Canon 50mm f/0,95 : la luce è servita

 

 

                         

 

Meravigliosi anni '60 , permeati di entusiasmo, dove tutto era possibile ; le case si tuffavano con slancio verso nuove sfide , le farraginose strategie di marketing a tavolino erano al di là da venire; Canon Inc. e Nippon Kogaku trovarono un fertile terreno di sfida per la supremazia ottica nella luminosità massima degli obiettivi, dato che di per se stesso non è tutto, ma come nessun altro solletica l'immaginario dell'utente, come gli straripanti Kw di potenza di un'auto sportiva.

Nikon mise il diamante alla corona della sua splendida SP a telemetro col Nikkor 50mm f/1,1 , ardito schema a 9 lenti con elementi sottili che rendevano la lavorazione al limite del praticabile ; Canon non accusò il colpo a lungo ; i tecnici lavorarono sullo schema doppio Gauss, impiegando i nuovi vetri al Lantanio ad alta rifrazione per trovare un compromesso sulla aberrazione sferica, tipica con queste aperture e diametri di lenti , senza ricorrere a curvature paraboliche (lenti asferiche) la cui lavorazione, a quei tempi, presentava costi non praticabili.

Nel 1961 vide infine la luce (è proprio il caso di dirlo...) l'incredibile Canon 50mm f/0,95  , immediatamente ribattezzato Canon Dream o Dream Lens : mai era stato prodotto in serie un obiettivo di tale luminosità, al di là dell'incredibile barriera psicologica di f/1....

Questo gioiello, nato per i modelli a telemetro Canon 7 e Canon 7S , costava all'epoca l'impegnativa cifra di 57.000 Yen , andava in macchina con una speciale baionetta a collare che s'interfacciava alle flangie supplementari esterne dell'attacco macchina, più robuste dell'attacco a vite coassiale normale ( erano nate per il lunghi fuochi ) e adatte a sopportare il massiccio peso dell'obiettivo ( 605 gr )

la Canon 7S con lo straordinario 50/0,95

 

Il vasto parco ottiche della Canon 7 - 7s ; in primo piano troneggia il 50/0,95

 

L'ottica si imponeva con la sua spropositata lente frontale ( passo filtri 72mm ) , focheggiava fino ad 1m e presentava un bel diaframma a 10 lamelle ; l'antiriflessi singolo richiede pietà nel controluce o in luce ambiente in presenza di luci puntiformi ; da notare che la lente posteriore è così grande che è tagliata nella parte alta (dove la proiezione sarebbe fuori campo dal fotogramma) per lasciare posto ad una camma di ottone che aziona il telemetro....

 

f/0,95  , perchè le misure contano...

 

                    

Che diaframma è?  f/5,6 ?   no, soltanto f/2 !!!!            il delizioso profilo del diaframma a 10 lamelle ad f/2

 

 

                       

la lente posteriore tagliata per fare passare la camma del telemetro, lineare come nei 135mm Leitz

 

Purtroppo parte della sua trista fama è legata alla ridotta base telemetrica del corpo macchina Canon, non sufficiente a garantire una messa a fuoco precisa a brevi distanze con f/0,95 , dove la profondità di campo è davvero nulla ; ad inizio anni '90 sono riuscito ad adattare l'ottica per impiegarla sulle mie Leica M ; eliminando la baionetta a collare esterna ed applicando un anello Leica 14097 l'accoppiamento è senz'altro possibile, l'esposizione è TTL , l'anello Leica inserisce l'apposita cornicetta 50-75mm e - dulcis in fundo - il telemetro è perfettamente compatibile perchè Canon aveva copiato lo standard Leica M ; in tal modo si usufruisce della base telemetrica Leica di 49,9mm (con modelli standard 0,72 ) , più che sufficiente alla bisogna con comoda esposizione TTL.

L'obiettivo è effettivamente più luminoso del Noctilux ; come ho potuto appurare, quando la Leica M6 col Canon 50/0,95 dà esposizione corretta, montando il mio Noctilux 50/1 si spegne uno dei led, richiedendo una ulteriore apertura del diaframma.

Pochi sanno che all'epoca Canon realizzò una intera gamma di obiettivi f/0,95 dedicati alle riprese TV o a video a circuito chiuso ; non ho potuto conoscere la gamma di focali disponibili e la reale copertura di formato, suppongo inferiore al 24x36 ; questa ipotesi però è contraddetta da una immagine del 50/0,95 in versione TV , come appare dalla didascalia frontale dell'ottica, che è del tutto simile alla versione per Canon 7 con la semplice aggiunta di un anello adattatore.

Il Canon 50/0,95 "TV lens" , identico a quello per 7s, compresa la baionetta a flangie esterne ; notare l'adattatore ( passo C ? ) nella foto a destra.

 

il rarissimo schema a destra è l'unico che ho trovato della gamma di 0,95 per TV-video ; suppongo fosse un moderato grandangolare

 

Come lavora sul campo ? vignetta senz'altro meno del Noctilux , grazie alla lente anteriore enorme (di contro il barilotto è un po' intrusivo nell'inquadratura ) ; l'antiriflessi aleatorio crea un po' di flare attorno alle luci artificiali, ma questo pùò anche creare atmosfera ; il contrasto a TA è molto inferiore a quello del Noctilux, ma il coma nel Canon è senz'altro meno evidente ; a diaframmi centrali la nitidezza è buona, non grintosa come il Summicron 50/2 per un residuo di aberrazione sferica ed i colori sono un po' caldi , ma il rendimento globale è accettabile, considerando l'anzianità e l'arditezza del progetto; a seguire una istantanea da me realizzata ad un mercatino notturno col Canon 50/0,95 che ben rappresenta la sua vocazione : arma non convenzionale contro le tenebre.

                                                                                                                    (MARCO CAVINA)