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Citta' Giardino

 

La frazione di Città Giardino è di recente formazione, essendo sorta, alla fine degli anni sessanta per la maggior parte del suo territorio in contrada "Spalla" e in piccola parte in un'area su cui sorgeva il villaggio neolitico di Stentinello.

Tale villaggio, purtroppo oggi quasi totalmente scomparso, costituisce il punto di riferimento del neolitico siciliano.

Infatti “Stentinello simboleggia in Sicilia l’epoca che segna una delle tappe fondamentali del progresso umano, quella in cui l’uomo vive in capanne, secondo determinati criteri associativi, coltiva la terra, plasma e decora l’argilla, alleva il bestiame, produce e commercia… Qui è stata rinvenuta la prima ceramica di impasto plasmata e decorata dall’uomo in quest’area della Sicilia, ceramica che da questo periodo in poi, con i suoi aspetti formali e decoativi, diventa uno degli elementi fondamentali per la definizione di una cultura”. (16)

Il villaggio trincerato aveva una forma ovale, mentre pochissimo è rimasto dell'abitato.

Tracce dell'esistenza di questa civiltà neolitica si possono notare attraverso la presenza di necropoli e dei reperti archeologici che si trovano presso il Museo Paolo Orsi di Siracusa.

Il feudo "Spalla", che confina con il feudo Targia, era il luogo, dove il tiranno Dionisio si recava a trascorrere i periodi di riposo.

Faceva parte della Contea di Augusta e Baronia di Melilli e come tale fu acquistato da Guglielmo Raimondo Moncada di Montecateno con atto del 23 luglio 1466, rogato dal Notaio Antonio Aprea di Palermo.

Il figlio Antonio in data 10 ottobre 1469, vendette il feudo con diritto di riscatto ad Antonio De Galgano Barone della Targia per onze 110.

Il feudo "Spalla" dell'ex barone Targia per i Decurioni di Melilli, con delibera del 1842, "sin da antichissimo tempo fa parte del demanio ex feudale di Melilli e, bensì fosse stato venduto, non fu giammai segregato né di giurisdizione né di territorio, soggetto sempre agli usi civici".

Il centro abitato della frazione melillese è costituito da circa 150 ettari di terreno.

La frazione di Città Giardino nacque per iniziativa dei fratelli Cannizzo, che lottizzarono l'area di loro proprietà, su cui sorge.

Fu nell'agosto del 1968, alla vigilia dell'entrata in vigore della legge "Bucalossi", che l'Amministrazione Comunale approvò alcuni progetti tipo abbinati ai lotti di terreno facenti parte del Piano di Lottizzazione.

Le prime abitazioni furono realizzate nel 1965 subito dopo l'approvazione del Piano di Lottizzazione con progetti singoli.

Il primo nucleo familiare  si trasferì a Città Giardino, il 18 maggio 1969.

Nell’ottobre 1969,subito dopo il trasferimento del primo nucleo familiare, fu iniziata l'elettrificazione della frazione.

Nel 1971 furono avviati i lavori per la realizzazione della rete idrica e nel 1972 quelli della rete telefonica.

Nel 1978 con una pluriclasse fu istituito il plesso staccato di Scuola Elementare, adesso aggregato a Belvedere.

Nel 1981 fu istituita per iniziativa dell'Amministrazione Comunale la Delegazione Amministrativa di Città Giardino.

Nel 1983 fu istituita la Scuola Materna.

Nel 1984 fu eretta a parrocchia la Chiesa di San Bartolomeo Apostolo.

Nel  territorio della frazione, lungo il torrente "Picci", si possono ammirare piccole grotte con laghetti e stalattiti e stalagmiti.

Verso ovest si notano tracce dell'antico acquedotto "Thapso", nonché l'antico acquedotto "Galermi".