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Rischio industriale

 

IL RISCHIO CHIMICO-INDUSTRIALE

 

Lo sviluppo tecnologico teso al miglioramento della qualità della vita comporta dei rischi più o meno gravi che possono incidere negativamente sull’ecosistema alternandone l’equilibrio.

In particolare i processi industriali che richiedono l’uso di sostanze pericolose, in condizioni anomale dell'impianto o del funzionamento, possono dare origine a eventi incidentali - emissione di sostanze tossiche o rilascio di energia (esplosione o incendio) - di entità tale da provocare ingenti danni immediati o differiti per la salute umana e per l’ambiente, all’interno e all’esterno dello stabilimento.

Il controllo di tali attività, comportanti rischi di incidente rilevante, ha origine con l'emanazione della direttiva comunitaria CEE 501/82, meglio conosciuta come legge Seveso (dal nome del comune che riportò i maggiori danni del tragico incidente avvenuto nel 1976 presso lo stabilimento dell'ICMESA), recepita nell’ordinamento nazionale con il D.P.R. 175/88, abrogato e sostituito dal D. lgs 334 del 17 agosto 1999 di accoglimento della direttiva comunitaria 96/82/CE (Seveso II).

Il nuovo approccio legislativo si ispira ai principi della trasparenza e della responsabilità, privilegia le azioni volte alla riduzione delle probabilità di accadimento e alla mitigazione delle conseguenze, garantisce l'adozione di sistemi di gestione della sicurezza per la costante implementazione dei relativi standard, assicura la divulgazione dell'informazione alla popolazione e ai lavoratori, destinatari, questi ultimi, anche di percorsi formativi e addestrativi.

A fronte delle qualificanti innovazioni apportate ai fini della riduzione del rischio sono stati introdotti sia l'obbligo di sperimentare i piani di emergenza esterna predisposti dal Prefetto - con cui si individuano le zone a maggior rischio di incidente denominate di sicuro impatto, di danno e di attenzione - sia l'obbligo per il Sindaco dei comuni ove sono presenti insediamenti industriali di divulgare alla popolazione la "scheda informativa" predisposta dal gestore dell'impianto.

Questa scheda, composta da nove sezioni, riporta tutti i dati relativi all'azienda, alle sostanze pericolose utilizzate, agli scenari di rischio, alle segnalazioni d'allarme e ai comportamenti da seguire in caso di incidente. Le sezioni 8 e 9, più tecniche, restano presso il Comune a disposizione della popolazione.

Le industrie italiane, di cui all'art.6 del predetto decreto legislativo, sono state censite dal Ministero dell'Ambiente e il Dipartimento ne pubblica un elenco aggiornato.

Sempre in materia di rischio industriale è possibile prendere visione del censimento delle ricerche e degli studi sul rischio chimico-industriale ed ecologico predisposto dalla Pubblica Amministrazione, dagli Enti pubblici e dalle Unità Operative del Gruppo Nazionale per la Difesa dai Rischi Chimico, Industriale ed Ecologico (GNDRCIE) del CNR.

Decreto Legislativo 17/08/1999 n° 334
Pianificazione di emergenza esterna per impianti industriali a rischio di incidente rilevante
Informazione popolazione rischio industriale

 

 

Direttore: Dott. Remo TERNULLO - Sindaco

Direttore Responsabile: Paolo MAGNANO

Progettazione di Vincenzo MOLLICA e Paolo MAGNANO

Realizzazione ditta IM.SIR di Siracusa

Testi: Paolo MAGNANO

Impaginazione - grafica e aggiornamenti: Vincenzo MOLLICA/ Giovanni MARCHESE/ Giuseppe ORECCHIA

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Aggiornato il: 03 luglio 2000