CALENDARIO ESSENO – EBRAICO

Introduzione al papiro 4Q321

E' uno dei papiri ritrovati nel 45 nelle grotte a Qumran, (zona della Palestina - Stato di Israele) per quanto ne so la prima  pubblicazione del papiro risale al 1992 nel più volte citato volume del  prof. Eisenamann (prefazione del prof. Jucci), vi prego di correggermi  se sbaglio.

Questo papiro, sebbene incompleto, ci fornisce una serie di  informazioni cronologiche di inestimabile valore:
1) Ci dice che gli esseni computavano il tempo utilizzando 6 calendari  che si ripetono ciclicamente per 6 anni
2) Ci conferma che gli esseni utilizzavano un calendario solare basato  su 364 giorni

3) Ci consente di conoscere l'equivalente calendario ebraico che  invece, era lunare e basato su un anno di 354 giorni. Il papiro,  infatti, compara tutte le date di riferimento del calendario esseno  con le equivalenti di quello ebraico nei 6 anni del ciclo

4) Ci consente di conoscere il giorno in cui cadeva il plenilunio sia  rispetto al calendario esseno che rispetto a quello ebraico.

Da 4Q321 si ricavano alcune, ulteriori e importantissime informazioni  aggiuntive di carattere generale:
1) Il calendario ebraico era composto di 354 giorni con 12 mesi di 29 e  30 giorni alterni (a differenza di quello attuale che é variabile sia  per numero di giorni dell'anno sia per numero di giorni del mese.
2) Il calendario ebraico proponendo un anno più corto della durata  reale (354 giorni rispetto a 365,2525durata reale e anche a 364 durata  del calendario esseno) perdeva 30 giorni in 3 anni rispetto al calendario approssimato esseno (364 gironi  su 365,2525 reali), e provvedeva a sanare tale ritardo con l'introduzione di un mese aggiuntivo ogni 30 giorni.Quindi il calendario esseno e quello ebraico si "riallineavano" ogni 3 anni.

3) Il calendario esseno e quello ebraico venivano tarati non sul novilunio, ma sul plenilunio ( valutato intorno la metà del mese)

4) L'anno esseno cominciava sempre di mercoledì e le feste cadevano sempre nello stesso giorno della settimana (la pasqua sempre di Martedì)

5) Il plenilunio precedeva, in media, di 2,5 giorni il 14 del mese del calendario ebraico (fino ad oggi si riteneva che la metà del mese coincidesse con il plenilunio)

6) Le feste del calendario esseno cadevano sempre negli stessi giorni della settimana per ciascun anno, mentre quelle del calendario ebraico potevano cadere solo il 3 giorni della settimana ben precisi per ciascun anno e per ciascuna festa.

In pratica per ogni festa esistono solo 3 giorni della settimana compatibili.

Il punto 5 é essenziale poiché tutti i calcoli per la determinazione dell'anno di morte di Gesù sono stati effettuati supponendo che l'inizio di ogni mese cadeva con un plenilunio e quindi senza tener conto dell'anticipo di 2,5 giorni che invece viene fuori da questo documento.

Il punto 6 é quello, che invece, ci interessa relativamente alla Pasqua.

Come si può notare dalla ricostruzione del calendario esseno fatta a partire da 4Q321:
http://digilander.iol.it/sabato/QumranCalendario.htm
Il 14 Nisan ebraico poteva cadere solamente nei seguenti giorni della settimana:

1) MERCOLEDI nel primo e terzo anno del ciclo esseno

2) MARTEDI 'nel secondo e quarto anno del ciclo essendo

3) GIOVEDI' nel secondo e quarto anno del ciclo essendo

L'ultimo dato non é un errore poiché, vista la minore durata del calendario ebraico, nel secondo e quarto anno, nell'anno esseno cadevano due pasque del calendario ebraico.

SI COMPRENDE QUINDI CHE LE IPOTESI 1) e 3) SULLA BASE DI 4Q321 NON SONO VALIDE POICHE' NEL CALENDARIO EBRAICO LA VIGILIA DI PASQUA NON CADEVA MAI DI VENERDI'.
Se le cose stessero in questi termini, il problema sarebbe definitivamente risolto, esiste però, un problema

che cercherò di esporre nella maniera più chiara possibile.

Il ciclo esseno e quindi anche quello ebraico, hanno un problema di computo dovuto ad un errore residuo.
Il calendario esseno é basato su un ciclo di 364 giorni.

Quello ebraico effettua le correzioni triennali basandosi su un anno lungo 364 giorni.

Il problema é che l'anno, in realtà dovrebbe durare 365.2525 giorni il che fa accumulare al calendario esseno ed ebraico, un ritardo di ben 7,505 giorni ogni 6 anni.

Non sono stati trovati documenti che dimostrino come venisse corretto questo errore.

Qualunque correzione doveva tener conto di questi essenziali fattore:

- le feste nel calendario esseno dovevano cadere sempre negli stessi giorni dell'anno e quindi il calendario esseno doveva rimanere immutato almeno per i primi 12 mesi

- ad una correzione del calendario esseno doveva corrispondere una correzione di quello ebraico per rimanere allineati secondo lo schema 4Q32

- la correzione eventuale che allinea due calendari, non dovrebbe sacrificare la parte di 4Q321 che é inerente alla osservazione lunare (infatti aggiungendo giorni si procurano degli shift sulle date di osservazione della luna). Questo é dovuto al fatto che di documenti come 4Q321, non ne sono stati trovati altri e quindi, questo doveva valere sempre a parte negli anni di correzione.

- la correzione deve tener conto del papiro 4Q319A documento dei 7 cicli giubilari pari a 7 cicli di 7 anni (6 secondo la ipotesi di Eisenman)

Questo porta ad una conclusione ineludibile: la correzione al calendario esseno poteva essere fatta solamente aggiungendo multipli di una settimana, ma qualunque correzione porta conseguenze sui giorni di osservazione della luna.

Chiariamo meglio:

4Q321 riporta i giorni di osservazione della luna e, sebbene il calendario perda ben una settimana alla fine dell'anno, le osservazioni della luna restano validissime alla fine del ciclo di 6.

Se aggiungessimo, ad esempio, la settimana mancante alla fine del sesto anno con un anno intercalare (es.: anno sabatico), 4Q321 sarebbe ancora valido per il ciclo successivo di 6 anni a meno delle osservazioni della luna che risulterebbero anticipate sempre di 7 giorni rendendo, inutilizzabile il documento almeno per la parte di osservazione lunare e quindi di verifica di allineamento.

Esiste una soluzione che tiene insieme tutte queste informazioni ?

A prima vista sembrerebbe di no.

- Se si aggiunge una settimana ogni 7 anni e quindi si introduce un anno aggiuntivo più lungo di 7 giorni al ciclo di 6 anni, si perde la parte di osservazione della luna in 4Q321

- Se si aggiunge un mese di 28 ogni 24 anni, non si perde 4Q321, ma si perde 4Q319A che porta si una eccezione, ma solo al terzo ciclo giubilare (dopo ben 85 anni).Inoltre non si sana tutto l'errore che ammonterebbe a 30,02 giorni con un evidente residuo di 2,02 giorni

La seconda soluzione, inoltre, introdurrebbe un mese anomalo: tutti i mesi nei due calendari sono di 29, 30 o 31 (solo esseno) giorni.

Esistono soluzioni intermedie (aggiunta di 14 o 21 giorni) ma ci sembrano altamente improbabili.
Ad occhi non ne vedo altre.

Il problema é, a questo punto, tutto ciò influenza o meno le Ns deduzioni.

Sebbene sia intuibile che gli esseni adottassero le modifiche al loro calendario negli stessi anni in cui venivano adottate da quello ebraico, visto che entrambe hanno il medesimo problema (si allineano ad un anno di 364 giorni anzicche di 365,2525) e visto anche che gli esseni continuavano ad avere come riferimento, il calendario ebraico almeno per l'allineamento con il loro calendario (4Q321 ne é la prova), tutto ciò non é certo.

CONCLUSIONE
a) Da quanto detto é altamente probabile che 4Q321 sia un documento universale ed utilizzabile sempre eccetto per gli anni di eccezione (comunque vengano computati) e probabilmente con la sola riscrittura dei giorni dell'osservazione lunare.

Se questo é valido, le ipotesi 1 e 3 sono da scartare poiché la pasqua non cadeva mai durante un venerdì.
Resta la sola ipotesi 2 che é compatibile con gli anni 1 e 4 del calendario esseno ed inoltre, spiega parte delle apparenti anomalie dei Vangeli: in quegli anni il14Nisan esseno cadeva un giorno prima di quello ebraico.
b) Concordo pienamente con la parte conclusiva inerente la connessione tra Gesù ed il calendario esseno. Ho solo paura che a questa cultura afferissero non solo gli esseni qumramiani, ma anche i nazionalisti damasceni (Documento di Damasco) e i difensori della fortezza di Masada, che a mio modestissimo avviso non sono assimilabili alla corrente monastica essena anche se generati da quella cultura (resto del parere che il Documento di Damasco sebbene simile alla Regola della Comunità, non sia un documento esseno).
In buona sostanza esisteva un movimento composito che pur rifacendosi ad una cultura similare assimilabile a quella maccabaica (utilizzavano il libro dei Giubilei ed il calendario esseno), avesse preso diverse strade (moderata, quella essena, estremista quella zelota).

La differenza tra Gesù e gli Esseni, potrebbe essere imputabile a questa erronea assimilazione del qumramismo all'essenismo ed alla corrente damascena insieme. (By Sabato Scala)


Considerazioni finali (By Salvatore Capo)

Scoprire una vicinanza piuttosto forte tra cristianesimo delle origini e giudaismo esseno significa, dunque, io credo, ripensare e ricostruire in termini più positivi e meno conflittuali i rapporti tra cristianesimo ed ebraismo. Poiché vi sono studi specialistici che mostrano notevoli punti di contatto dell'essenismo anche con il giudaismo rabbinico (che nasce da una riunione di fraternità dopo il 70 d.C. e adotta il "battesimo dei proseliti", impregnando via via di sé l'intero ebraismo), io credo che riscoprire i rapporti tra essenismo e cristianesimo possa aiutare oggi il dialogo interreligioso, nella misura in cui anche il giudaismo rabbinico riscopre i suoi rapporti con l'essenismo.

Lo stesso discorso vale per i rapporti tra giudeo-cristianesimo, paolinismo e rabbinismo. Dal punto di vista cristiano questo non significa, io credo, allontanarsi da Gesù, ma al contrario avvicinarsi a lui, che i Vangeli presentano, soprattutto nel valore simbolico dei dodici dell'ultima cena, come chi concepisce la sua missione e il suo sacrificio per tutto Israele.