Cooperativa Medicina
Democratica - Movimento di Lotta per la Salute
sito web:
http://web.tiscalinet.it/medicinademocratica/; Sede di Firenze Via Incontri, 2 Tel. 055.41.27.43
e-mail:xxlber@tin.it
o ginocarp@libero.it
Associazione di
volontariato Idra
e-mail: idrafir@tin.it;
internet: www.comune.firenze.it
(spazio "Associazioni"); www.dadacasa.com/idra
Tel.
e fax 055.233.76.65, Tel. 055.44.91.309, Tel.
e fax 055.41.04.24
COMUNICATO STAMPA Firenze, 9 novembre 2001
INCIDENTE MORTALE TAV A SESTO
FIORENTINO:
SI FACCIA LUCE A 360° SU SALUTE E
SICUREZZA
L’infortunio mortale che ha colpito l’operaio
napoletano Pasquale ADAMO sul cantiere TAV di Sesto Fiorentino ripropone in
maniera drammatica il problema della sicurezza e della salute degli addetti sui
cantieri dell’Alta Velocità.
Dopo il giovane calabrese Pasqualino Costanzo deceduto
al “Carlone” nel gennaio del 2000, questa volta è toccato subire la medesima
triste sorte a un lavoratore “esperto”, dipendente di una delle numerose ditte
cui CAVET sub-appalta parte dei lavori. Già in passato si è parlato sia delle numerose
violazioni alla normativa di igiene e sicurezza che vengono riscontrate
durante i controlli dell’Azienda Sanitaria di Firenze, sia per le violazioni
alla normativa che regola il rispetto dei contratti di lavoro riscontrate dai
controlli della Direzione Provinciale del Lavoro. “Per quanto riguarda
l'orario di lavoro ed i riposi settimanali sono state riscontrate e contestate
violazioni alle norme sopra citate per centinaia di lavoratori”, ha
denunciato il 7 febbraio scorso in un proprio documento ufficiale la Direzione
Provinciale di Firenze. Si teme che la durata dei
turni nei sub-appalti superi anche di parecchio i termini già gravosi stabiliti
dal contratto. E che questi lavoratori, in un’assurda classifica dei senza
diritti, ne siano ancora più deprivati che gli stessi lavoratori dipendenti
diretti del CAVET.
Medicina Democratica e Idra solidarizzano con i familiari di Pasquale ADAMO e con tutti i suoi
compagni di lavoro, alcuni dei quali hanno assistito a una morte
particolarmente atroce, e si augurano che
la Magistratura coadiuvata dall’organo di vigilanza dell’Azienda Sanitaria
giunga rapidamente ad individuare tutte le eventuali responsabilità,
verificando anche quelle di chi, come appaltante, abbia il compito controllare
l’operato di tutte le ditte presenti in cantiere.
Le due associazioni non possono però non sottolineare
ancora una volta che, come già era accaduto nel caso di Pasquale Costanzo, i
ritmi elevati che contraddistinguono i lavori nei cantieri dell’Alta
Velocità, la cui responsabilità ricade apertamente sulle parti che hanno
firmato l’accordo (CAVET e sindacati confederali), hanno probabilmente
contribuito al verificarsi dell’infortunio: sarebbe importante accertare
verificare se ogni operazione di “infilaggio”
con l’uso della sonda, che si conclude con il “getto di cemento”, venga
seguita dalla fase iniziale dell’operazione successiva prima che quella
precedente, che si effettua a poco spazio di distanza, sia completamente
terminata; questo permetterebbe l’accelerazione dei tempi di lavoro, ma creando
una situazione di rischio per gli operatori dati gli spazi ristretti presenti
tra una perforazione e l’altra.
Ritmi elevati, stress, lavoro con turni impossibili,
squadre di lavoro quasi sempre sottodimensionate, sono situazioni che Idra e
Medicina Democratica hanno già più volte denunciato come possibile causa
o concausa di infortuni: si ricorda a
questo proposito l’esposto che
all’inizio di maggio di quest’anno è stato presentato alla Procura della
Repubblica di Firenze sull’impatto del turno a
ciclo continuo sulla salute e la sicurezza dei lavoratori TAV.
Medicina Democratica e Idra chiedono che la Magistratura, partendo
dall’inchiesta sull’infortunio mortale di Pasquale Adamo, allarghi lo
sguardo alla situazione complessiva dei lavoratori
della tratta ad Alta Velocità Bologna-Firenze aprendo un’indagine anche
sugli aspetti organizzativi, ormai apparentemente sottostimati dalle OO.SS.
di categoria. E chiedono al legislatore che siano introdotte nella normativa clausole
che prevedano – a tutela dei lavoratori provenienti da distanze superiori ai
100 km – l’inserimento in turni successivi ad adeguati periodi di riposo in
sede dopo i viaggi di trasferta dal domicilio al lavoro
Per Medicina Democratica
Per l’Associazione Idra
Dr. Luigi Carpentiero
Dr. Girolamo Dell’Olio
Tel. 347.54.81.255
Tel. 055.233.76.65