BOLLETTINO N° 3- NOVEMBRE 1999


INTRODUZIONE

Si e' svolto in data 17 luglio 1999 il coordinamento nazionale di Medicina Democratica cui hanno partecipato le sezioni di Medicina Democratica di Alessandria (Lino Balza), Genova (Arnaldo), Bologna (Vito Totire), Como (Antonio Muscolino), Napoli (Anna Esposito), Milano (Laura Valsecchi, Maurizio Bardi, Fulvio Aurora).

 Si riassumono, di seguito, le decisioni prese:

 

1. GLI OBIETTORI DI COSCIENZA.

 

Il Ministro della Difesa ha inviato una lettera alle sezioni di MD che avevano la convenzione con gli obiettori di coscienza Tale lettera rendeva noto che , a seguito del cambiamento della legge, MD poteva riavere gli obiettori, senza l'obbligo di vitto e alloggio e che, volendo, si potevano richiedere ulteriori obiettori rispetto a quelli per cui era stata sottoscritta la convenzione. Da una verifica presso il Ministero della Difesa, da parte dell'onorevole Maria Celeste Nardini, si e' avuto conferma della correttezza dell'informazione.

 

Allo stato attuale le sezioni che si sono dette disponibili a riprendere la convenzione, ma con un numero minore di obiettori sono le seguenti: Milano, Castellanza, Bologna, Carrara, S. Severo. Sono in via di verifica Firenze, Alessandria, Como. In seguito o per il consolidamento della struttura o per la sua riapertura potranno essere richiesti obiettori a Napoli, Torino, La Spezia, Genova.

 

Per avere la convenzione allo stato attuale con il Ministero della difesa (in seguito sarà la Presidenza del Consiglio dei Ministri) e' necessario avere una sede - non di partito - che può anche essere in comune con altre associazioni, ma dove deve essere indicata all'esterno la presenza di MD; un responsabile degli obiettori, un programma di lavoro minimo.

 

Si sottolinea l'importanza degli obiettori per poter svolgere una serie di lavori che altrimenti non sarebbe possibile visti gli impegni dei compagni. Del resto va pure evidenziato la responsabilità di condurre e seguire gli obiettori.

 

2. GUERRA E SALUTE.

 

E' stato presentato un breve documento in proposito. La guerra in Jugoslavia, solo formalmente chiusa, ha posto e pone un'infinità di problemi di salute al seguito delle bombe e delle loro conseguenze, non solo, ma anche al seguito della condizione economica disastrata dei territori, teatro della guerra, e di quelli vicini. MD ha deciso di fare un approfondimento e di seguire, particolarmente tramite Vito Totire, i movimenti che si stanno occupando del problema. Si tratterebbe infatti di creare delle sinergie, al fine di affrontare il problema in termini concreti, non solo dal lato dell'informazione, ma anche da quello dell'iniziativa. La proposta finale, dopo, possibilmente un viaggio di Totire in Jugoslavia, e' quella di indire un convegno nazionale con gli altri soggetti interessati.

 

Inoltre Vito Totire propone di svolgere un seminario a Tirana, sui problemi della salute nei luoghi di lavoro, visto che in Albania si esportano le fabbriche italiane, ma non la normativa in vigore in Italia (per quanto mal applicata).