di Michele Cosentino
Questo scritto è dedicato al ricordo di due manfredoniani:
Michele Bellucci e Raffaele Cosentino. Michele
Bellucci nacque, il 23 maggio 1849, a Manfredonia e morì il 23 dicembre
1944, a Roma. Studiò da ragazzo alla scuola privata dello zio paterno
prof. Mons. Ignazio (vicario generale dell’arcidiocesi di Manfredonia).
A Lucera conseguì la licenza liceale (presso il Reale Collegio, oggi
Convitto Nazionale "Bonghi"). A Napoli, nel 1874, si diplomò in
pianoforte, composizione, strumentazione (presso il Conservatorio Musicale
"S. Pietro a Majella") e, nel 1893, si laureò in legge (presso
l’università degli studi "Federico II"). Nel 1887, tornato a
Manfredonia da Bari, iniziò la professione notarile, chiamato dal padre
Luigi, notaio, avanzato in età. Scrisse saggi di letteratura e di storia
e compose opere musicali. Nel 1926, andò in pensione e, nel 1937, si
trasferì a Roma in casa del figlio Ermanno. Per tirannia di spazio, passo
a intrattenermi sulla sua opera lirica, iniziata nel 1880 e terminata nel
1881, in tre atti, melodramma scritto da Gaetano Montedoro "Carlotta
Corday". Non fu presentata al
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pubblico per motivi finanziari. Il preludio di questo
capolavoro musicale però fu eseguito per la prima volta a New York, il 14
settembre 1913, con grande successo, dall’orchestra diretta dal maestro
don Francesco Magliocco (originario di Manfredonia).Raffaele Cosentino
nacque il 17 marzo 1847, a Manfredonia ove morì il 10 ottobre 1909. Era
cugino di Michele Bellucci. Studiò lettere alla scuola privata di mons.
Ignazio Bellucci e musica a quella del maestro siciliano Pietro Sparagano,
direttore della locale banda musicale. Completata la scuola superiore, fu
assunto nell’Amministrazione Statale delle Dogane. Giunto al traguardo
della pensione, da Livorno (ultima sede di lavoro) si stabilì a
Manfredonia. Scrisse drammi e commedie per teatro e compose opere musicali
per piano. Della produzione di opere musicali per
piano segnalo: "Omaggio a Pietro Mascagni", l’illustre autore
musicale della "Cavalleria Rusticana", ( Marcia); "Onoranza
a Giuseppe Verdi", l’illustre musicista del "Nabucco".
(Marcia). Per amore di brevità ho tralasciato altre notizie, degne di
rilievo sulla vita e sulle opere dei due personaggi.
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