Le 22 lettere degli antichi alfabeti: Muano,
Lemuriano, Pelasgico, Atlantideo, Akkadico, Eblaita, Fenicio, Egizio,
Ebraico, Arabo, Samaritano, sono i simboli fondamentali delle funzioni,
dei verbi fondamentali.
Per
poter ben comprendere quanto diremo, bisogna fare alcune premesse: in
quasi tutti i linguaggi antichi sopra elencati, i significati delle
lettere corrispondevano tra di loro (nei vari alfabeti), ma cambiavano
alcune volte il suono ed i loro segni grafici, ma il più delle volte esse
mantenevano delle similitudini.
In quegli alfabeti ogni lettera corrispondeva esattamente a delle idee e
concetti, per cui il compositore delle parole le assemblava tenendo conto
del significato delle singole lettere.
E’ come dire che quegli alfabeti erano simili alle note musicali, le
quali tutte singolarmente esprimono un suono e singole sensazioni in chi
ode od in chi produce quel suono.
Un esempio: YAOUE’ (sole vocali, del nome di “Dio”, il tetragramma
nella Bibbia) nel corso dei secoli e nei vari luoghi, il suo suono si
tramutò in Ieova che poi divenne Geova; quindi in Giove che generò Bacco
ed il cui nome divenne AlaBaCco, Almanacco = ABC ovvero l’alfabeto,
frutto o figlio di SEMele (SchEM, che significa il “nome”), il quale
generò la SEMantica (il seme del nome antico) ovvero lo studio dei
significati delle parole, ecc.
Nella musica il compositore assembla le singole note tenendo conto delle
sensazioni tradotte in suoni che esse esprimono, onde creare armonia o
disarmonia; da questo concetto nasce la musica.
Le Informazioni, la Conoscenza, i dati che trarremo dall’osservazione di
questo UniVerso in continua trasformazione, permetterà di accrescere la
nostra Coscienza verso l’Infinita Perfezione.
Per ben comprendere quanto diremo in seguito, bisogna ricordare alcune
premesse: nei linguaggi antichi: Sumerico Akkadico, Pelasgico, Eblaita,
Fenicio, Egizio, Ebraico, Arabo ed altri alfabeti medio orientali, i
significati delle lettere corrispondevano tra di loro (nei vari alfabeti),
ma cambiavano alcune volte il suono ed i loro segni grafici, ma il più
delle volte esse mantenevano delle similitudini.
In quegli alfabeti ogni lettera corrispondeva esattamente a delle idee e
concetti, per cui il compositore delle parole le assemblava tenendo conto
del significato delle singole lettere; è come dire che quegli alfabeti
erano simili alle note musicali, le quali tutte singolarmente esprimono un
suono e singole sensazioni in chi ode od in chi produce quel suono; nella
musica il compositore assembla le singole note tenendo conto delle
sensazioni tradotte in suoni che esse esprimono, onde creare armonia o
disarmonia; da questo concetto nasce la musica; lo stesso si può dire per
il linguaggio degli antichi in Medio Oriente.
Lo stesso si può dire per il linguaggio degli antichi. Nel caso del
linguaggio, quando con esso si iniziò a comunicare, ogni sensazione si
esprimeva in suoni che colui che le formulava, il compositore, riscontava
nell’osservazione di sé e dei fenomeni della natura, egli scopriva così
le FUNZIONI: (VERBI); le COSE: (NOMI); le QUALITA’: (AGGETTIVI) e le
RELAZIONI fra le lettere e le parole; questi suoni divennero SEGNI GRAFICI
quando gli uomini, avendo sensazioni, suoni, osservando, distinguendo,
qualificando la manifestazione dell’UniVerso, desiderarono fissarli nel
tempo per comunicare con altri attraverso simboli disegnati; essi
impararono anche a mettere in Relazione le LETTERE
fra di loro creando le RADICI; poi le radici con altre lettere in modo
da modificare i significati primari delle radici per meglio definire i
concetti ed in seguito le parole con altre parole; questa relazione fra le
lettere e le parole si chiamò SINTASSI; dovettero inserire anche la
GRAMMATICA, la quale permise loro di risparmiare sui termini, sulla
quantità delle parole usate nella comunicazione attraverso i suoni
formulati nel linguaggio.
Infine iniziarono ad usare la SEM-ANTICA (il seme antico), per riScoprire
TUTTI i signiFicati (segni ficcati dentro) dei concetti inseriti in una
parola, esempio: Sem è la radice nell’alfabeto Fenicio della parola che
significa il “nome”, ciò che distingue le cose, oppure il seme indica
la sua origine antica.
Gli antichi con le loro tecniche dette “Temura” (anagramma) e
“Notarnicon” (inversione delle consonanti o sostituzione delle sole
vocali all’interno della parola stessa), riuscivano ad effettuare
l’archeologia del linguaggio ovvero la ArcheoSemAntica (il nome, il seme
antico nascosto).
La parola Linguaggio contiene diversi significati se utilizziamo le
tecniche descritte.
Prendete un dizionario ed iniziate a viaggiare nel tempo passato della
parola studiata: la sua radice è la parola “lingua”, anagrammatela ed
otterrete Guila (Gola) = (loga, radice di logaritmo) od anche Logo = Logo
= il Pensiero, la parola stessa si rende più chiara nel linguaggio
Um-ano.
Studiate le parole RagIone e ReligIone ed utilizzando le stesse tecniche,
riscoprite tutti i loro veri e profondi significati, ma se volete
utilizzare la VERA RELIGIONE dovete riuscire a scoprire l’identità dei
concetti, per esempio delle parole utilizzate frequentemente dai Cristiani
ed in apparenza in antiTesi: CristOs e LuxiFero.
Ritrovare in queste parole apparentemente in antitesi le identità
esistenti; esse sono di fatto 2 modi di essere di ogni essere Umano; ecco
la Verità RiVelata.
Effettuando queste ricerche, sarete in grado di uscire veramente dai
concetti dei “religiosi” ed entrerete nella Vera Religione, quella che
rilega assieme le cose che “sembrano divise”.
Penetrerete i “simboli” di tutte le religioni e comprenderete i
profondi significati che essi contengono, ma che i loro preti in genere
non conoscono, né possono o sanno comunicare, sarete quindi finalmente
LIBERI dagli schemi mentali e dalle varie Psico dipendenze da tutte le
ideologie religiose.
Potremmo continuare verso i tendenti InFiniti concetti che una sola parola
può esprimerci, ma desideriamo solo indicare una strada da recuperare.
Ecco a grandi linee come il linguaggio, Sensazione = Suono + Segno
= Comunicazione con il proprio simile, iniziò a formarsi. Noi chiamiamo
questi antichi SEGNI, degli Alfabeti: gli AUTIUT = ARCHETIPI.
Purtroppo nei nostri linguaggi ed alfabeti moderni si è persa questa
verginità e relazione del suono, segno, sensazione, concetto; ecco perché
le lingue di quegli antichi alfabeti possiamo chiamarle LINGUE VERE e
VIVE, mentre oggi, formuliamo dei suoni e scriviamo dei segni
convenzionali (dei vari alfabeti) che in genere sono MORTI e che quindi
non sono facilmente comprensibili e comunicabili.
Questi archetipi suoni, gesti e forme
posturali, sono il linguaggio grammaticale primordiale ed universale,
inscritto nel nostro DNA di tutte le popolazioni del mondo.
Recenti studi effettuati all’Università di Cambridge, dal dott. John
Locke, sull’origine del linguaggio, dimostrano che i bebè parlano un
lingua arcaica e solo in seguito nei 2 e/o 3 anni, imparano ad imitare il
linguaggio parlato degli adulti. Durante il primo anno la comunicazione
avviene con un linguaggio archetipale sempre più ricco di
“prerequisiti”; queste forme di linguaggio (prerequisiti) si esprime
con: pianto, gesti, posizione
del corpo, vocalizzazione e balbettio, pause, attese, anticipazioni ed
azioni congiunte fra tutte queste cose formulando sequenze comunicative
che gli permetteranno nel tempo, arricchendole, di arrivare a
creare i presupposti per
una comunicazione più piena.
Questo linguaggio arcaico/intuitivo/cognitivo, permette al piccolo di
comunicare tutti i suoi stati d’animo e desideri a coloro che si
occupano e si prendono cura di lui.
In questa fase il piccolo
reagisce al linguaggio degli adulti con una sincronia interattiva,
muovendo il corpo con dei ritmi che sono coordinati sulla scadenza delle
frasi ascoltate, come dimostrano i video tape utilizzati per quegli studi.
Dai 3 mesi alla scadenza dell’anno, il piccolo inizia il balbettio in un
continuo gioco (vocalizza e collega consonanti archetipali come ma, na,
go, be, ecc.;
A 5 o 6 mesi, passa dalla fallazione, atto in cui lo stesso suono viene
ripetuto molte volte, es.: ma, ma, ma, alla ecolalia, fase nella quale
inizia a ripetere suoni pronunciati dall’adulto, che in realtà non
farebbe che ripetere i suoni ancestrali che rappresentano il “corredo di
base” dei neonati, rinforzando la sua lallazione.
A 12 mesi il piccolo inizia ad imitare alcuni suoni dall’adulto che non
erano presenti nella fase del balbettio.
A 18 mesi inizia il passaggio
verso il linguaggio vero e proprio (quello della lingua ascoltata dagli
adulti); vengono abbandonati o
potenziati alcuni suoni che fanno parte del repertorio naturale del
neonato, ma che non erano ancora affiorati alla sua coscienza, mettendoli anche in relazione con quelli tipici delle singole
lingue es.: i suoni duri e gutturali.
Gli studi citati sopra indicano che questi suoni innati (archetipali) in
primis le vocali (IaouE) fino alle consonanti
semplici, sono presenti in tutti i bambini di tutte le popolazioni
del mondo in modo uguale e vengono utilizzate per costruire il linguaggio,
come mattoni di parole primitive che fanno parte della nostra tendenza
fisiologica umana a parlare.
Noam Chomsky ha formulato una sua teoria (che condividiamo) che afferma:
…le regole della semantica della comunicazione linguistica umana
dipendono da regole universali inscritte nel cervello (leggasi DNA),
simili in tutte le lingue, che rispecchierebbero una grammatica
universale.
Sulla
rivista Science è stata pubblicata una ricerca dell’Università del
Texas condotta dai prof. Peter MacNeilage e Barbara Davis, conferma che
analizzando i suoni emessi dai neonati, lattanti e bambini piccoli
appartenenti a lingue e culture diverse, si è scoperto che questi suoni:
da, da - ta, ta - na, na - ma , ma, …… sono sostanzialmente uguali nei
bambini di tutto il mondo.
Sono i suoni di proto-parole
appartenenti ad una lingua primitiva ed estinta che è memorizzata nel DNA
dei neuroni del cervello, ma che è alla base di tutte le lingue del
mondo.
Ma mano che l’umano cresce, apprende nuove relazioni fra i suoni,
formulando parole sempre più complesse, fino ad imparare la grammatica,
la sintassi……. fino a riscoprire da adulto cognitivo, le sue origini
linguistiche archetipali, nei suoni/segni primordiali……..gli archetipi
PICCOLO
DIZIONARIO, VOCABOLARIO (Antico
Fenicio/Ebraico)
COSA è UNA LETTERA ?:
Segno scritto o sonoro
convenzionale che si usa per trasmettere, comunicare concetti (idee).
COSA è UNA FUNZIONE
?:
Ufficio
assunto da una parola in seno ad una frase; attività diretta ad un fine.
COSA
è UN VERBO ?:
Esso è una parola che indica
un’Azione che passa dal soggetto (IO) all’oggetto, questi sono i verbi
transitivi. Intransitivi si dice dei verbi esprimenti un’azione che non
passa dal soggetto al complemento oggetto.
ALEF o ALEP, Alf, (Bue) -
(valore numerico matematico = 1) Funzioni: UNIRE (verbo transitivo),
Congiungere, Legare, Sposare; Fare in modo, avvicinandole o collegandole,
che due o più cose diventino o appaiano una sola; mettere insieme più
cose in modo da ridurle ad una cosa sola; essa è una lettera che indica
la Paternità, essa è la lettera del Padre, l’Ego/IO divino creatore,
la Forza Divina, la Potenza Creatrice Originale.
E’ la lettera iniziale di quasi tutti gli alfabeti conosciuti e quella
dello AUM, simbolo geometrico dal quale sono nati gli alfabeti del mondo.
Negli alfabeti moderni come segno grafico la A, è stata semplicemente
ruotata e capovolta, dalla forma somigliante la testa del toro con le
corna ad un albero, un Abete, oppure se messa su di un fianco indica un
occhio visto di lato, cioè un punto di vista.
Presso gli Ittiti il suo suono era “aMu” in quanto ripeteva il muggito
dell’animale, il toro.
Il mese della figliatura delle vacche, era per gli Accadici il “primo”
mese dell’anno.
La parola ALEF significa in fenicio: bue, grosso bestiame con corna, toro,
lo geroglifico Egizio rappresenta la testa di un bue/toro con corna;
significa anche apprendere ed insegnare; principe, maestro, sposo.
Un mito: Osiride. Un simbolo: le ali simmetriche.
La Forma dell’Energia: esempio, la Luce; simbolo antico grafico = la
doppia spirale.
Questa lettera proviene anche dal disegno di un antichissimo attrezzo di
acciaio antidiluviano chiamato “Labris”, il quale serviva ad unire,
nelle costruzioni, gli enormi monoliti di pietra in modo da legarli
assieme rendendoli uniti.
Essa è anche la prima lettera dell’alfabeto in quasi tutti gli idiomi
conosciuti. Come immagine simbolica, rappresenta l’Uomo universale, il
genere umano (maschi + femmine), l’Essere padre generatore, dominatore
della terra.
Nella sua definizione geroglifica, essa caratterizza l’Unità, il punto
centrale, il principio astratto di una cosa. Impiegato come segno, essa
esprime l’idea della stabilità, della continuità.
ALEF Finale (valore
numerico matematico = 1000), Funzioni: FONDERE.
Essa è una lettera che indica anche il Trasfigurare.
BEIT o BATH, Bet (Casa)
-
(valore numerico matematico = 2) Funzioni: CONTENERE (verbo
transitivo).
Comprendere in sé, Racchiudere in sé, Tenere in sé.
Essa è una lettera che indica la Ricettività, il TU creato che riceve
l’Ego/IO creatore.
La parola BEIT significa la casa, infatti il geroglifico Egizio disegna la
pianta di un locale, l’antico monolocale popolare: la baita, la casa,
nella sua forma e la sua funzione è quella ricevente.
La Beit è la casa dell’Alef, la Manifestazione fisica, che contiene
l’Ego/IO: la Personalità. Il figlio, che contiene il seme del padre e
della madre. E’ identificabile anche con l’Iniziazione, infatti oltre
ad indicare la casa, indicava anche la culla di una famiglia o come
appartenente ad una “etnia” o ad una casta.
Una forma: il “vaso di Pandora” o quello del “santo Graal”, il
mitico bicchiere che Gesù utilizzò per iniziare i suoi discepoli a bere
la propria urina. Un mito: Iside.
La Forma dei Contenitori: esempio la Baita, la casa; in francese le bateau,
la barca, la bara, il sepolcro.
Questa lettera proviene dal disegno di antichi recipienti antidiluviani,
tipo coppe, barche.
Essa in qualità di consonante come immagine simbolica rappresenta la
bocca dell’Uomo, l’abitazione, la sua interiorità; impiegata come
segno, essa è il segno dell’azione interiore, attiva e virile.
GHIMMEL, Gaml (Cammello) -
(valore numerico matematico = 3) Funzioni: GIRARE (verbo transitivo),
Ruotare, Muovere in giro, Volgere, Condurre, Capovolgere. Essa è una
lettera che indica il dinamismo, il movimento della ruota.
La parola GHIMMEL si dice significhi “cammello”...il ghimmello, il
gammello, ...il cammello ...infatti la lettera Ghimmel, assomiglia alla
gobba curva di un cammello, però questo animale giunse in Egitto 1000
anni dopo l’invenzione di questa lettera; in realtà questa lettera
deriva dalla radice indoeuropea KAM che significa “essere curvo” o
“fare un angolo”; infatti è il disegno dei 2 lati di una squadra;
comunque la parola Cammello deriva da Ghimmel; questa lettera proviene dal
disegno di un antichissimo attrezzo, il “godrone”.
La Forma: esempio la Ruota. Un mito: Sisifo.
Come immagine simbolica indica la gola dell’Uomo, ogni idea di canale,
condotta, ogni oggetto profondo con canale.
Come segno esprime l’avviluppo organico e serve a produrre tutte le idee
derivanti dagli organi corporali e delle loro azioni.
DALED, Dalt (battente
della porta) - (valore numerico matematico = 4) Funzioni: SOLIDIFICARE
(verbo transitivo), Costruire, Rendere consistente, far diventare Solido,
entrare nel solido.
Essa è una lettera che indica la materia, la resistenza, la morte intesa
come reCristalizzazione, reMineralizzazione.
La parola DALED significa la Porta; infatti è il disegno della parte
superiore delle porte Egizie che disegnava un triangolo di 3 lati e
comprendendo l’architrave formava un angolo, che nelle costruzioni sacre
era di 144 gradi.
Questa lettera proviene dal disegno di un antichissimo attrezzo, la
“squadra”.
La Forma Rigida: esempio il Triangolo. Un mito Cibele (la Natura).
Nel suo significato geroglifico indica il Quaternario Universale, cioè la
sorgente di tutta l’esistenza fisica.
Come immagine simbolica, rappresenta il seno femminile ed ogni oggetto
nutrizionale, abbondante.
Come segno grammaticale, esprime l’abbondanza nata dalla divisione, è
il segno della natura divisibile e divisa.
HE’, (Vita) -
(valore numerico matematico = 5) Funzioni: LODARE (verbo
transitivo), l’Energia della Vita, Comunicare con esaltazione, Esaltare,
Approvare, Parlare bene il merito di una persona o la bontà di una cosa,
Celebrare, Esclamare con parole con le quali si esprime la soddisfazione
per aver ottenuto o ricevuto qualche cosa, che si aspettava o si
desiderava.
Essa è una lettera che indica il soffio dell’esistenza, la Vita, il
respiro della vita, il suono.
Essa è la Vita simbolizzata dal Soffio, l’Alito; nel geroglifico Egizio
essa era il disegno di un Uomo eretto con le braccia levate al cielo.
Come disegno essa è sempre stata caratterizzata da 3 linee parallele come
ad indicare la staccionata di un recinto. Indica anche le Arti, la
creatività della Vita Umana.
La Forma Vivente: esempio Tutti gli Esseri Viventi o l’albero delle Vite
(il corpo umano).
Un mito: Deucalione e Pirra.
Questa lettera è il simbolo della VITA UNIVERSALE; rappresenta l’alito
dell’Uomo, l’aria, l’anima, lo spirito, tutto ciò che è animatore
e vivificante.
Impiegato come segno grammaticale, esprime la vita e l’idea astratta
dell’Essere.
E’ anche impiegato all’inizio delle parole, come articolo.
OAU o VAV o WAU (Chiodo) -
(valore numerico matematico = 6) Funzioni: AGGANCIARE (verbo
transitivo), Agguantare, Collegare, Congiungere, Saldare.
Essa è una lettera che indica l’uomo fecondato, frutto dell’unione
dei “contrari” o meglio dei complementari: maschio + femmina.
La parola OAU o VAV significa il “Gancio”, il sostegno; essa deriva
dall’antico attrezzo utilizzato dai marinai e dagli agricoltori del
continente di MU e di Atlantide, poi dagli Akkadici, Eblaiti, ecc.
Il geroglifico egizio rappresenta un uomo in preghiera con le mani alzate;
alle volte la sola lettera è usata come congiunzione tra le parole o le
frasi.
Questa lettera ha 2 vocalizzazioni molto distinte, la O e la U ed una
terza come consonante: la V.
La Forma Agganciante: esempio il Gancio, l’Uncino. Un mito: Anteo ed
Ercole.
Essa indica rispettivamente, la visione della luce, cioè la capacità
della comprensione o della percezione del suono; come consonante essa è
l’emblema del gusto e del forte desiderio.
Come segno grammaticale, essa contiene l’immagine del mistero più
profondo ed inconcepibile, l’immagine del gancio, il nodo che riunisce
il non Essere, il Nulla all’Essere, il Tutto.
Essa dipinge la possibilità del passaggio da una natura all’altra.
E’ anche impiegato all’inizio delle parole, come congiunzione.
ZAIN (Arma) - (valore numerico matematico = 7) Funzioni: DURARE (verbo
intransitivo), Resistere, Continuare per un certo tempo, Eterno,
Prolungare, Sostenere, Sopportare, Diventare o Rendere duro. Essa è una
lettera che indica la persistenza, la durezza oppure il cancellare.
La parola ZAIN significa “forza” e più precisamente “Arma”;
volgarmente essa indica il sesso maschile, il pene; deriva da un
geroglifico Egizio che disegna una freccia che perfora una pelle, un
limite od un imene femminile.
Essa proviene da un antico oggetto di granito antidiluviano, lo ZED la
torre che passa attraverso il tempo e lo spazio. Questa torre è ancora
nascosta all’interno della Piramide di Cheope in Egitto ed è un
antichissimo apparecchio “ricetrasmittente” ad onda siderale che
modifica le sensazioni psichiche quando ci si pone all’interno di esso
nella sua “culla” iniziatica, durante determinati momenti astronomici
dell’anno.
La Forma durevole: durare come la Roccia. Un mito: Pegaso.
Questa lettera consonante, si applica a tutto ciò che è fischiante,
sibilante o tutto ciò che fende l’aria o vi si riflette ma che tende ad
essere duro per penetrare.
Come simbolo a tutto ciò che tende ad uno scopo.
HET o HETH (Chiusura) -
(valore numerico matematico = 8) Funzioni: PROTEGGERE (verbo
transitivo), Difendere, Riparare, Favorire, Promuovere, Appoggiare;
infatti è il disegno di una scala e significava un “muro”, una
costruzione, infatti in Akkadico essa significa Muro.
Essa è una lettera che indica le barriere, le aperture o le chiusure, il
ritorno; infatti proviene da antichi disegni che raffigurano delle
costruzioni, muri o degli “steccati” per il bestiame.
La Forma che Protegge od isola: esempio lo steccato, lo scudo. Un mito:
Marte ed il suo ancile.
Essa rappresenta l’aspirazione vitale per il campo di lavoro nella
materia dell’Uomo, il suo lavoro con il corpo fisico, il quale domanda
uno sforzo, un dispendio di energia.
Come segno grammaticale indica le idee di sforzo nel mantenere l’ordine
ed i limiti nel lavoro normale e legislativo.
TET o THETH (Scudo) -
(valore numerico matematico = 9) Funzioni: CEDERE (Verbo
intransitivo), Ritirarsi, Desistere, Abbandonare, Soccombere, Rassegnarsi,
Piegarsi, Arretrare, Rompere, darsi per vinto, non opporre resistenza,
Matrice ovvero creatrice di forme.
Essa proviene anche da un antico disegno che raffigurava un serpente che
si morde la coda, cioè un cerchio; come raffigurare un “buco”, un
foro, il ritirarsi dentro di sé.
La Forma Penetrabile: esempio l’Anello, la Vagina, la Città, il fior di
Loto. Un mito: Giunone.
Come segno grammaticale indica il desiderio di protezione, di nutrice, la
protezione, la resistenza al male.
IOD (Mano) -
(valore numerico matematico = 10) Funzioni: CONCENTRARE (verbo
transitivo), Condensare, Raccogliere in un punto, Andare verso il centro,
Implodere, Ridurre a minor volume, Raccogliere tutta la propria attenzione
su di sé; il Punto.
Essa è una lettera che indica l’idea principale, primaria, iniziale che
si sta incarnando nella forma attraverso l’azione del braccio e della
mano; essa significa anche l’uomo pratico ed abile a compiere azioni.
Il segno proviene dall’antico segno della “svastica”, che era il
simbolo della pace, essa raffigura 4 uomini che si danno la mano
contemporaneamente per giurarsi pace, fedeltà, amicizia.
Il segno Egizio, raffigura il braccio con una mano, l’iniziale della
parola IOD significa la “mano”.
IOD è anche l’anagramma della parola Dio, perché è la prima lettera
del “tetragramma” ovvero del “nome” dell’innominabile, del senza
nome, infatti quel “nome” è un verbo: l’Essente, colui che è era e
sarà.
La Forma che Raccoglie o Condensa: esempio il Punto Matematico.
Un mito: l’Onfalos (l’ombelico).
Questa lettera è il simbolo di ogni potenza manifestata, rappresenta la
mano dell’Uomo, sua protuberanza per l’azione nelle cose, il suo dito
indicatore.
Come segno grammaticale, è quello della manifestazione potenziale, della
durata Intellettuale e della Eternità.
CAF o KAF (Palma) -
(valore numerico matematico = 20) Funzioni: PENETRARE (verbo
intransitivo), Entrare dentro, Spingersi dentro vincendo resistenza, una
difficoltà o nascostamente; Passare attraverso, capire, approfondire,
decifrare con fatica, molto addentro.
Essa è una lettera che indica la ricettività nel saper capire, nel saper
penetrare, la saggezza intesa come Conoscenza per la penetrazione della
Vita.
Deriva da un antichissimo disegno di un attrezzo qualsiasi, però a Punta.
La Forma che Penetra: esempio il Pene, la lingua, il dardo. Un mito: Giove
ed i suoi fulmini.
Questa lettera è l’immagine simbolica di ogni oggetto a punta per
bucare ed è rappresentata dalla mano semichiusa ad imbuto e dall’altra
mano con l’indice che la penetra.
LAMED (Pungolo)
- (valore numerico
matematico = 30) Funzioni: MISURARE (verbo transitivo), Determinare,
Calcolare, Prendere la misura di Provare, mettere alla prova le proprie
forze, per Competere e lottare nella Vita.
Essa è una lettera che indica il dinamismo dell’evolvere, l’elevare,
l’alzare.
Deriva da un antichissimo disegno di un Compasso, ed indica anche la
possibilità di misurare, tra pollice e mignolo. L’iniziale della parola
LAMED significa Istruire.
La Forma Misurante: esempio il Compasso, il palmo della mano o la mano fra
l’indice ed il pollice aperti, il braccio o cubito sacro. Un mito: la
Bilancia di Osiride.
Questa lettera come immagine simbolica rappresenta il braccio dell’uomo,
la misura del cubito sacro, l’ala di un uccello o di tutto ciò che si
distende o che serve per misurare.
Come segno indica ogni idea di misurazione, estensione, elevazione,
occupazione, possessione.
MEM o MAM (Acqua) -
(valore numerico matematico = 40) Funzioni: NUTRIRE (verbo
transitivo), Alimentare per tenere in vita; far Crescere, dare Nutrimento,
Allevare, Allattare, Coltivare.
Essa è una lettera che indica tutto ciò che ha la funzione del Generare
in senso femminile, essa è la lettera della Madre, della Mamma, della
Mammella, della Mater-ia/Energia/generante e di tutto ciò che è
Matriciale.
Deriva da un antichissimo segno antidiluviano che indicava le acque
matriciali, l’Energia Neutra (E = m c2), l’ambiente dal quale nasce
ogni forma di vita, per gli Egizi indicava l’acqua del Nilo.
La Forma Fluidica o Liquida: esempio l’Energia (E+) ed (E-) pura e
plasmica; il Mare, il lago, il fiume, l’acqua in generale, l’onda in
genere. Un mito: Demetra.
Questa lettera come immagine simbolica rappresenta la femminilità, la
donna madre e compagna dell’Uomo. Come segno grammaticale, essa è il
segno materno e femminile, quello dell’azione esteriore e passiva;
piazzata all’inizio delle parole, dipinge tutto ciò che è locale e
plastico; alla fine delle parole, diventa il segno collettivo della
moltiplicazione, sviluppante l’Essere nello spazio Infinito, fin tanto
che la sua natura lo permette o riunendo per astrazione, in un solo
“essere”, tutti quelli della stessa specie o popolo.
MEM o MAM Finale - (valore numerico matematico = 600), Funzioni:
Moltiplicare, il Ripetere in continuazione.
NUN o NOU (Pesce) -
(valore numerico matematico = 50) Funzioni: TRASFORMARE (verbo
transitivo), Trasfigurare, Cambiare, Mutare forma o aspetto.
Essa è una lettera che indica il Germe della vita. La parola NUN
significa “Pesce”.
Il segno Egizio disegna un piccolo “serpente”; probabilmente indica
uno spermatozoo e non una vipera come alcuni affermano. I babilonesi
corrispondevano questa lettera alla costellazione dei Pesci.
La Forma Trasformabile: esempio il Seme dell’Uomo, lo Spermatozoo, che
vive nel liquido seminale, il sacro rombo, il grande pesce. Un mito:
Proteo.
Questa lettera come immagine simbolica rappresenta il figlio dell’Uomo
od ogni essere prodotto e particolare. Come segno grammaticale è quello
dell’esistenza individuale e prodotta.
Alla fine delle parole, diviene il segno aumentativo e dà all’essere
ogni estensione di cui egli è individualmente suscettibile.
NUN o NOUN Finale - (valore numerico matematico = 700), Funzioni:
Illuminarsi, l’Irradiare Energia.
SAMEK (Torchio)
- (valore numerico matematico = 60) Funzioni: OPPRIMERE (verbo
transitivo), Schiacciare, Pressare, Picchiare, Premere, Tenere sotto,
Stringere, Pesare.
Essa è una lettera che indica il fecondare, l’inserire il seme nella
vagina.
Deriva dal disegno di un antichissimo strumento tondo per schiacciare i
cereali, nel quale era contenuta la farina schiacciata. Nell’Egizio
diventa un albero di sambuco contenuto in una base rotonda e pesante;
infatti con il sambuco si costruiscono giochi per bambini tipo una canna
vuotata nel suo interno con uno stantuffo inserito che preme e spinge un
tappo che può essere lanciato lontano, anche da un bimbo.
La Forma che Preme: esempio la Mola del Mulino a pietra, il frantoio. Un
mito: Vulcano (Efeso).
Come segno grammaticale indica anche tutto ciò che ha rapporto con la
fatica e con il limite.
AIN o OIN (Occhio) - (valore numerico matematico = 70) Funzioni:
CORRISPONDERE (verbo intransitivo), Comunicare, Rispondere con,
Riflettere, Coincidere, Correlare, Ricambiare, avere Identità,
Identificare, Riscontrare, Fare coppia. Essa è una lettera che indica
anche il NON Essere od il cancellare.
La parola AIN significa l’occhio o la sorgente; il vedere, lo sguardo;
infatti il segno Egizio raffigura un occhio umano. La Forma Riflettente,
quella delle relazioni, delle corrispondenze: esempio gli Occhi.
Un mito: Amore e Psiche.
Questa lettera come immagine simbolica rappresenta, il petto dell’Uomo,
la cavità toracica infatti contiene la “coppia” dei polmoni.
Come segno grammaticale, indica il senso materiale, l’immagine del vuoto
e del nulla; impiegata come consonante, è il segno di tutto ciò che è
falso perverso o cattivo.
FE’ o PE’ (Bocca) -
(valore numerico matematico = 80) Funzioni: ESPANDERE (verbo
transitivo), Allargare, Spandere, Diffondere, Ingrandire, Estendere fuori.
Essa è una lettera che indica anche il ritornare, il rinascere.
La parola FE’ significa la “Bocca”, infatti il disegno Egizio
raffigura una bocca chiusa.
E’ dalla bocca che esce il Gas/alito (anidride carbonica) che si
espande. Deriva anche come disegno dal tappeto o dalla stuoia di canna di
bambù che si stendeva per terra quando un potente, un re, arrivava.
La Forma che Espande o Aumenta: esempio i Gas, il Sole. Un Mito: Eolo.
Questa lettera impiegata come immagine simbolica indica le corde vocali e
la lingua nella bocca.
Come segno grammaticale, indica il Verbo, la Parola e tutto ciò che vi ha
rapporto compreso il potere che ne deriva; infatti i faraoni Egizi erano
rappresentati con una canna di bambù in mano.
FE’ o PE’ Finale - (valore numerico matematico = 800), Funzioni:
Conglobare.
ZADI o TSADI o TSADE’
(Falce) -
(valore numerico matematico = 90) Funzioni: TAGLIARE (verbo
transitivo), Fendere, Affettare, Sezionare, Falciare, Recidere, Separare,
Dividere, Spezzare, Rompere, Troncare, Interrompere, Impedire, Abbattere.
Essa è una lettera che proviene dagli antichissimi utensili antidiluviani
per tagliare; anche il geroglifico egiziano raffigura un’accetta od
un’ascia.
In Babilonia rappresentava la costellazione “Scimitarra” ed uno
strumento di guerra taglientissimo.
La Forma che Taglia o Recide: esempio il Coltello, la Falce. Un mito: Set
ed Osiride.
Questa lettera come immagine simbolica significa il “traguardo da
tagliare” il termine al quale tendere.
Essa è il segno finale e terminativo che si rapporta a tutte le idee di
scissione, divisione, di termine, di scopo, di finalità, di soluzione
alla divisione.
ZADI o TSADE’ Finale - (valore numerico matematico = 900), Funzioni:
Separare, mettere da parte per uso sacro.
QIOF o QOF o QAF (Corda/Gomitolo)
- (valore numerico
matematico = 100) Funzioni: LEGARE (verbo transitivo), Collegare,
Connettere, Congiungere, Incollare, Controllare.
L’antico disegno Egizio rappresenta un contenitore nel quale è stato
introdotto un gomitolo, dal cui foro superiore fuoriesce il filo di corda
od il gomitolo stesso aggomitolato; può rappresentare anche il
“collo” che collega la testa al corpo; può significare anche alzare,
allungare il collo per vedere meglio; infatti la radice KOF significa
sorvegliare.
La Forma che Lega: esempio la Corda, la Spira. Un Mito: filo di Arianna.
Questa lettera come immagine simbolica indica, ciò che serve all’uomo
per collegare, ciò che fa sforzo per lui, il suo strumento, ciò che lo
difende.
QIOF o QAF Finale - (valore numerico matematico = 500), Funzioni:
Conoscere.
REISCH o RAIS o RES o ROS
(Testa/Capo) - (valore numerico matematico = 200) Funzioni: PERFEZIONARE (verbo
transitivo), Completare, Modificare, Correggere, Migliorare, Progredire.
La parola REISC significa la “Testa”, il Capo, la nuca, il principio,
l’inizio, il far avanzare; infatti il disegno Egizio rappresenta la
testa di un uomo.
Per inciso la parola “morte” in egizio MUT, MOT, MET, nel suo
evolversi verso gli alfabeti moderni ha introdotto la REISCH, il capo, la
testa, in quanto va dietro il concetto negativo visto dal volgo della
condanna, la pena capitale, la perdita della testa fisica; mentre il suo
vero significato è quello del perfezionare, completare lo Spirito che
risiede sopra tutto nella testa.
La Forma che Perfeziona o Completa: esempio l’Universo, la Sfera. Un
Mito: Venere.
Questa lettera come immagine simbolica rappresenta la testa dell’Uomo,
il suo movimento determinato, la marcia verso la Conoscenza, l’Essere
che diviene Omogeneo.
SCHIN o SCH (Dente/fuoco) - (valore
numerico matematico = 300) Funzioni: TRASFERIRE (verbo transitivo),
Trasportare, Spostare, Traslare.
Il segno Egizio rappresentava un arco non teso, stante ad indicare la
funzione dell’arco di trasportare la freccia da un luogo all’altro.
Deriva anche dal disegno della nave egizia funeraria, quella che
trasportava e traslava il defunto negli spazi degli dei, le altre
dimensioni e dal giardino, il frutteto degli dei raffigurato con 3 alberi:
Albero “sinistro”, albero “destro” ed albero “mediano”, quello
dell’equilibrio, che nella Bibbia si ritrova come “albero delle
vite” o della Conoscenza del bene e del male ovvero il Sistema Nervoso
Centrale che è un albero Duale.
La Forma Traslante o Trasferente: La retta, la rotta, esempio il Raggio di
luce, la nave od un vascello cosmico, disco volante. Un Mito: Nettuno.
Questa lettera, come segno grammaticale indica, la durata relativa ed il
relativo movimento traslatorio;[essa è il segno del “fuoco”, della
combustione della “morte” che brucia e trasferisce da una dimensione
all’altra, dalla dimensione solida a quella eterea energetica,
elettronica.
TAU o TAO o TAV (Croce)
- (valore numerico matematico = 400) Funzioni: TRIBOLARE (verbo
transitivo), Soffrire, Travagliare, Affliggere. E’ sempre stato
raffigurato con una Croce e compreso dal volgo nel senso di “peso” o
“supplizio” o di qualche cosa di infamante, segno di immobilità
dolorosa.
La parola TAU/TAV significa il “Marchio” il segno, infatti gli
analfabeti firmano con una croce.
Questa lettera deriva da un antichissimo oggetto fatto a croce; simbolo
della “morte”, il trapasso, il passaggio ad un altro stato
(spazio/tempo) e della resurrezione.
Gli Egizi consacravano questo segno/suono all’Anima Universale: TAUOT.
Originariamente e per gli iniziati il suo significato è anche quello
della ripresa del corpo, della riaggregazione o della reincarnazione,
della resurrezione o palingenesi attraverso la morte e la rinascita in un
nuovo corpo; indica anche un “punto finale” di arrivo. Essa indica
l’unione di 2 linee o forze che si intersecano a 180 gradi l’una con
l’altra; fin dall’antichità i Cinesi con lo Ynn
e lo Yang insegnavano che tutto nasce dall’incontro di queste 2
forze.
La Forma Resistente, l’attrito che indica la reazione ad una azione: la
Croce, esempio il Dolore, infatti il culmine, il massimo della sensazione
del dolore lo si ha solamente vicino alla morte fisica.
Un Mito: Prometeo.
Come segno grammaticale indica l’idea della perfezione da raggiungere e
della necessità del dolore per il suo raggiungimento; infatti tutti gli
esseri Viventi sono “crocefissi” sulla croce della Vita per
perfezionarsi sempre più e raggiungere stati Psico Spirituali sempre più
perfetti e complessi.
A questo piccolo DIZIONARIO, bisognerebbe aggiungere quello delle RADICI,
in quanto ogni LETTERA di questo alfabeto, amplia le proprie definizioni
con più o meno forza o le definizioni si sommano e si completano a
seconda della o delle LETTERE con le quali si unisce formando una radice
ed in seguito quindi una parola più complessa.
Di molto aiuto allo studioso sarà la consultazione di: “La
langue Hebraique Restitueé” di Fabre d’Olivet e di buoni
Dizionari delle radici delle lingue Ebraica ed Araba.
Tutto quello che avete trovato fino ad ora è utile a tutti coloro che
ricercano l’essenza delle cose, i concetti, le idee; il conoscere bene
le parole, significa saper cogliere tutti i significati, le sensazioni che
ogni suono, segno evoca nella nostra coscienza, per poter meglio
affrontare la Vita di ogni giorno, attraverso la CONOSCENZA e questa
distrugge le Paure del fuoco dell’Ignoto, quindi aiuta notevolmente ad
affrontare la Vita senza o con minore panico.
Inoltre vogliamo indicare una strada da recuperare, una strada Semantica
per colui che vuole CONOSCERE veramente e poi VIVERE l’ETICA di questa
meravigliosa CONOSCENZA, quindi essere sempre più Consapevole.
Le
10 Sephirot |