Canon FD-EOS Converter :

un ponte fra due mondi

 

 

Quando Canon - in procinto di passare all'autofocus - prese la decisione sofferta di tagliare radicalmente i ponti col passato, adottando una baionetta di attacco obiettivi totalmente nuova sia per tiraggio che per foggia e diametro, non mancò di inimicarsi buona parte della fedele clientela, professionale e non , e molte furono le defezioni "per ripicca" a favore dello storico rivale Nikon.

I professionisti, in particolare, lamentavano il pensionamento coatto dei loro validi - e costosissimi - supertele FD della prestigiosa serie "L" , i famosi cannoni bianchi ormai familiari in ogni parterre , vetri come i vari FD 200/1,8 L  ,  FD 300/2,8 L  , FD 400/2,8 L  ,  FD 500/4,5 L  ,  FD 800/5,6 L che si erano guadagnati sul campo meritata fama di eccellenza.

Naturalmente Canon era cosciente del valore aggiunto e dell'investimento rappresentato da questa dotazione , dove un singolo pezzo pesava sul portafoglio come un'utilitaria , e mise in cantiere una soluzione di compromesso per mantenere in servizio questi supertele sui nuovi e modernissimi corpi EOS.

Il Canon FD-EOS Converter

 

Tale soluzione era rappresentata da un aggiuntivo ottico/convertitore/adattatore , il Canon Lens Converter FD-EOS ; dato per scontato che i valori di tiraggio e le quote delle baionette impedivano comunque il montaggio diretto dei vecchi tele su EOS mantenendo la  messa a fuoco all'infinito , si realizzò un teleconverter col fattore di moltiplica minimo possibile ; questo accessorio , dal peso di 136 gr , introduce uno spessore di circa 11mm ed ha un fattore tele - inusitato - di 1,26 X.

Naturalmente soltanto i supertele luminosi potevano beneficiare di questa opzione, in quanto il gruppo ottico protrude per 17.92mm dentro l'obiettivo FD con un cannotto di ben 31,79mm di diametro...del resto è una scelta logica , erano soprattutto i "cannoni" della serie FD-L che si voleva mantenere in esercizio, visto il costo proibitivo di rimpiazzo con equivalenti modelli EF , e l'ampia pupilla di uscita di questi obiettivi - per un funzionamento ottimale - richiede proprio che il nocciolo ottico del moltiplicatore sia di ampio diametro ed entri profondamente nell'obiettivo stesso ; sui corpi EOS dell'epoca poteva funzionare in manuale e a priorità di diaframma, con lettura semispot e multizona ; l'esposizione andava effettuata col diaframma al valore di lavoro (stop down) e provvedeva alla bisogna un'apposita ghiera sul moltiplicatore stesso (vedi foto sotto).

                          

La ghiera per la chiusura del diaframma al valore di lavoro                    La denominazione ufficiale dell'accessorio

 

All'atto pratico, questo Converter - che nel 1993 costava 735.000 lire - funziona perfettamente ; ho testato il mio esemplare montando il Canon FD 200/1,8 L su un corpo macchina EOS-1 originale , verificando che la messa a fuoco all'infinito è mantenuta e che l'esposizione stop down è correttamente eseguita dal corpo macchina.

Il Converter FD-EOS montato su EOS-1

 

Il mio monumentale e raro Canon FD 200/1,8 L montato su EOS-1 tramite il Canon FD-EOS converter

 

Dettaglio del Canon FD 200/1,8 L su corpo EOS-1 tramite il Canon FD-EOS Converter

 

A cagione del fattore di moltiplica 1,26X  l'obiettivo Canon FD-L 200mm f/1,8 si trasforma in un 252mm f/2,25  , davvero niente male anche così...non si tratta di un adattamento di poco conto : questo 200/1,8 FD-L è oggettivamente molto raro (la matricola del mio esemplare da un'idea sulla limitatissima produzione : n° 187 ) ed è nel contempo dotato di nitidezza e capacità di stacco straordinarie a piena apertura , quindi la possibilità di alternarlo sui due sistemi - MF ed AF - è ovviamente la benvenuta.

Il moltiplicatore era servito da un normale tappo posteriore EOS per baionetta obiettivo e da uno speciale tappo anteriore dotato di baionetta per corpo macchina FD e di sbalzo molto allungato, simile a quello adottato già dal Canon FD Converter 1,4X A ; oggi è un accessorio difficile da reperire sul mercato dell'usato : del resto il suo impiego è limitato a pochi supertele FD-L e non sono molti i potenziali utenti ; resta però nella storia di Canon come l'unico mezzo per utilizzare realmente gli storici, indimenticati obiettivi FD su EOS , nonostante la totale - e voluta - incompatibilità degli attacchi.

                                                                                                                                ( MARCO CAVINA )