquista e il disprezzo dellaltro. «Quelle
nazioni -scrive Maria Montessori nel 1937- che oggi vogliono la guerra sono state capaci
di valorizzare per i propri interessi i bambini e i giovani, di organizzarli socialmente,
di farsene una forza attiva nella società. [
] Coloro che vogliono la guerra
preparano la gioventù alla guerra; ma coloro che vogliono la pace hanno trascurato
linfanzia e la giovinezza, giacché non hanno saputo organizzarle per la pace» (M.
Montessori, Educazione e pace, Milano, Garzanti, 1949, p.43).
Nel
periodo tra il 1932 e il 1939 la pedagogista interviene in più occasioni sul tema della
pace: nel 1932 tiene al Bureau international déducation di Ginevra una conferenza
dal titolo La pace e leducazione, pubblicata in Italia lanno successivo
nella "Rivista pedagogica"; del 1936 è la conferenza intitolata Per la pace
svolta al Congresso europeo per la pace di Bruxelles; «Educate per la Pace» è invece il
tema del VI Congresso Internazionale Montessori, tenutosi a Copenaghen nellagosto
del 1937, tema che diviene, nel 1939, il titolo della conferenza svolta dalla pedagogista
a Londra presso il World Fellowship of Faiths, associazione il cui fine, come Montessori
stessa rileva durante il suo discorso, è quello di realizzare larmonia tra le varie
fedi e «di far sentire che tutti gli uomini che vivono sulla terra, qualunque siano le
loro idee, abitudini o credenze religiose, sono tutti nellintimo concordi e
potrebbero chiamarsi fratelli o amici» (M. Montessori, Educazione e pace, Milano,
Garzanti, 1949, p.173. Questo libro raccoglie le conferenze citate).
La
relazione tra educazione e pace trae motivo in Maria Montessori dallosservazione,
fatta durante molti anni di esperienza, da un lato della possibilità di uno sviluppo
armonico, equilibrato, indipendente del bambino se questultimo viene accolto in un
ambiente adeguato ai suoi ritmi di attività e se riconosciuto nella sua individualità in
formazione e rispettato nei peculiari tempi di apprendimento; dallaltro dalla
constatazione che la relazione adulto-bambino è intrisa di incomprensione, immersa in un
conflitto antico quanto opprimente per le forze e le energie del bambino da parte
delladulto. «Là dove nella famiglia o nella scuola o nella società -si legge nel
"Manifesto del Premio "Educazione e Pace"-, il bambino sia messo in
condizione di conflitto, di competizione, o sottoposto alla volontà di un adulto
dominatore, o impoverito nei suoi immensi poteri, o, infine, impedito di esprimersi nella
sua natura e nei suoi desideri, egli sarà costretto alla crudele necessità di
nascondersi, di snaturare le proprie sensibilità, di difendersi in un impersonale
adattamento. Questa condizione è per il bambino uno stato di guerra, di sacrificio e di
sconfitta, perché il suo istinto non è quello della lotta e dellopposizione, ma
della pace e di una libera e consapevole obbedienza».
La
questione delleducazione rispetto ai temi della guerra e della pace richiede che non
siano mortificate le potenzialità e le abilità del bambino, che non ne sia soffocata
lintelligenza, ma vengano realizzate le condizioni ambientali e relazionali per una
crescita liberatrice e moltiplicatrice di energie, interessi, aspirazioni e sentimenti.
Leducazione diviene così, utilizzando le parole di Maria Montessori, «arma della
pace».
La
pace non intesa più come cessazione o assenza della guerra, ma quale conseguenza della
valorizzazione delle potenzialità e delle energie umane: «per un uomo migliore -scrive
la pedagogista- la guerra non sarebbe affatto un problema: sarebbe semplicemente una
barbarie contrastante con la civiltà; un assurdo impenetrabile per lanima nuova»
(M. Montessori, Educazione e pace, p.23). Solo offrendo una «educazione di
vastità» che permetta a ciascuno di superare i propri egoismi, di uscire
dallisolamento dei limitanti e circoscritti interessi personali per porsi nella
prospettiva dellumanità, della interrelazione, interdipendenza e cooperazione degli
individui tra loro e con lambiente in cui vivono, sarà possibile il rinnovamento
spirituale delluomo e linizio di un percorso di pace.
Per
cui fondamentale baluardo contro la guerra è il riconoscimento da parte della società
dei diritti del bambino e delladolescente in modo da salvaguardarne
lintegrità psicologica, morale, affettiva, sociale e fare di lui il cittadino del
mondo. Da qui la proposta, avanzata da Maria Montessori durante il Congresso di
Copenaghen, di fondare il Partito sociale del bambino e di istituire un Ministero per
linfanzia, affinché nei parlamenti fossero rappresentati anche gli interessi dei
bambini e proposte iniziative volte alla protezione dellinfanzia e
delladolescenza e dunque dellumanità tutta. Una iniziativa questa, come
quella ideata nel 1916 e riguardante la Croce Bianca in aiuto ai bambini colpiti nel corpo
e nella psiche dagli eventi drammatici della prima guerra mondiale, antesignana di
istituzioni internazionali fondate nel secondo dopoguerra e che testimonia
dellintensità nel sentire i problemi dellinfanzia propria dellintera
attività della pedagogista.
Per
sottolineare questimpegno e valorizzare quello di coloro che oggi profondono energie
nella difesa di una infanzia ancora sfruttata e offesa, lOpera Nazionale Montessori
indice la seconda edizione del Premio Internazionale "Educazione e Pace".
Il
Premio ha frequenza biennale; la prima edizione si è tenuta nel dicembre del 1998 a Roma,
ed è volto appunto ad identificare persone, Enti, società, associazioni ed organismi
impegnati in iniziative dirette, come si legge nel Bando di Concorso, "a diffondere e
sviluppare lidea di un individuo che abbandoni i concetti di prevaricazione e
sopraffazione in favore di quelli di solidarietà e fratellanza".
Nella
prima edizione il Premio Internazionale "Educazione e Pace" è stato attribuito
allAssociazione "Open House" di Ramle (Israele): centro educativo nel
quale bambini arabi e israeliani, siano essi ebrei, mussulmani, cristiani trovano un luogo
di confronto, discussione e formazione. La casa-scuola aperta è qui il luogo nel quale si
contribuisce, attraverso la mediazione dei conflitti e la sperimentazione della pace come
percorso che non può che avvenire per mezzo di un progetto comune, a porre le fondamenta
per una società interreligiosa e interculturale.
Durante
la prima edizione del Premio è stata ricordata con una targa dargento, offerta
dallallora Presidente della Repubblica, la tragica vita di Iqbal Masih, il bambino
pakistano ucciso a 12 anni perché ribellatosi alla sua condizione di lavoratore- schiavo,
presso il commerciante di tappeti al quale la famiglia lo aveva ceduto per estinguere un
debito.
Anche
questanno la Giuria presieduta dal Presidente e dal Vice Presidente dellOpera
Nazionale Montessori, e da altri membri i cui nomi saranno resi noti al momento della
premiazione, designerà il candidato sulla base delle segnalazioni pervenute
allOpera stessa entro il 30 settembre 2000. Al vincitore sarà attribuito un premio
di 10.000.000 di lire che verrà consegnato durante il Congresso Internazionale dal titolo
"Maria Montessori e il XXI secolo" che si svolgerà a Chiaravalle, luogo natale
della pedagogista, dal 16 al 18 novembre 2000.
Le segnalazioni corredate dalle opportune motivazione possono essere
inviate a:
info@montessori.it |