CENSURA SEMPRE piu' FORTE su INTERNET

Anche NOI stiamo subendo delle Censure sui ns. siti internet (ben 6: medicinenaturali.net + medicinaqualita.it + unimedecine.net + betsion.org + ecc, ecc.) perche' parliamo di Medicine Naturali ed in particolare di una cura naturale NON invasiva per il Cancro 
http://www.betsion.net/pre_tesi.htm

Non siamo indagati di NULLA, ma ci hanno legati a processi di TERZI, pur di sequestrate ILLEGALMENTE i ns. siti web.
http://www.betsion.net/terapia/terapia_cancro.ht

La Dittatura Sanitaria avanza sempre piu' nel mondo ed i dissidenti NON debbono poter divulgare la VERITA' sulla Salute e la malattia
e sul come sia facile uscire dalle malattie senza farmaci ne' vaccini !
Questo e' cio' che avviene nella "democratica Italia" !


Tratto da: http://punto-informatico.it/p.asp?i=44530
Internet delle censure
Icona Reporter sans frontières presenta il rapporto 2003 sulla guerra contro la libera circolazione delle informazioni, delle idee e della vita sul net. Da Cuba alla Cina, dal Vietnam all'Occidente, il mondo vive spaventato da internet

Censure asiatiche (pagina 1 di 3)


20/06/03 - News - Roma - "Internet è uno dei veicoli più validi per la difesa della libertà, poiché offre la verità a chi vuole vederla e intenderla. Non è quindi sorprendente che alcuni governi e organismi dimostrino di temere Internet e la sua capacità di diffondere la verità".
Con queste parole di uno dei padri della rete, Vinton G. Cerf, la celebre organizzazione Reporters sans frontières ha annunciato la disponibilità del rapporto 2003: "Internet sotto stretta sorveglianza - Gli ostacoli alla circolazione della libera informazione sulla Rete".


Leggi le opinioni lasciate dai lettori Opinioni e commenti Leggi le opinioni lasciate dai lettori
Scrivi nuovo | Leggi (62)
   Re: La forza dell'uomo
   Re: La storia insegna
   Re: Ma di cosa ci sarebbe da stupirsi?
Se il numero di internauti cinesi raddoppia praticamente ogni sei mesi, e quello dei siti si duplica ogni anno, questa crescita folgorante della Rete si accompagna ad un altrettanto notevole sforzo di controllo, di censura e di repressione proporzionale alla dinamica espansiva che ha caratterizzato lo sviluppo del Net. Leggi liberticide, cyberdissidenti prigionieri, siti bloccati, sorveglianza dei forum di discussione, cybercaffè chiusi, in Cina in particolare. Insomma: per tentare di mettere la museruola alla Rete, i governi non esitano a mettere in campo un imponente apparato repressivo.

Arresti di cyberdissidenti, blocco dell'accesso ai siti giudicati "politicamente o culturalmente scorretti", controllo della posta elettronica... per quanto assai poco sviluppata in paesi come il Vietnam, dove Internet è da sempre nel mirino del Partito comunista. Il governo di Hanoi sembra intenzionato infatti a voler riprodurre alla lettera in modello cinese di controllo della Rete.

Vinton Cerf"Con un permesso di accesso sottoposto a una serie di rigide autorizzazioni e un razionamento della strumentazione necessaria - scrive Reporters sans frontières - Internet a Cuba sembra costretto invece a rimanere un fenomeno limitato e sottoposto ad altissima sorveglianza. La strumentazione necessaria, compresa quella di ultima generazione, è in pratica disponibile solo nei negozi specializzati gestiti dallo Stato, accessibili peraltro solo previa autorizzazione da parte delle autorità competenti. Del resto, il governo ha iniziato a legiferare fin dall'apparizione di Internet sull'isola. Nel giugno 1996, il decreto-legge 209, intitolato "Accesso dalla Repubblica di Cuba alla rete informatica globale", precisava che il suo utilizzo non poteva essere fatto "in violazione dei principi morali della società cubana o dei testi di legge in vigore nel paese", e che i messaggi di posta elettronica non devono in alcun caso "compromettere la sicurezza nazionale".

In Tunisia, la linea ufficiale sembrerebbe apparentemente essere favorevole allo sviluppo rapido e a una democratizzazione esemplare di Internet. Eppure, i servizi di sicurezza continuano ad operare in direzione di un'implacabile sorveglianza del cyberspazio. Censura dei siti, intercettazione delle e-mail, controllo serrato dei cybercaffè, arresti e condanne arbitrarie continuano a essere il pane quotidiano degli internauti. Arrestato nel 2002, il cyberdissidente Zouhair Yahyaoui è stato condannato a due anni di carcere.

"In totale - continuano Reporters sans frontières - al 13 giugno 2003, risultano essere oltre una cinquantina gli internauti prigionieri nelle varie carceri del mondo, di cui almeno tre quarti sono detenuti in Cina".  


Questa notizia continua 1. Censure asiatiche
2. Censure anche in Occidente
3. Alcuni casi esemplari

Notizia seguente:     Cinque lettere RIAA ad utenti P2P
Notizia precedente:  Punti di vista


HOMEPAGE