TRA
20 ANNI il MONDO SARA' una GRANDE POLVERIERA ! !
I problemi economici e
sociali alimenteranno il terrorismo internazionale, che si rafforzerà con
inedite alleanze
«Tra quindici anni il mondo sarà una grande polveriera:
sovrappopolazione, malattie, siccità, malnutrizione, problemi economici e
sociali alimenteranno le tensioni etniche e religiose, e diventerà più
forte il terrorismo internazionale, attraverso inedite alleanze.
Previsioni apocalittiche quelle di John Gannon, vicedirettore ana usi della
Cia, secondo cui anche l’Italia non è al riparo da rischi. “Ed è per
questo avverte Gannon, durante il convegno di Palerno sull’ intelligence
nel XXI secolo organizzato dal Centro studi Gino Germani e dal Ceas che
bisogna correre a i ripari”.
Gannon si è rifatto a un recente studio del suo ufficio - il Nic, National
Intelligence Council (un piccolo think tank di analisti che riferisce al
capo della Cia) - chiamato “GlobaI Trends 2015”, vale a dire come sarà
il futuro prossimo del pianeta.
Stando alle tendenze individuate dalla Cia, in un anno di lavoro svolto
anche con il contributo di esperti del mondo accademico e del settore
privato, il disordinato sviluppo della terra, i forti divari tra Nord e Sud,
saranno terreno fertile per i terroristi che proprio grazie alla
globalizzazione e alle nuove tecnologie troveranno nuove alleanze con i
trafficanti di droga e di armi, con le organizzazioni criminali nazionali e
transnazionali. Il terrorista che gli Stati avranno d i fronte nei prossimi
15 anni - secondo la Cia - sarà sempre più padrone dei mezzi tecnologici e
informatici e dunque la cyberguerra potrebbe essere una delle nuove
emergenze da fronteggiare”.
I “fanatici armati sono la principale minaccia per la comunità
internazionale” anche per il professor Cristopher Andrew, famoso in Italia
per essere l’autore del famoso “Archivio Mitrokhin”, poiché “grazie
alla proliferazione delle armi di distruzione di massa ha un potere di
annientamento enorme”.
Secondo Andrew, “terroristi come Bin Laden, Massawi o Ramzi Yousef sono
gli Hitler del XXI secolo”.
Per 1’esperto di intelligence, “se uno di
questi avesse avuto armi nucleari le avrebbe probabilmente già usate”.
Il problema, quindi - ha proseguito - non è se, ma quando; individuare la
minaccia dei fanatici armati, di qualsiasi tipo, è oggi la sfida principale
dei servizi segreti che dovrebbero fare di tutto per far defezionare
i terroristi».
(By M.
Antonietta Calabrò - mcalabro@rcs.it
Corriere della Sera - 15 febbraio 2001
|