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LETTERA "A"

A (sanscr.) non. E' la prima lettera in tutti gli alfabeti del mondo, eccetto qualcuno, come il Mongolo, il giapponese, il tibetano, l'etiope, [etc]. E' una lettera di grande potere mistico e "virtù magica" ed il suo valore numerico è uno. E' l'Aleph degli ebrei, simboleggiato dal Bue o Toro; l'Alfa dei greci, uno ed il primo; l'Az degli Slavi, indica il pronome "io" (riferito all' "Io che io sono"). In Astrologia, il Toro (il Bue o Toro o l'Aleph) era il primo dei segni Zodiacali, essendo il suo coloure bianco e giallo. L'Aleph sacro acquisisce una ancora maggiore sacralità nella Kabala cristiana dove indica la Trinità nell'Unità, essendo composta di due Yods, uno diritto, l'altro invertito con una sbarra inclinata o nexus. . . Kenneth R.H. Mackenzie afferma che "la Croce di Sant'Andrea ha dei significati occulti." Il nome divino, il primo nella serie corrispondente ad Aleph, è AeHeIeH o Ahih.

AAHALA (egiziano). Una delle divisioni del Kerneter o regioni infernali, o Amenti; la parola indica il "Campo di Pace."

AANROO (egiziano). La seconda divisione di Amenti. Il campo celestiale di Aanroo è circondato da un muro di ferro. Il campo è coperto di grano, ed il "Morto" è rappresentato mentre lo spigola, per il "Signore dell'Eternità"; alcuni hanno raccolto spighe alte tre cubiti, altri cinque, ed altri ancora sette. Coloro che hanno raggiunto gli ultimi due numeri sono entrati nello stato di beatitudine (che in Teosofia è chiamato Devachan); glii spiriti dei disincarnati il cui raccolto era alto tre cubiti sono andati all'inferno (Kamaloka). Il grano era per gli egiziani il simbolo della Legge del Castigo o Karma. I cubiti si riferivano ai sette, cinque e tre "principi"umani.

AB L'undicesimo mese dell'anno civile ebreo; il quinto dell'anno sacro, che inizia a luglio

ABADDON (ebr.). Un angelo dell'Inferno, corrispondente al greco Apollyon

ABATUR (gnostico) Nel sistema Nazareo è l' "Antico di Giorni," Antiquus Altus, il Padre del Demiurgo dell'Universo, è chiamato la Terza Vita o "Abatur." corrisponde al Terzo "Logos" nella Dottrina Segreta. (Vede Codice Nazaraeus.)

ABBA AMONA  (ebr.) "Padre-Madre"; i nomi occulti dei due Sephiroth maggiori, Chokmah e Binah, della triade superiore, l'apice del quale è il Sephira Kether. Da questa triade discende il settenario inferiore dell'Albero dei Sephiroth

ABHAMSI .Nome mistico dei "quattro ordini di esseri": Dei, Demoni, Pitris ed Uomini. Gli Orientalisi in qualche modo collegano il nome al termine "acque," ma la filosofia esoterica connette il suo simbolismo con Akasa, l'eterea "acqua delloi spazio," poiché è sui sette piani dello "spazio" che i "quattro ordini di esseri inferiori" ed i tre Ordini più alti di Esseri Spirituali sono nati. (Vedere Dottrina Segreta I. p. 458, e "Ambhamsi.")

ABHASVARAS I Deva o "Dei" della Luce e del Suono, la più alta delle tre regioni celestiali (piani) superiori del secondo Dhyana. Una delle 64 classi di Deva, rappresenta un certo ciclo ed un numero occulto.

ABHAVA Negazione, o non-esistenza di oggetti individuali; la sostanza noumenica, o obiettività astratta (a, non; bhava, non-essere)

ABHAYA (sanscr.) Libertà dalla paura. Abhaya è anche quella pace mentale e serenità che proviene dall'amore perfetto, come dice la Bibbia: "la castità dell'amore Perfetto eliminai tutta la paura."

ABHAYAGIRI "Mount Fearless" in Ceylon. Ha un antico Vihara, o Convento nel quale il famoso viaggiatore cinese Fa-hien creò 5.000 preti buddisti ed asceti nell'anno 400 della nostra era, ed una Scuola chiamata Abhayagiri Vasinah, "Scuola della Foresta Segreta". Questa scuola filosofica era ritenuta eretica, poiché gli asceti studiavano entrambe le dottrine del "grande" e del "piccolo" Veicolo (i sistemi Mahayana ed Hinayana), ed il Triyana o i tre gradi successivi dello Yoga; proprio come una certa Fratellanza sull'Himalayas. Questo prova che i "discepoli di Katyayana" erano e sono asettari. (Vedi "Sthavirah, Scuola"). Era la più mistica di tutte le scuole, rinomata per il numero di Arhats che ha prodotto. La Fratellanza di Abhayagiri li ha chiamati i discepoli di Katyayana, il Chela favoriti di Gautama, il Buddha. La tradizione narra che, a causa dell'intolleranza bigotta e della persecuzione, hanno lasciato Ceylon e sono passati sull'Himalaya, dove sono tuttora.

ABHIDHARMA la terza divisione del "Tripitaka" o canone buddista. Contiene le dissertazioni filosofiche e metafisiche dei buddisti, e da lui le scuole Mahayana e Hinayana hanno derivato le loro dottrine fondamentali.

ABHIJNA Sei doni "soprannaturalI" che il Buddha Sakyamuni ha acquisito nella notte in cui raggiunse lo stato di Buddha. Questo è il "quarto" grado del Dhyana (il settimo negli insegnamenti esoterici), che deve essere raggiunto da ogni vero Arhat. In Cina gli iniziat asceti buddistici riconoscono sei di tali poteri, ma in Ceylon ne riconoscono solo cinque. Il primo Abhijna è Divyachakchus, la vista istantanea di qualunque cosa si desideri vedere; il secondo, è Divyasrotra, il potere di comprendere qualunque suono, ecc.

ABHIMANIM Il nome di Agni (fuoco) il "figlio maggiore di Brahma," in altre parole, il primo elemento o Forza prodotto dall'evoluzione dell'universo (il fuoco del desiderio creativo). Da sua moglie Swaha, Abhimanim ebbe tre figli (i fuochi) Pavaka, Pavamana e Suchi, e questi avevano "quaranta-cinque figli, che, col figlio originale di Brahma e suoi tre discendenti, costituiscono i quaranta-nove fuochi" dell'Occultismo

ABHIMANYU Un figlio di Arjuna. Uccise Lakshmana il secondo giorno della grande battaglia del Mahabharata, e venne ucciso a sua volta il tredicesimo

ABHINIVESA (sanscr.) possessività

ABHUTARAJASAS Una classe di Deva durante il quinto Manvantara. Brillanti esseri incorporei che non hanno corpo astrale (a, non; bhuta, corpo; raj, brillante.)

ABHYASANA. Contemplazione continuata di un oggetto (abhi, in; asa, tuffarsi: "tuffare [se stessi] nello [studio].")

ABIB (ebraico) Il primo mese sacro ebreo. Detto anche Nisan

ABRACADABRA. Parola simbolica che appare nel trattato di medicina in versi di Samonico. Secondo Godfrey Higgins deriva da "Abra" o "Abar" che significa "Dio" in celtico e "cad" "santo". E' una parola usata negli incantesimi e spesso incisa sui cammei a guisa di amuleto.

ACACIA. Una pianta che, nella Massoneria, viene usata come simbolo di iniziazione, immortalità e purezza.

ACHARA (dal sanscrito). Regola, abitudine.

ADAMO CADMON (dall'ebraico). Rappresenta "L'uomo celeste", perfetto, che non è ancora caduto a causa del peccato originale. Nella Cabala corrisponde al Logos manifesto, corrispondente al terzo Logos degli insegnamenti teosofici.

ADAMO (dall'ebraico). Significa "il Primo" e, in greco, viene chiamato Didumos. Nella Cabala significa sia "terra rossa" che "l'Unigenito". Nel Genesi (primo libro della Bibbia), viene indicato come un essere contemporaneamente "maschio e femmina".

ADE o AIDE (dal greco). Indica un mondo invisibile: il paese delle ombre. Una regione dell'Ade era il Tartaro, dove si poteva arrivare attraversando un fiume e, per la Chiesa, rappresentava il luogo dove i peccatori trovano la giusta posizione, ovvero l'Inferno.

ADEPTO (dal latino adeptus). Colui che ha conseguito la quinta Iniziazione.

ADONAI o ADONE (dall'ebraico). Viene tradotto con "Signore" e, nell'astronomia, rappresenta il Sole.

ADVAITA (dal sanscrito). Che è senza secondo.

ADVAITA-VEDANTA (dal sanscrito). Darsana (vedi) metafisico che nega ogni dualità. Ne sono fondatori Gaudapada e Samkara.

AGNI (dal sanscrito). Nei Veda (testo indiano) rappresenta il signore del Fuoco ed è la divinità più antica e venerata dagli Indù. Come il nostro Dio è Uno e Triplice nel contempo in quanto rappresenta anche gli altri tre aspetti del fuoco, ovvero le tre divinità Agni, Vayu e Surya. E' anche il Signore del Mondo mentale.

ADVAITA (dal sanscrito). Una setta vedanta fondata da Sankaracharya, il più grande dei saggi bramini. Vi sono altre due scuole che si definiscono Vedantiche: la Dvaita (dualistica) e la Visishtadvaita.

ADYTUM (dal greco). Indica il luogo segreto e sacro nei templi pagani, Corrisponde al Santo dei Santi degli ebrei ed al santuario posto negli altari delle Chiese cristiane.

AGAPE (dal greco). E' la festa in cui si celebrava l'amore. Nella Chiesa primitiva tali feste volevano essere un momento di simpatia, amore e mutua benevolenza. Purtroppo ne nacquero degli abusi che costrinsero ad eliminarle.

AGATODEMONE (dal greco). Un serpente che vuole rappresentare la Divina Saggezza.

AGATON (dal greco). Letteralmente "il bene". L'Anima del Mondo o l'Alaya dei Teosofi.

AGIOGRAFIA. Storia della vita dei Santi.

AGNI (dal sanscrito). Fuoco, uno dei più venerati e antichi oggetti di culto. Tre sono tradizionalmente gli stadi della sua manifestazione: come sole nel cielo, come luce nell'atmosfera, come fuoco in terra. In quanto fuoco è uno dei cinque mahabuta e concorre a formare la costituzione pitta, caratterizzata, appunto, dall'elemento igneo. Nella fisiologia ayurvedica è anche il fuoco gastrico, ossia il potere digestivo.

AGNOSTICO (dal greco). Con questa parola viene indicato chi non crede in ciò che non si possa dimostrare per mezzo dei sensi. Vi sono anche delle definizioni più filosofiche del termine.

AHANKARA (dal sanscrito). La parte separata dell'uomo, ovvero la personalità. In altre parole è l'errata concezione della propria identità separata: l'Io. Questa ignoranza rende l'uomo egoista e personalista in quanto lo fa sentire separato dal Tutto.

AHIMSA (dal sanscrito). La non violenza. Una delle regole dello yoga che consiste nel non uccidere, offendere o ferire gli altri con il pensiero e l'azione. E' l'essenza della concezione biocentrica della cultura indiana, con il suo rispetto per le forme di vita, rispetto alla cultura antropocentrica occidentale, che assegna all'uomo la signoria sulla natura e gli animali.

AHURA, ASURA (dallo Zend Avesta). Significa il Santo e viene anche chiamato: Alito, Ahura, Mazda ed Ormuzd. Ahura è colui che può conferire luce ed intelligenza, ben simboleggiati dal Sole. L'aspetto scuro di Ahura, per gli Europei, rappresentato da Arimane.

AHURA MAZDA (dallo Zend Avesta). Per i parsi è una divinità personificata, il principio della Luce divina universale.

AKASHA (dal sanscrito). Etere universale che pervade l'intero universo. Essenza principiale di ogni cosa. E' la sostanza primordiale che la scienza ha erroneamente identificato con l'etere, è assai sottile e pervade lo tutto spazio. Nei confronti dell’etere, infatti presenta lo stesso rapporto che lo spirito ha con la materia. Akasha rappresenta lo spazio universale correlato all'eterna ideazione irradiata il Primo Logos. Akasha, nei misteri sacrificali, era considerato il sovrintendente degli effetti magici nelle cerimonie religiose

AIN SOPH o EN SOPH o AIN SUPH (dall'ebraico). E' il Dio da cui Tutto emana ed espande, viene anche chiamato Sconfinato o Illimitato in quanto non vi è nessun altra divinità più elevata di questa. E' il Dio senza attributi, infatti la parola "Ain" significa "Nulla".

ALCHIMIA. (dall'arabo Ul-chemi). Rappresenta la chimica della natura e deriva da una variazione araba della parola greca che significa "succo estratto da una pianta". L'alchimia si occupa delle forze "sottili" della natura e della materia nelle sue varie forme e condizioni e del modo di controllarle. Penetrò in Europa solo nel VIII secolo d.C.; era però conosciuta e praticata da molto tempo in Cina ed in Egitto. Questo fatto è provato da numerosi papiri dove si dimostra che essa è stata lo studio favorito dei Re e dei Sacerdoti.

Certe persone, anzi la grande maggioranza - hanno accusato gli alchimisti di ciarlataneria e di false pretese ma, ad un attento esame, uomini come Ruggero Bacone, Agrippa, Enrico Khunrath e l'arabo Geber non si possono certo considerare impostori e meno ancora dei pazzi.

ALDILA'. Contrariamente a quanto pensano molte persone il defunto non è morto per nulla e, nell'aldilà, ha tante cose da fare. La maggior parte di essi, rimane ancora legata alle cose terrene (parenti, amici, ecc.) e, soffrendo, restano nelle loro prossimità fintanto che qualche spirito luminoso li aiuterà a separasi dalla cose terrene. Coloro che sono invece vissuti nell'amore, prendono presti il volo verso mondi sublimi, dove navigheranno nella felicità e nella gioia. Vedasi anche: Morte (vita dopo la).

ALESSANDRINA. Fu una Scuola filosofica che, in Alessandria d'Egitto, fu per diversi secoli un'importante sede del sapere e della filosofia. Rimase celebre per la sua biblioteca, nota con il nome di "Alessandrina" che, all'inizio, conservava circa 700.000 rotoli o volumi.

ALKAHEST (dall'arabo). Il solvente universale dell'alchimia e, nel misticismo, rappresenta il Sé Superiore. Quando l'uomo materiale si ricongiunge con l'uomo divino il corpo umano ed i suoi attributi vengono infatti "dissolti" nella loro essenza primigenia.

ALLAN KARDEC. Vedasi: Kardec.

ALLUCINAZIONE. Uno stato anormale della mente che può essere prodotto da disordini fisiologici, dalla medianità e talvolta anche dalle bevande alcoliche e dalle droghe. La vera causa va comunque ricercata in immagini di luce astrale percepite da una persona che in quel momento è psichicamente sensibile.

Mentre l'ebbro o il medium inesperto vedono cose confuse, senz'essere capaci di controllarle, colui che è spiritualmente evoluto hanno la possibilità di scelta e controllo di tali visioni.

ALTA MAJOR. E' uno dei chakra posti sulla testa. E' localizzato sulla nuca e controlla la spina dorsale.

ALTRUISMO (deriva da "alter" che significa "altro"). La qualità opposta all'egoismo che porta ad offrire benefici agli altri senza alcun interesse da parte propria.

AMEN (dall'ebraico). Siccome nella lingua ebraica le lettere corrispondono a dei numeri questa parola, formata dalle lettere AMN = 1+40+50=91 è simile a "Jehova-Adonai", cioè 10+5+6+5 e 1+4+50+10=91. Significa "verità" e, posta alla fine delle preghiere, significa "così sia". Gli egiziani usavano la parola AMEN per invocare il loro grande Dio del Mistero, Ammone o Ammas, affinché si manifestasse.

AMMONIO SACCA. Un filosofo amante della verità, che visse in Alessandria tra il II ed il III secolo d.C.. Fondò la scuola neoplatonica e filaletiana, detta anche "la scuola degli amanti della verità". Per la sua bontà e saggezza venne definito "istruito da Dio". E' notevole che, pur considerandone i lati buoni, si ribellò al cristianesimo perché non vi trovava nulla di superiore alle religioni più antiche.

ANIMA. Rappresenta l'essenza spirituale dell'uomo. Può essere chiamata con molti nomi, tra essi: Sé superiore, Maestro Interiore, Angelo Solare e Cristo interiore.

ANALOGISTI. Venivano così chiamati i discepoli di Ammonio Sacca (vedasi sopra) perché usavano i principi di analogia e corrispondenza, per interpretare le leggende sacre e così pure i miti e i Misteri.

ANANDA (dal sanscrito). Significa suprema beatitudine, gioia, felicità. E' stato anche il nome di un discepolo favorito di Gotamo (o Gautama), il signore Budda.

ANASSAGORA. Fu un famoso filosofo ionico, che visse nel 500 a. C., studiò filosofia sotto Anassimene di Mileto. Fu seguito da uomini famosi tra cui citiamo Socrate, Euripide ed Archelao. Fu molto versato nell'astronomia e spiegò apertamente il movimento dei pianeti, le eclissi de] sole e della luna, ecc. Insegnò anche che gli atomi sono messi in moto dal nous (intelligenza universale, il Mahat degli Indù ), ovvero un'Entità eterna e spirituale. Era anche convinto che la "vera" esistenza delle cose non può essere provata con mezzi strumentali. Lasciò il corpo a 72 anni, mentre era in esilio a Lamsaco.

ANIMA. Vedasi: EGO.

ANIME ERRANTI. Vedasi: Spiriti erranti.

ANIMA MUNDI (dal latino). Indica la divina Essenza che pervade, permea. anima e informa tutte le cose, dai più piccoli atomi della materia, all'uomo, a Dio. Nel suo aspetto più alto è il Nirvana, in quello più basso, la luce astrale. Ogni anima umana è nata dal suo distacco dall'Anima mundi.

ANNAMAYA KOSHA (dal sanscrito). Un termine usato per indicare il corpo fisico o "Sthula Sharira".

ANOIA (dal greco). Indica l'incapacità di comprendere, se volgiamo la "follia". Platone ed altri usò tale parola per indicare la mente inferiore quando è troppo strettamente vincolato al corpo astrale.

ANONTE. Essere in evoluzione. Generalmente indica un disincarnato che ha superato la fase di purificazione.

ANTAHKARANA. E' il ponte con cui un individuo, evolvendo spiritualmente, arriva a collegare mente inferiore e quella superiore e permette la comunicazione fra le due.

ANTAHIKARANA o ANTASKARANA (dal sanscrito). Parola con svariati significati. Per Sankaracharya significa "comprensione", per altri come l'insieme del pensiero e dell'egoismo. Per gli occultisti è "un ponte" che permette a tutto ciò che l'uomo fa di nobile e bello di essere registrato nel suo corpo causale rendendolo più bello e luminoso. Perciò solo ciò che è nobile, spirituale e divino resta patrimonio dello spirito dell'uomo per tutta l'eternità.

ANTROPOMORFISMO. Deriva dal greco Antropos e significa uomo. Indica anche l'atto di rappresentare Dio o gli Dei con una forma umana dandogli così attributi e qualità umane.

ANUGITA (dal sanscrito). Un volume dell'opera indù "Upanisad". E' un trattato molto occulto.

APANTOMANZIA. Metodo di previsione grazie a incontri casuali con uccelli e altri animali. Si può dire che includa i moderni presagi tipo "gatto nero". Il classico esempio è stato quello della fondazione di Città del Messico nel luogo in cui gli antichi indovini avevano visto un'aquila levarsi a volo da un cactus, con un serpente fra gli artigli. Questo augurio è oggi raffigurato nello stemma del Messico.

APPARIZIONI. Si tratta di forme spettrali più o meno definite, che si presentano improvvisamente a una o più persone. A volte danno anche consigli o messaggi. Le apparizioni possono comparire ad una persona che sta abbandonando questo corpo terreno; vi sono al proposito molte attendibili testimonianze di parenti, medici ed infermiere.

I testimoni asseriscono che qualche ora prima della morte, i moribondi possono avere visioni di parenti, amici defunti, o esseri del mondo invisibile che vengono a confortarli e ad accompagnarli nell'aldilà. In alcuni casi si pensa che tali visioni siano solo delle allucinazioni (vedi) ma vi sono dei casi in cui il moribondo fornisce delle informazioni a lui sconosciute ed allora si pensa che l'apparizione ci sia stata davvero.

APOLLO BELVEDERE. La statua più bella e perfetta tra tute quelle che rappresentano Apollo, figlio di Giove e di Latona, chiamato anche Febo, Elio, Sole e il raggiante. Fu trovata nelle rovine di Anzio nel 1503 e si trova nella galleria del Belvedere in Vaticano a Roma.

APOLLONIO DI TIANA. Un grande filosofo nato in Cappadocia all'inizio del primo secolo. Studiò la filosofia pitagorica ed altre discipline sotto Euseno di Eraclca. Seguendo le tradizioni della scuola pitagorica mangiava solo frutti ed erbe, non beveva vino, portava abiti fatti di fibre naturali, camminava scalzo e non si tagliava i capelli. I preti del tempio di Esculapio (Asclepio) in Egeo, lo iniziarono e gli insegnarono i segreti per guarire le malattie, mediante il Dio della medicina.

Predicò agli Ateniesi ed in altri Stati la più pura e più nobile moralità, ed era in grado di produrre fenomeni tanto meravigliosi quanto numerosi e veramente autentici. I suoi talismani - si domandò stupefatto Giustino Martire - hanno davvero un grande potere perché sono in grado di impedire la furia delle tempeste, la violenza dei venti e gli assalti delle bestie feroci.

Egli aprì anche una scuola esoterica in Efeso, e lasciò il corpo quando aveva circa cent'anni.

APPORTO. Si indica con questo nome il fenomeno per cui, improvvisamente, può comparire, in un ambiente chiuso, un oggetto che era posto in un altro luogo. Il fenomeno, pertanto, presume che l'oggetto in questione debba attraverso la materia (il muro o il soffitto). L'apporto può avvenire con oggetti animati o inanimati: si sono visti comparire fiori, animali ed anche esseri umani (in questo caso si chiama trasporto).

Esiste anche un fenomeno contrario all'apporto che prende il nome di asporto: in questo caso un oggetto sparisce improvvisamente. Generalmente questi fenomeni accadono durante una seduta medianica (vedi).

ARCA dell'Alleanza. Era così chiamata una specie di santuario comune agli Egizi, Indù, Caldei, Ebrei e Messicani. Generalmente conteneva delle reliquie sacre e quella degli Ebrei, afferma S. Sharpe, l'egittologo, aveva le stesse dimensioni di quella dedicata ad Osiride dagli Egizi. Generalmente veniva trasportata dai sacerdoti usando dei bastoni infilati negli anelli di sostegno, durante le sacre processioni. [Consigliamo, a chi desidera approfondire l'argomento, la lettura dell'interessante testo di Graham Hancock per le edizioni Piemme, dal titolo "Il mistero del Sacro Graal"]

ARCANGELO. Indica l'Angelo dell'ordine più alto. La parola deriva dalle due parole greche: arch=primo, e angelos=messaggero.

ARCANI MAGGIORI. Vedasi: Tarocchi.

ARHAT o ARAHAT o ARHAN o RABAT (dal sanscrito). Indica una persona che, essendo perfetta, non deve più rinascere in un corpo terreno.

ARIANI. Venivano così indicati i seguaci di Ario, un prete della Chiesa di Alessandria nel 4° secolo. E' notevole come Ario ritenesse il Cristo come un essere creato ed umano, sempre inferiore a Dio-padre anche se grande e nobile uomo. Lo riteneva un vero adepto (vedi), che conosceva tutti i Misteri divini.

ARIMANE. Vedi Ahura, Asura.

ARITMOMANZIA. Antica forma della numerologia, che si riferisce soprattutto alla divinazione mediante i numeri e i valori delle lettere.

ARONNE (ebraico). Il fratello maggiore di Mosè ed il primo Iniziato della Legge israelitica. Il nome significa "Illuminato", o l'Illuminato. Aronne inizia la linea, o Gerarchia, degli Iniziati Nabim, o Veggenti.

ASANA (dal sanscrito). La terza delle otto sezioni dello yoga. Consiste nella pratica di diverse posizioni.

ASHOKA (dal sanscrito). Imperatore della dinastia Maurya, nipote di Candra Gupta, suo fondatore. Regnò per 36 anni, all'incirca dal 234 al 197 a. C. Convertitosi al buddismo abbracciò il principio di non violenza e di rispetto per gli altri abolendo i sacrifici cruenti e, per eccesso di zelo, anche la pratica chirurgica, che cadde così in grave declino.

ASHRAM (dal sanscrito). Luogo di ritiro. Un luogo spirituale dove un Maestro raduna impartisce i suoi insegnamenti, siano essi personali o di gruppo.

ASPARSA YOGA (dal sanscrito). Lo yoga del "non contatto", del "senza sostegno" di Gaudapada e Samkara.

ASPETTI. Ogni Vita che prende forma si presenta con un suo aspetto ben definito. Nella concezione cristina Dio si propone all'uomo con i seguenti aspetti: Dio Padre, la volontà. Dio Spirito Santo, la saggezza. Dio Figlio, l'Amore.

ASPIRANTE. Colui che si sforza, lavorando su di sé ed "aspirando" a conseguire uno stato di coscienza superiore che lo porti a comprendere e riconoscere il suo vero Sé, la parte divina in lui. Indica perciò chi percorre il Sentiero Spirituale per ottenere purezza di pensiero, retto movente e giusta azione.

ASPORTO. Vedasi: Apporto.

ASRAMA (dal sanscrito, significa "condizione di vita"). I quattro stadi della vita nella società tradizionale indù (dal sanscrito). 1. Brahmacarin (studente); 2. Grihastha (capo di famiglia); 3. Vana prastha (eremita); 4 (dal sanscrito). Samnyasin (asceta rinunciatario).

ASSOLUTO. Termine utilizzato per indicare il Principio Universale, l'unica realtà, il Tutto.

ASTRALE, CORPO. Quella parte del nostro essere che percepisce le emozioni e prova i desideri. In talune Scuole viene anche chiamato "corpo del desiderio". Diventa tanto più sottile quanto più una persona vive e pensa spiritualmente e tanto più grossolano quanto più la vita è diretta solo alle cose materiali. Nell'Esoterismo viene anche chiamato "Linga Sharira" o "Doppelganger".

ASTRALE, LUCE (termine occulto). Regione invisibile che circonda la Terra ed i vari globi celesti. E' assai sottile, ed è visibile solo dai chiaroveggenti.

ASTROLOGIA. Mentre l'Astronomia studia il movimento dei corpi celesti l'Astrologia studia l'effetto che essi hanno sugli uomini e sulle cose del mondo. Sembra che sia la scienza più antica. Si pensi che già nel 135 d.C., Claudio Tolomeo, un famoso geografo e matematico, scrisse il suo Tetrabiblo, che ancora forma la base della moderna astrologia.

La Chiesa la condanna perché dice che pretende di prevedere il futuro ma ciò non è vero. La vera Astrologia prevede la posizione dei pianeti con calcoli astronomici e dice di fare certe cose o non farle in funzione di tale posizione. In altre parole lo stesso religioso che celebra la Pasqua alla prima Luna piena dopo l'equinozio di primavera o imbottiglia il vino a Luna calante si serve delle informazioni fornite dall’astrologia.

Gli antichi Egizi e Caldei furono i migliori cultori di Astrologia. Va comunque precisato che il loro modo di interpretare i movimenti stellari differiscono considerevolmente da quelli moderni. Pare che Ippocrate avesse una fede tanto viva nell'influenza degli astri sugli esseri animati e sulle loro malattie, da raccomandare espressamente di non credere ai medici che fossero ignoranti di astronomia.

ASURA (dal sanscrito). Mentre sembra che indichi elementi maligni, demoni e non-divinità, esotericamente significa proprio il contrario. Nelle parti più antiche del "Rig Veda" il termine viene infatti usato per designare lo Spirito Supremo, pertanto gli "Asura" sono esseri spirituali e divini.

ATHARVA VEDA. Vedasi: Veda.

ATENAGORA. Un filosofo di Atene che, nel 177 d.C., scrisse a Marc'Aurelio, affermando che le accuse lanciate contro i cristiani (ovvero che fossero incestuosi e uccidessero i bambini per mangiarli), erano false.

ATLANTIDE. Il continente sommerso nell'oceano Atlantico. Le attuali Azzorre sono tutto ciò che ne è rimasto. Fu dimora della quarta Razza Madre (Atlantidea).

ATLANTIDI (dal greco). Furono gli abitanti di Atlantide, un grande continente localizzato nell'oceano atlantico e scomparso circa 12000 anni fa. Platone ne sentì parlare da Solone che, a sua volta, aveva sentito queste cose dai sacerdoti egizi. Voltaire, pur essendo molto critico, ebbe ad affermare che "Atlantidi apparvero in Egitto... e nella Siria, nella Frigia come pure in Egitto e istituirono il culto del Sole".

ATHARVA VEDA (dal sanscrito). Vedasi: Veda.

ATMAN o ATMA (dal sanscrito). Così viene definito lo Spirito dell'uomo, la scintilla (monade) divina in lui. E' il "Sé", l'Assoluto in noi e Questo è completamente fuori del tempo-spazio-causalità. Con la sua sola presenza l'Atman dà vita a tutto e tutto si riassorbe nell'Atman.

ATOMI PERMANENTI. Dicesi di cinque atomi speciali, se ne trova uno in ogni corpo usato dall'uomo nella sua evoluzione, ovvero: fisico, emotivo, mentale, buddhico e atmico. Questi atomi, in ogni vita terrena, raccolgono le informazioni necessarie per preparare i corpi per la futura incarnazione.

AUGURIO. L'arte della divinazione in generale, che si volge soprattutto all'interpretazione del futuro sulla base di vari segni o presagi.

AUM. Vedasi: Om.

AURA (dal greco e dal latino). Una nube sottile che circonda il corpo umano, quello degli animali e delle altre creature viventi. Negli uomini l'aura cambia colore riflettendo così gli stati d'animo e l'evoluzione spirituale, non per nulla i santi sono raffigurati con un aura gialla intorno al capo.

AUTOSCOPIA. Fenomeno per cui il medium, o un individuo particolarmente sensibile, vede il suo stesso corpo fisico da fuori.

AVATAR o AVATARA (dal sanscrito). Letteralmente significa "discende da molto lontano" ed indica una Incarnazione divina in un essere umano di un Essere altamente evoluto che non ha più la necessità di rinascere in un corpo mortale. Krishna è considerato un Avatar di Vishnù; il Dalai-Lama di Avalokiteshvara.

AVITCHI (dal sanscrito), Una condizione terribile o "inferno ininterrotto" in cui "i colpevoli muoiono e rinascono senza interruzione tuttavia senza speranza della redenzione finale". Rappresenta uno stato in cui certi uomini senza anima sono condannati a vivere nel mondo materiale.