GESU
è MORTO il VENERDI di PASQUA ??? |
Continuiamo con le nostre analisi dei vangeli moderni. Se prendiamo ad esempio una sinossi comparata dei 4 vangeli ci
rendiamo conto delle storture che essi contengono; ma anche se accettiamo la veridicità e
la sacralità di questi scritti e li studiamo, scopriamo che i cristiani non
sanno comprendere neppure ciò che essi ritengono sacro: ecco ad esempio unaltra
falsa interpretazione dei vangeli; rivediamo i versi di Matteo cap. 12: 38-40 e
chiediamoci: QUANTI GIORNI E QUANTE NOTTI RABBI YASHOUE (nome di Gesù il
Nazareno - Nazareni setta degli Esseni, parte dei Giudei, da Giuda una delle 12 tribù di
Israele) è rimasto nel Ventre della terra, il sepolcro ? se lo chiedete ad un Cristiano
qualsiasi, egli vi dirà che è morto di Venerdì ed è risorto di Domenica, controlliamo: Allora alcuni degli scribi e dei farisei, presero la parola
dicendo: Maestro noi vogliamo vedere da te un segno ed egli rispose loro: una generazione
malvagia ed adultera chiede un segno, ma non le sarà dato altro segno che quello del
profeta Giona. Infatti come Giona stette 3 giorni e 3 notti nel ventre del pesce,
così il figlio delluomo starà 3 giorni e 3 notti nel cuore della terra. Accettando per vero il racconto del vangelo e seguendo la
descrizione degli avvenimenti di quella settimana, possiamo vedere come i cristiani siano
superficiali nelle loro esegesi. Si comprende dal testo del vangelo riportato, che se rabbi Yashouè
non avesse compiuto alla lettera ciò che affermava: il figliuol delluomo
starà 3 giorni e 3 notti nel ventre della terra, sarebbe stato accusato di essere
un falso profeta ed a giusta ragione condannabile per la fede ebraica, come sta scritto in
Deuteronomio 18 :15 - 22. Ora leggiamo i testi degli altri vangeli che si riferivano a quegli
avvenimenti e vedremo che rabbi Yashouè compì alla lettera queste parole rimanendo 72
ore, cioè 3 giorni e 3 notti nel sepolcro. In Matteo 17: 23, egli ripete la profezia, in Matteo 2O : 19 ; Luca
18 : 23; Luca 11: 30; Luca 24 : 8; fate attenzione a questo verso: Matteo 26 : 5 in esso
si legge che nella congiura del Sinedrio, i principali sacrificatori dissero: Che non sia durante la FESTA, affinché non vi sia tumulto
fra il popolo (vedi anche Giovanni 19 : 31). La Pasqua per gli Ebrei NON era una Festa, ma un momento della sera
quando si doveva consumare lagnello pasquale; questa cerimonia avveniva al tramonto
del sole nel giorno 14 di Nissan o di Aviv del loro calendario, quello Mosaico (vedi Esodo
12 : 1- 51); per gli antichi il giorno terminava al tramonto e contemporaneamente iniziava
quello successivo. Dopo il tramonto del sole del giorno 14, alla sera, allimbrunire
cioè allinizio del 15° giorno del mese, si mangiava lagnello pasquale con le
erbe amare. Questa cerimonia si chiama Seder in ebraico. Il giorno
di Pasqua non era un giorno di festa sabbatica cioè di riposo, come invece lo era il
giorno dopo il 15 di Nissan o di Abib (Aviv). Il primo giorno degli azzimi: fin dal 13 al pomeriggio da ogni casa
Ebraica, veniva raccolto e messo in un unico posto il lievito, come prescrive il
comandamento ed a mezzogiorno del 14 veniva tolto dalle case e messo fuori; un inciso
perché il lievito ? perché il lievito è il simbolo del peccato (trasgressione alla
legge), delle malattie che infatti sono prodotte dagli errori etici dovuti alle
trasgressioni delle leggi Psico biologiche dellUniverso, determinando i conflitti
Spirituali (vedi cap 7 nel 2° vol.), quindi le modificazioni di comportamenti che nel
loro lato fisico determinano la nascita e la proliferazione dei lieviti (esempio la candida)
nellintestino generando TUTTE le malattie; ecco spiegato perché nello scritto
Mosaico si prescrisse questa azione di pulizia di purificazione, da effettuare
nelle case e nei corpi degli Ebrei, facendo mangiare ad essi erbe amare per 7 giorni,
(almeno una volta allanno) onde ottenere lalcalinizzazione del processo di
digestione e quindi la moria dei lieviti intestinali (candida ed affini) che sopravvivono
e prolificano solo il ambiente intestinale acido. Come potete osservare vi è grande sapienza anche in questi
particolari che a prima vista sono solo simbolici o commemorativi; per insegnare ad un
popolo ignorante, occorre farlo in questo modo. Un vangelo riferisce che vi fossero 8 giorni dei pani senza lievito
od azzimi e non 7 come prescrive la Legge Mosaica; vi era di fatto differenza nel
conteggio fra la città di Gerusalemme (7 giorni) ed i paesi circostanti che erano
ritenuti diaspora (8 giorni). La santa cena, venne celebrata al tramonto del sole del giorno 13,
in quanto rabbi Yashouè sapeva che il 14 al tramonto non avrebbe potuto partecipare al
Seder perché ormai sarebbe stato morto, vedi Luca 23 : 54 - 56; in quella
cena Gesù insegnò e celebrò il rito iniziatico facendo bere ai suoi
discepoli, nel Grall il distillato del sangue colore oro, lElisir di
lunga vita, ovvero lOrina. La tradizione orale riportò in seguito il rito nascondendo la
comprensione ai più e lasciando agli iniziati, ai puri di cuore (senza engrams, schemi
mentali o preconcetti), lutilizzo di questa fonte di vita e buona salute. Leggiamo ora un testo molto importante che i vari traduttori, non
sappiamo se in buona o malafede, hanno tradotto in modo errato: Matteo 28 : 1 - 6. Il testo greco dice ...dopo i SABATI... la parola
Sabati è espressa al plurale, NON al singolare; ciò conferma quanto affermiamo, cioè
che rabbi Yashouè NON è morto di Venerdì, ma di Mercoledì prima del tramonto del sole,
giorno detto di parasceve o di preparazione al giorno di Sabato di
Festa, cioè di riposo, il primo giorno degli azzimi, che quellanno
cadeva in Giovedì ed è risorto poco prima del tramonto del Sole nel Sabato settimanale,
prima che iniziasse il primo giorno della settimana, giorno che oggi è chiamato:
Domenica. Ciò dimostra la falsità dellaffermazione dei Cristiani
quando dicono che: Gesù è morto di Venerdì e risorto di Domenica; Gesù, ci riferisce
il testo, è morto di Mercoledì ed è risorto alla fine del Sabato settimanale al
tramonto del sole, prima che iniziasse la Domenica, primo giorno della settimana. In Matteo 27 : 15 si legge dellusanza di liberare da parte
dei Romani ad ogni festa Sabbatica un prigioniero ebreo. Non liberavano di
certo un prigioniero ogni Sabato settimanale, era una usanza solo per i Sabati di festa,
quelle indicate dal calendario Ebraico e nel Pentateuco, di queste feste, ve ne erano
almeno 7 nel corso dellanno (vedi Marco 15 : 6). Ulteriore conferma ci viene dalla richiesta fatta dai Farisei a
Ponzio Pilato (governatore Romano della Palestina a quei tempi), di mettere a guardia del
sepolcro delle guardie, onde nessuno potesse prendere il corpo di Yashouè e dire che la
profezia si era compiuta, vedi Matteo 27 : 63; se rabbi Yashouè fosse morto di Venerdì e
sepolto prima del tramonto allinizio del Sabato settimanale, avrebbe passato nel
cuore della terra solamente 1 notte (periodo buio)+ 1 giorno (periodo di luce),
cioè 24 ore. La profezia non verteva solamente sulla conferma della morte e
della resurrezione, ma anche sul tempo nel quale egli sarebbe rimasto nel sepolcro. Marco 16 : 9, anche qui è stata falsata in buona o mala fede la
punteggiatura, falsificando il senso del testo. Leggete il testo seguendo questa
punteggiatura: Yashouè essendo risorto, il mattino del primo giorno della settimana
apparve prima a Maria di Magdala... (il testo intende allinizio, cioè al
tramonto del sole del Sabato, ultimo giorno della settimana, quando inizia il 1° giorno
della settimana); in questi versi si vede chiaramente che Rabbi Yashouè era già risorto,
prima del tramonto del sole del Sabato SETTIMANALE e durante o dopo il tramonto quando era
già sullimbrunire verso la notte, allinizio del primo giorno della settimana
che oggi si chiama Domenica, egli apparve... (i giorni nellantichità
NON iniziavano alla mezzanotte come oggi, ma iniziavano dal tramonto del sole e
terminavano allaltro tramonto, seguendo i cicli naturali del sole - vedi anche
Giovanni 20 :1-18); che fosse buio è confermato dal fatto che Maria di Magdala non
riconobbe la persona che le stava innanzi se non quando le parlò, perciò non era mattina
nel senso di giorno (periodo di luce) dopo lalba, ma al tramonto del sole allinizio
del nuovo giorno che inizia, per la Natura e per gli Ebrei, come per tutti gli antichi,
con il periodo buio della notte; il tramonto in Palestina, a Gerusalemme, dura circa 6
minuti e poi è buio completo. In Giovanni 19 : 31 è riconfermato che il giorno susseguente alla morte di rabbi Yashouè, era un Sabato GRANDE, cioè un Sabato FESTIVO del calendario Ebraico, il Primo degli Azzimi, in quanto iniziava la Festa dei 7 giorni degli Azzimi secondo il comando Mosaico. In
sostanza Gesù é, morto il giorno Mercoledì 3 Aprile 30 d.c. alle ore
15:00, corrispondente al giorno 15 del primo mese Esseno del primo o quarto
anno del ciclo calendariale qumramiano ed al Mercoledì 14 Nisan 3790 del
calendario ebraico. Per gli scrupolosi, si prega di controllare quanto esposto con il
lunario Ebraico che trovate nello schema preparato per spiegare il tutto sotto forma di
grafico; ovviamente anche questa narrazione ha un profondo significato simbolico che
andrebbe riscoperto, che vi invitiamo a ricercare. Il simbolismo della cerimonia pasquale, sia nella religione ebraica che in quella cristiana, sta anche a significare che la Vita, vissuta nella trasgressione alle leggi Spirituali dellUniverso, porta sempre alla sofferenza ed alla morte di colui che vive in quel modo; ma scopo primario di questa esistenza/vita è il riuscire a redimersi, perdonarsi, ri-compiendo le giuste azioni in modo da entrare nella resurrezione della vita eterna e del beneEssere globale. Come potete rilevare tutti i riti, cerimonie, liturgie, usanze, i
costumi dei popoli e delle loro religioni, hanno nel loro interno una saggezza che lattento
osservatore deve saper cogliere; il rito è unazione sacra propria di un
determinato culto svolto secondo una norma ed una forma prescritta, al fine ci
dicono, di renderla efficace a stabilire un rapporto con la divinità, essa può essere
differenziata nellambito della stessa procedura od ordine. La parola Rito è nel suo antico etimo, un connubio tra il latino
Ritus-us, il greco Aritmos, ed il sanscrito: Rtam; queste cerimonie servono ad insegnare
agli adepti i significati spirituali, le idee proprie di quel gruppo. Ogni liturgia abbisogna di determinati simboli che vengono sempre
impiegati per insegnare determinati concetti, attraverso le continue ripetizioni dei riti
da parte degli adepti. Se ritorniamo alle origini del pensiero umano, vediamo che anche
tutti i segni grafici erano simboli, i quali rappresentavano delle idee. Si è sempre voluto insegnare per esempio con le lettere dellalfabeto,
più significati; nel linguaggio il PRIMO significato è quello chiaro e semplice che in
genere troviamo anche al giorno di oggi nei dizionari più semplici ed è quello che il
volgo il popolo, ha sempre usato per esprimersi e per comunicare. Il SECONDO è laspetto simbolico o figurato, quello
Nascondente o Significante, che tutti gli alfabeti antichi hanno avuto e che doveva
esprimere concetti nascosti ai più e detti sacri cioè non comprensibili se
non allo studioso; questo aspetto nelle nostre lingue moderne si è quasi del tutto perso,
salvo in quelle derivanti dal Latino, in queste ultime molte tracce utili sono rimaste e
sopra tutto nellItaliano perché esso deriva dal latino, dallEtrusco ovvero
dal Fenicio, questi dallEblaita e dal Sumero. Anche i riti hanno questa caratteristica; nelle cerimonie rituali
agli iniziati, ai battezzandi, ai seguaci, si cerca di insegnare la Conoscenza
del gruppo. Abbiamo constatato che in linea di massima in tutti i gruppi esiste
un comune denominatore: il fatto di aiutare gli adepti ad avvicinarsi sempre più al
divino, il tentativo di renderli sempre più Perfetti. Anche nellantichità il principio era identico, una corrente
dei sacerdoti Egizi, erano maestri iniziatici ed il pensiero Mosaico/Mosè insegnò ad un
popolo eterogeneo ed ignorante (gli Ebrei erano dei pastori di pecore) tutto quello che
era stato praticato in alcuni templi Egizi e quindi a Mosè il condottiero, che
perfezionò il pensiero Mosaico nel deserto ed in seguito dal suo suocero Ietro
(ierofante), arrivando fino a formulare i 10 Comandamenti i quali sono ancora oggi un
capolavoro sintetico di Etica per la Vita. Il concetto che si estrae da quasi tutti i miti antichi è che lUomo
è un Microcosmo o micro Dio, non deve lasciarsi trascinare ad essere un diaBolein o
diavolo nel senso di essere colui che, si lancia di traverso per dividere e
diventare satan lavversario, come uno che vede sdoppiata UNA sola
Immagine, colui che vede un solo lato della Verità; Egli invece DEVE UNIRE
attraverso il SimBolein o Simbolo, (parola che significa lanciare assieme, unire),
i concetti per Conoscere ed essere Conosciuto! La Conoscenza è il risultato dellazione del Conoscere, verbo
che è stato sempre utilizzato dalluomo per indicare anche il matrimonio, latto
sessuale, la vera e più completa penetrazione fisica che si compie almeno in due di sesso
diverso; nella Genesi della Bibbia per esempio troviamo scritto: Adamo conobbe sua moglie, il principio maschile conosce,
cioè si unisce al principio femminile. La Conoscenza è un MAtrimonio, lunione del Conosciuto
e del Conoscente, essa è AMORE, lAmore è LUCE, la Luce è
INFORMAZIONE, lInformazione porta alla RIFLESSIONE, la Riflessione porta allAZIONE,
lAzione porta allAMORE, lAmore è anche Donazione e porta ad ulteriore
CONOSCENZA; questo ciclo chiuso su se stesso, chiarisce che lAMORE è INFORMAZIONE,
cioè Conoscenza e viceversa. Infatti la nostra parola Amore deriva dallantico suono AOR
radice triletterale composta dalle lettere ALEF+VAU+REISH, (radice dalla quale proviene
anche la parola italiana: oro), che significa: Luce; oggi sappiamo
che la Luce è composta da Tachioni (Quanti di luce), quindi dallinsieme Tachionico
chiamato Fotone ed attraverso il loro spin (il senso della rotazione sul
proprio asse, detta polarizzazione, nellirradiamento nero che compone il gas
fotonico), sono di fatto lInFormAzione stessa; essa viene accumulata, memorizzata,
elaborata, rendendola sempre più complessa, mettendo ordine in essa, con questo sistema,
gli insiemi che si polarizzano. Nella parola AOR è stato introdotto il suono della lettera Mem, la
quale indica il moltiplicare, il nutrire, è anche lazione
matriciale, il concetto della madre. |
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