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Regolamento per l’accensione dei fuochi in agricoltura e/o terreni incolti
nei periodi di massima pericolosità (art. 40 L.R. 16/96) Art. 1
Fatte salve le norme statali e regionali in materia, dal 15 giugno a 1° ottobre è vietato: a) bruciare residui
vegetali, ristoppie, sterpaglie e quant’altro d’infiammabile, oltre le ore
08,00 d’ogni giorno. Nelle giornate ventose o di particolare calura tale
divieto è assoluto. In ogni caso, la zona circostante il punto fuoco deve
essere opportunamente circoscritta con una fascia d’aratura dello spessore di
almeno ml. 10,00 e l’operazione di bruciatura deve essere costantemente
sorvegliata da idoneo personale. b)
Fare brillare mine, usare
apparecchiature a fiamma o elettriche per tagliare metalli, motori fornelli
inceneritori che producono faville o brace, fumare o mettere in atto qualsiasi
altra operazione che possa causare pericolo immediato di incendio in zone
boscose e/o in terreni cespugliati. Art. 2Tutti i proprietari di terreni confinanti con strade comunali, provinciali e/o statali, devono provvedere, entro il 1° luglio d’ogni anno, alla pulitura delle scarpate, al taglio delle siepe vive, dei cespugli e dei rami che protendono sul ciglio stradale.
I residui provenienti dalla pulitura devono essere immediatamente
allontanati dal letto di caduta e depositati, ove non è possibile distruggerli,
all’interno della proprietà a distanza di sicurezza e comunque non inferiore
a mt. 30,00 dal ciglio della via pubblica. Art. 3E’ fatto obbligo iniziare le operazioni di falciatura delle messi dalle zone più vicine alle strade pubbliche e le stesse appena falciate devono essere trasportate nelle aie. Art. 4All’interno delle aie si devono osservare le seguenti precauzioni: a) i singoli cumuli di
frumento devono essere distanziati tra loro almeno mt. 5,00; b)
il tubo di scarico dei
motori termici deve essere munito di scherno parafaville; c) il combustibile
necessario per il funzionamento delle macchine motrici deve essere posto a
distanza non minore di m. 10,00 dalle stesse macchine e dai cumuli di frumento
e/o paglia; d)
il rifornimento delle
macchine motrici deve essere effettuato a motore fermo; e) sulle macchine
tebbiatrici deve essere installato un estintore idrico della capacità almeno 10
litri e, per ogni macchina motrice, uno schiumogeno di almeno 8 litri; f) si devono allontanare,
dalle macchine motrici, i residui di paglia o d’altro materiale facilmente
infiammabile; g)
devono essere applicati,
in punti ben visibili dall’aia, i cartelli monitori con la dicitura “VIETATO
FUMARE E ACCENDERE FIAMME LIBERE”; h)
i proprietari e gli
affittuari devono inoltre adottare tutte le misure precauzionali indicate dal
Corpo Forestale dello Stato, dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, al fine di
impedire ogni propagazione d’incendio; i) i detentori di cascinali,
fienili, ricoveri, spallacci e di qualsiasi altra costruzione ed impianto
agricolo, devono lasciare intorno a tali costruzioni e/o impianti una zona di
rispetto sgombra completamente da foglie, rami sterpi, per un raggio di almeno
30 (trenta) metri. Art. 5Per la pulitura di coltivazioni agricole specializzate (uliveti, vigneti, noccioleti, mandorleti, agrumeti, etc.) e consentito procedere alla distruzioni delle sterpaglie nelle prime ore della giornata e comunque entro le ore 08,00 e solo ed esclusivamente se la zona circostanze il punto fuoco è zappata per un raggio di almeno 10 metri. E’ assolutamente vietato accendere fuochi, nelle giornate ventose, nei periodi di scirocco e di caldo afoso. Art. 6Chiunque avvista un incendio deve dare comunicazione all’Ufficio Comunale di Protezione Civile, al più vicino posto della Polizia di Stato o alla locale Stazione dei Carabinieri per le successive informazioni ai VV.F. (incendi campestri, incendi che minacciano abitazioni, etc.) oppure al Corpo Forestale dello Stato (incendi in aree protette e in zone boscate e/o immediate vicinanze). Art. 7Salvo le ipotesi di reato previste dagli articoli 423 2 449 del C.p. chiunque viola le disposizioni del presente regolamento e punito ai sensi dell’art. 40 c. 3 della L.R. 06/04/1996 n° 16 (sanzione amministrativa pecuniaria) con una somma da lire 10.000 a lire 500.000.
Settore
Attività: PREVENZIONE – UNITA’ ANTINCENDIO GLI ESTINTORI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO
Consigli utili La lotta agli incendi - La normativa vigente dispone che il datore di lavoro provveda agli strumenti per la lotta antincendio nonché un programma di addestramento all’uso; fra questi strumenti gli estintori rivestono un ruolo estremamente importante. - Usare
correttamente l’estintore può salvare vite e beni spegnendo piccoli incendi o
comunque contenendoli sino all’arrivo dei Vigili del Fuoco. - E’
essenziale che tutti conoscono le proprietà degli estintori e conoscano quando
usarli, oppure no. Prima
di iniziare l’opera di estinzione 1) Essere sicuri di sconoscere come usare l’estintore e la corretta tecnica di estinzione; 2) Essere sicuri di avere una via d’uscita non raggiungibile dalle fiamme
e libera da ostacoli; 3) Conoscere i materiale che si possano bruciare ed essere sicuri che
l’estintore usato sia di tipo idoneo; 4) Considerare il possibile pericolo derivante dal materiale tossico od
infiammabile vicino all’area delle fiamme; E’ pericoloso volere combattere un incendio in ogni altra circostanza, piuttosto, allontanatevi dalla zona, avendo cura di:
Installazione
e manutenzione Gli estintori devono essere installati in posizione facilmente accessibile, libera da ostacoli, identificabile con segnaletica di sicurezza (quelli portatili vanno sulle apposite staffe di sostegno affisse al muro a circa 1,20 mt. dal pavimento); la distanza, da un qualsiasi punto del locale all’estintore, non deve mai essere superiore a 15 – 20 metri. Il
D.P.R. 27/04/1955, art. 34, stabilisce che gli estintori devono essere
controllati almeno ogni sei mesi da personale esperto. Dopo
l’uso ricaricare l’estintore, anche se non è stato scaricato completamente.
Caratteristiche
degli estintori L’estintore è un apparecchio contenente un agente estinguente che può essere proiettato e diretto su un fuoco sotto l’azione di una pressione interna; questa può essere fornita da una compressione preliminare permanente, da una reazione chimica o dalla liberazione di un gas ausiliario (D.M. 20/12/1982). Gli estintori si dividono in due classi: -
Portatili
= concepiti per essere portati e utilizzati a mano e che, pronti per l’uso,
hanno una massa minore o uguale a Kg. 20; -
Carrellati
= trasportati su ruote, di massa maggiore a Kg. 20 e contenuto di estinguente
fino a Kg. 150;
Gli
estintori sono classificati in base al tipo (classe di fuoco) e le dimensioni
dell’incendio (capacità estinguente) che possono estinguere, la scelta di un
estintore deve avvenire tenendo conto di entrambe le caratteristiche. Classi
di fuochi In Italia ci sono 5 classi di fuoco; tutti gli estintori sono classificati usando simboli standard per indicare il tipo di fuoco che possono spegnere. Classe
A = solidi combustibili come legna, carta etc. Classe
B = liquidi infiammabili tipo benzina, olio, etc. Classe
C = gas in genere Classe
D = metalli combustibili o infiammabili come sodio, nitrati Classe
E = impianti elettrici come materiali o componenti Avvertenza Usare l’estintore sbagliato può mettere in pericolo voi stessi e peggiorare l’incendio. Capacità
estinguente La capacità estinguente viene evidenziata da una sigla alfanumerica nella quale sono rispettivamente identificati sia il tipo di focolare (numero) che la classe di fuochi (lettera/e) per i quali l’estintore è ritenuto idoneo allo spegnimento (es. 13/A – 89/BC). Più
i numeri sono alti, maggiore è l’entità del fuoco che l’estintore può
spegnere; all’aumentare di questi corrisponde sempre un aumento di peso e di
dimensioni dell’estintore.
Tabella
riassuntiva estintori
*- utilizzabile in mancanza di mezzi più adatti o per incendi di piccola entità Uso degli estintori
1. Togliere la sicura 2. Portarsi ad opportuna distanza dalle fiamme 3. Dirigere convenientemente il getto di estinguente sulle fiamme 4. In caso di spegnimento con più estintori, gli operatori interverranno in modo da non ostacolarsi on investirsi con i getti di estinguente. 5. In caso di estinzione di liquidi in recipienti aperti (vasche, bidoni) il getto estinguente deve essere diretto contro la parete interna del recipiente, opposta all’operatore. Acqua SI per incendi di classe A-B-C (se miscelabili o più pesanti dell’acqua) NO per incendi di classe E-D-E (non miscibili) CO2 SI per incendi di classe A-B-C-E NO per incendi di classe D in presenza di braci o sostanze con cui reagisce (cianuri, sodio, etc.) Halon SI per incendi di classe A-B-C-E NO per incendi di classe D in presenza di braci o sostanze con cui reagiscono (comburenti) Polvere SI per incendi di classe A-B-C-D-E NO in presenza di sostanza con cui reagisce (acidi, cianuri, etc.) Schiuma SI per incendi di classe A-B NO per incendi di classe C-D-E Pagina curata dal Settore Attività Coordinamento: Rita Palumbo
Comune di Melilli
(Provincia di Siracusa)
Servizio Comunale di Protezione Civile
Melilli, lì 26 Maggio 2000 Prot.
n° 10631 Risposta
al foglio del …………….
N°
……………………………………. Si
prega indicare nella risposta il numero di protocollo e l’Ufficio a cui si
risponde Protocollo interno
N°
255 del 26 Maggio
2000
Settore
Attività: PREVENZIONE
IL
SINDACO
TENUTO
CONTO, che è prossima la stagione estiva, nella quale si verificano con
maggiore frequenza focolai nel nostro territorio e nelle immediate vicinanze del
centro abitato e che gli stessi sfociano in incendi di vaste proporzioni tali da
richiedere un massiccio intervento dei Vigili del Fuoco mediante l’utilizzo di
mezzi aerei, mettendo in serio pericolo oltre ai fabbricati anche l’incolumità
delle persone.
CHE lungo la viabilità in area comunale e in aree private a
tutt’oggi vi è la presenza di sterpaglia, la quale è la causa principale
degli incendi.
ATTESO di dover prevenire il fenomeno doloso degli incendi nella
stagione estiva.
VISTO il vigente O.R.EE.LL.;
VISTA la Legge n° 142/90 come recepita dalla Legge Regionale n°
48/91;
VISTE le Leggi 25 giugno 1865, n° 2359 e 20 marzo 1865, n° 2248;
VISTA la Legge n° 225/92;
VISTA la Legge Regionale n° 14/98;
VISTA la Legge Regionale n°16/96; ORDINA A tutti i proprietari dei terreni
ubicati in tenere di Melilli, prospicienti la viabilità urbana ed extra urbana,
ad effettuare la bonifica, per una larghezza di mt. 10,00 e per tutto il
confine, da sterpaglie e quant’altro possa essere causa d’incendio. Ordina altresì a tutti i
proprietari di terreni ricadenti nel centro urbano di effettuare la superiore
bonifica, oltre per la prevenzione incendi, anche per eventuali problemi di
natura igienico sanitario. Il Comando di Polizia Municipale,
l’Ufficio Tecnico e l’Ufficio del Servizio Comunale di Protezione Civile,
ognuno per la propria parte di competenza, sono incaricati della esecuzione
della presente ordinanza.
Il Sindaco
(Dr. Remo Ternullo)
Comune di Melilli Comune di Melilli (Provincia di Siracusa) Servizio
Comunale di Protezione Civile
CAMPAGNA PREVENZIONE INCENDI Le
cause di incendio sono quasi sempre di natura dolosa o colposa. Salvare il bosco
dalle fiamme e compito delle istituzioni, prevenire gli incendi è dovere di
tutti. E’
BUONA NORMA: Se fumi, non
gettare cicche o fiammiferi accesi, anche se sei in macchina o in treno Accendere
fuochi nei boschi è pericoloso e proibito.
La
marmitta catalitica incendia facilmente l’erba secca. Non lasciare
bottiglie o frammenti di vetro nel bosco: con il sole si trasformano in
potenziali accendini. Per
eliminare stoppie, paglia ed erba non usare il fuoco. SE
AVVISTI UN INCENDIO Telefona
subito al 1515
del Corpo Forestale dello Stato o al 115
dei Vigili del Fuoco o al 0931552157 del Servizio
Comunale di Protezione Civile. NON
PENSARE CHE QUALCUNO LO ABBIA GIA’ FATTO Puoi tentare
di spegnere un piccolo focolaio solo se hai una via di fuga, tenendo le spalle
al vento e battendo le fiamme con un ramo verde fino a soffocarle. L’incendio
non è uno spettacolo. Non fermarti a guardarlo per intralciare il lavoro e
non metterti in pericolo. Denunzia che
accende fuochi in aree pericolose. Allontanati
dalle fiamme sempre nella direzione opposta a quella da cui spira il vento. Non tentare
di recuperare auto, moto o quanto altro. LA TUA VITA E’ IMPORTANTE SE
SEI CIRCONDATO DAL FUOCO Cerca una
via di fuga sicura: una strada o un corso d’acqua. Attraversa
il fronte del fuoco dove è meno intenso, per passare dalla parte già
bruciata; stenditi a
terra dove non c’è vegetazione incendiabile. Cospargiti di acqua o copriti
con un panno sulla bocca. In spiaggia
immergerti in acqua. Non tentare di recuperare auto, moto,tende o quanto hai
lasciato dentro, La
vita vale di più di uno stereo o di uno zainetto. Non
abbandonare una casa se non sei certo che la via di fuga sia aperta. Segnala
la tua presenza. Sigilla (con
carta adesiva e panni bagnati) porte e finestre. Il fuoco oltrepasserà la
casa prima che all’interno penetrino il fumo e le fiamme. Non
abbandonare l’automobile. Chiudi i finestrini e il sistema di ventilazione.
Segnala la tua presenza con il clacson e con i fari.
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Direttore: Dott. Remo TERNULLO - Sindaco Direttore Responsabile: Paolo MAGNANO Progettazione di Vincenzo MOLLICA e Paolo MAGNANO Realizzazione ditta IM.SIR di Siracusa Testi: Paolo MAGNANO Impaginazione - grafica e aggiornamenti: Vincenzo MOLLICA/ Giovanni MARCHESE/ Giuseppe ORECCHIA
Inviare a master@comunemelilli.it
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