GESU'
il NAZARENO non di Nazareth |
La
tradizione cristiana ha “localizzato” dove vivevano Giuseppe e Maria e
quindi di Gesù Cristo, nella parte bassa di uno di questi colli che
attorniano Nazareth in Palestina, esattamente nella posizione in cui oggi
sorge la cosiddetta Basilica della Annunciazione. Ma
una quantità incredibile di obiezioni sembra opporsi a questa
localizzazione, turbando quella convinzione abituale la cui serenità, più
che sulla attendibilità delle prove storiche, appoggia le sue basi sul
fatto che gli argomenti sono sempre stati sistematicamente disertati nel
corso dei secoli, dalla cultura cristiana. Innanzi
tutto occorre richiamare l'attenzione sul fatto che molti autori (a
partire dai primissimi secoli dell'era cristiana) sembrano non essere per
nulla convinti che Nazareth fosse la città di Gesù: "Gli apostoli che sono stati prima di noi l’hanno chiamato così: Gesù
Nazareno detto il Cristo...«Nazara»
è la «Verità». Perciò «Nazareno» è «Quello della verità»..."
(Vangelo di Filippo, capoverso 47 - testo gnostico del II secolo dopo
l’era volgare). E’ anche possibile che la parola Nazir, non sia la
radice della parola il “Nazareno” poichè Gesù, esseno, era il “Nasareno”,
cioè da Naser, il “germoglio”. Gli esseni (vedi Inni) e lo stesso
maestro di Giustizia si consideravano il germoglio, il virgulto nascosto
da cui sarebbe sorto il nuovo Israele attraverso il Nuovo Patto costituito
da Dio con i Qumramiani. "Neppure è improbabile che i primi cristiani siano stati detti Nazareni
nel senso di Nazirei, piuttosto che in quello di originari della città di
Nazareth, etimologia davvero poco credibile e che probabilmente ha
sostituito la prima solo quando l'antica origine dall'essenato (esseni)
cominciava ad essere dimenticata" (Elia Benamozegh [Italia,
1823/1900, filosofo ebreo membro del collegio rabbinico di Livorno], Gli
Esseni e la Cabbala, 1979); "La stessa tradizione ha fissato il domicilio della famiglia di Gesù a
Nazareth allo scopo di spiegare così il soprannome di Nazireo,
originariamente unito al nome di Gesù e che rimase il nome dei cristiani
nella letteratura rabbinica e nei paesi d'oriente. Nazireo
è certamente un nome di setta, senza rapporto con la città di Nazareth..."
(Alfred Loisy [Francia, 1857/1940, sacerdote cattolico, professore
universitario di Storia del Cristianesimo successivamente rimosso
dall'incarico], da La Naissance du Christianisme); "La piccola città che porta questo nome [Nazareth], dove ingenui
pellegrini possono visitare l’officina di Giuseppe, fu identificata come la città di Cristo solamente nel medio evo..."
(Charles Guignebert [Francia, 1867/1939, professore universitario di
Storia del Cristianesimo], Manuel d’Histoire Ancienne du Christianisme);
"In realtà, per quel che riguarda Nazareth, gli storici non hanno potuto
trovare traccia di una città di quel nome sino al IV secolo d.C.; secondo
le fonti ebraiche, bisogna scendere addirittura sino al secolo IX. Nei
vangeli non troviamo mai l'espressione Gesù di Nazareth ma soltanto Gesù
il Nazireo, talvolta scritto anche Nazoreno o Nazareno... ora, nessuno di questi appellativi, per quanto si sia cercato di forzarne
l'etimologia, può farsi risalire ad un nome come Nazareth... è da
questi termini che è derivato il nome della città di Nazareth, e non
viceversa" (Ambrogio Donini [professore universitario], Breve
Storia delle religioni, 1959) "El-Nasirah è un villaggio della Galilea, posto a circa quattrocento
metri di altezza, nel quale la tradizione cristiana riconosce l'antica
Nazareth, patria di Gesù. Secondo
vari studiosi, tuttavia, Nazareth - meglio Natzrath o Notzereth - non è
mai esistita e l'appellativo Nazareno che accompagna il nome di Gesù
negli scritti neotestamentari non indica per nulla il suo paese di origine..."
(M. Craveri, [autore di numerosi volumi sulla vita di Cristo e di
un’antologia di scritti apocrifi] La Vita di Gesù, 1974); "Le forme Nazoraios, Nazarenos, Nazaraeus, Nazarene, provano tutte che
gli scribi ecclesiastici conoscevano l’origine della parola ed erano
ben consapevoli che non era derivata da Nazareth..." (E.B.Szekely
[studioso ungherese, che ha frequentato studi di teologia presso il
Vaticano], The Essene Origins of Christianity, USA, 1980); "...Gesù di Nazareth, come molti studiosi della Bibbia sarebbero oggi
pronti a confermare, è una cattiva traduzione dell’originale greco Gesù
il Nazareno..." (Baigent, Leigh, Lincoln [autori di alcuni libri
sulla tradizione del santo Graal e sui manoscritti del Mar Morto],
L’Eredità Messianica, Tropea, Milano, 1996). In
effetti, visitando Nazareth, colpisce il fatto che non esista
assolutamente qualcosa che possa essere considerata una testimonianza
originale del paese in cui sarebbe cresciuto Gesù. Tutto è posteriore e,
a differenza di tanti siti archeologici in Israele, in cui c’è almeno
una costruzione, un muro, uno scavo, che abbia riportato alla luce
testimonianze dei tempi che furono, qui la presenza di Gesù e della sua
famiglia è raccontata solo dai nomi degli alberghi, dei ristoranti, delle
chiese, e dalle parole della narrazione evangelica. Non un solo mattone o
un sasso che parlino del villaggio di duemila anni fa. I pellegrini che
vengono frequentano chiese moderne, tutt’al più qualche rudere
bizantino che può risalire all’inizio del quinto secolo; eppure Israele
è una miniera inesauribile di testimonianze che ci raccontano della
storia dell’uomo in tutte le sue fasi, dalla preistoria, attraverso
l’età antica, quella classica, quella medievale, quella degli ultimi
secoli, fino a quella moderna. GESU di NAZARET
o GESU il NAZARENO ? "Fu
Matteo il primo a diffondere l'equivoco secondo cui il titolo "Gesù
il Nazareno" avrebbe qualche riferimento con la città di Nazareth..."
In
pratica il prof. Eisenman, (California University) nel suo lavoro "James,
the brother of Jesus" (Penguin Books, USA 1998) afferma a chiare
lettere che il termine Nazareno [Nazoraios nel testo originale
greco] non significa affatto "della città di Nazareth",
ma si riferisce a ben altra cosa, che l'evangelista intendeva
censurare......e così continua nel suo voluminoso saggio... "...nella Cristianità, il tema "essere
un Nazareno", così come lo rappresentano Marco e Luca, è basato
su un giochetto di traslitterazione dall'aramaico al greco [ar. Nozorai
- gr. Nazoraios, ebr. Nozri, N.d.T.], attraverso il quale si
è tentato di associare il titolo stesso con la città di Nazareth in
Galilea (la cui esistenza, in quel periodo, è del tutto dubbia). In
conseguenza di ciò la città viene identificata come il luogo di
residenza del Messia che deve venire..." ...a
conferma di ciò, il prof. Gershenson, in un e-mail che mi ha inviato
dall'Università di Tel Aviv il 12 maggio 1998, nel corso delle nostre
discussioni sull'argomento, ha scritto... "Io penso veramente che i
cristiani non possano affermare che l'espressione Gesù Nazareno
significhi Gesù cittadino di Nazareth nello stesso modo in cui
l'espressione Leonardo da Vinci significa Leonardo cittadino di
Vinci..."...e
così continua nel messaggio... "...La forma ebraica per Nazareth è NZRT, che
è tarda ed è stata indicata come Nazrat o Nazeret, invece la forma greca
Iesous o Nazoraios deriva dall'aramaico Nazorai..." ...che
è un nome di setta, aggiungo io, e che non ha niente a che fare con
Nazareth......del resto, già da tempo il prof. Szekely (Università di
Cluj, Romania) aveva scritto parole come queste nel suo lavoro "The
essene origins of Christianity, IBS, USA 1980... "Le forme Nazoraios,
Nazarenos, Nazaraenus, provano tutte che gli scribi ecclesiastici
conoscevano l'origine della parola e sapevano benissimo che non era
derivata da Nazareth..." ...e così continua... "...il nome storico e
la posizione geografica della città natale di Cristo è Gamala... questa
è la patria del Nazoreo... la montagna di Gamala è la 'montagna'
dell'evangelista Luca, la 'montagna' di tutti i Vangeli, che ne
parlano continuamente, senza però mai nominarla..." (By David Donnini) Inoltre: Gesù era un laico (esseno)
e non apparteneva alla casta dei sacerdoti. Affermare Gesù di discendenza
Davidica, equivale a dire che vi è stata partecipazione
attiva carnale di Giuseppe, (che a quanto dice Matteo, sarebbe stato
sostituito dall'intervento dello Spirito Santo ????). Dire invece che Gesù sia nato dallo Spirito Santo, significa eliminare
completamente la componente genetica maschile, cioè quella della
discendenza Davidica; un certo tipo di concepimento, necessariamente
esclude l'altro. Gesù non può essere figlio contemporaneamente di
Giuseppe e dello Spirito Santo. Ma sicuramente è nato da carne, e l'unica carne alla quale
si può far riferimento è la carne di Maria, che essendo stretta parente
di Elisabetta, era di stirpe Levitica. Quindi, una sola discendenza,
quella Levitica può essere attribuita a Gesù, dal momento che la
parte attiva fecondante non poteva avere genealogia. Questo se accettiamo che sia nato per opera dello “Spirito
Santo”…… Non è poi singolare che Maschiah (Messia) sia un Laico. In Isaia, 45:1, …..Ciro (re Persiano) viene definito "Maschiah",
alcune bibbie, parlano di "eletto". traducendo male
dall'originale Ebraico, che definisce Ciro, "Maschiah", a
conferma del fatto che il termine “Messia” poteva essere
attribuito anche a un personaggio che possiamo con giusta ragione definire
laico. |