Chieri (30.000 abitanti),
centro industriale e agricolo-commerciale, presenta aspetti di
notevole interesse artistico e ambientale e si trova a soli 17
km da TORINO.(vedi cartina)
Di origine romana, Carrea
Potentia, ebbe storia molto movimentata:
fu assediata e distrutta da Barbarossa, passo' agli Angio' e ai
D'Acaja e, dopo il Quattrocento, ai Savoia; nel medioevo fu centro
di intensa produzione e commercio di tessuti e dal 1421 al 1434
sede dell'Universita' di Torino.
Oggi e' importante per le industrie tessili, meccaniche
e per la produzione del vermouth.
La cittadina e' a struttura compatta con zone di
case medioevali, specie nella zona della chiesa di S.Giorgio.
Da non tralasciare comunque di vedere il Duomo, San
Domenico e San Giorgio.
Il Duomo e' uno dei migliori esempi del gotico
piemontese, costruito fra il 1405 e il 1436 sui resti di una chiesa
del Mille; la grandiosa facciata in cotto con elementi romanici
e gotici e' suddivisa in cinque parti da robusti contrafforti
sormontati da pennacchi; ha tre portali dei quali quello centrale
disegnato dal Vittone accoglie una statua di marmo della Madonna
col Bambino, dei primi del Quattrocento. Sulla destra della chiesa
sorgono il campanile quadrato e il Battistero ottagonale,
forse risalente alla chiesa primitiva, con gli spigoli sottolineati
dalle lesene sormontate anch'esse da pennacchi.
L'interno e' a croce latina. Ha tre navate divise
da colonne alternate a pilastri cruciformi da cui si impostano
le volte a crociera. All'interno da notare, nel battistero a croce
greca, l'interessante polittico datato 1503, attribuito
allo Spanzotti e a Defendente Ferrari; la cappella
alla base del campanile con affreschi del Quattrocento,
intitolata a Guglielmo Gallieri; sotto la cappella c'è
il mirabile tesoro del Duomo, rubato nel 1973, in gran
parte però ritrovato.
Sull'altare maggiore un bel crocefisso in
legno del quattrocento; nell'abside, di notevole interesse è
il coro gotico intagliato con decorazioni floreali di gusto
naif e un leggio barocco di P.Botto, del 1660.
A sinistra dell'altare maggiore un ricco altare
di legno; nella navata sinistra la quarta cappella è
una bella opera di Antonio Vittone; nelle sacrestie: un
armadio intagliato del 1600, nella prima; e nella seconda una
scultura in legno del Settecento che raffigura il Cristo morto.
San Domenico.
Nella via omonima, è un'importante chiesa
costruita del 1260, nel cui convento ebbe sede l'Università
di Torino. E' stata rimaneggiata più volte
fino al 1400 e presenta forme romaniche e ogivali. Il grande portale
gotico risale a quell'epoca come le eleganti imposte lignee; a
sinistra il bel campanile a cuspide; l'ampio interno è
a tre navate che sono divise da pilastri cruciformi da cui spiccano
gli archi acuti e le volte a crociera.
Alle pareti: la Madonna del Rosario, la Resurrezione
di Lazzaro e la Moltiplicazione dei pani del Moncalvo;
da notare il coro seicentesco, finemente intagliato.
Chiesa di San Giorgio.
Sorge nel punto più alto della città
da dove si può ammirare un bel panorama sulla singolare
struttura urbanistica di Chieri e sulla collina torinese.
La facciata barocca (1750-52) disegnata dal Vittone
e il campanile trecentesco, rimaneggiato del 1624, conferiscono
all'insieme un carattere eterogeneo; all'interno una Resurrezione
del Moncalvo e il San Giorgio del Beaumont.