Fermenti elettorali a Torremaggiore

Illusione, che piacere !

di Severino Carlucci

Torremaggiore. "La storia è la maestra della vita" amava ripetere in più occasioni un certo personaggio che nella realtà dei fatti dimostrò che lo scolaro peggiore fu proprio lui. "La storia si ripone due volte, sosteneva Carlo Marx, una volta come farsa ed un’altra volta come tragedia". Sembra fuori luogo, in questo periodo di festività , riferirsi alle tante tragedie, passate e presenti che affliggono questa povera Umanità; dunque, meglio sarebbe dilettarsi con il far riferimento alle farse, passate e presenti che nei corsi e ricorsi storici preludono sempre all’approssimarsi di qualche tragedia. Quando al Re Francesco Secondo di Borbone venne riferito che l’esercito savoiardo attestatosi sulla riva del Volturno era numericamente superiore a quello napoletano rispose "Imbrogliate il nemico spostando i reggimenti da una parte all’altra in modo che possa credere che siamo più forti di loro". Quando Mussolini invitò Hitler in Italia per fargli constatare di persona la potenza militare fascista in tutte le parate militari che si susseguirono nelle diverse città italiane dove si svolsero figuravano sempre gli stessi carri armati senza che agli stessi fossero almeno cambiate le targhe, cosa, che non sfuggì al Fhurer. E che dire poi di Amintore Fanfani quando, in qualità del Presidente del Consiglio dei Ministri ed autore del "Piano", che ancora porta il suo nome allorquando, visitando le diverse aziende agricole della riforma fondiaria constatò che gli facevano sfilare davanti sempre le stesse vacche tra le quali primeggiava sempre quella con un corno mancante?. In questi giorni è apparsa la gigantografia di un articolo giornalistico nel cui contesto il movimento dei "ciciciddu", il centro di "ducidicci" e i valori dagli scarsi 

 

campioni si sono fusi con i componenti dello sparuto gruppo di "Forza Italia" e che come l’esercito di Franceschiello, i carri armati di Mussolini e le vacche di Fanfani, almeno il polverone per confortarsi l’uno con l’altro per la loro scarsa consistenza numerica e la poca rilevanza politico- amministrativa . I "forzisti" locali, che non sono riusciti nemmeno ad ottenere i voti necessari per avere una rappresentanza Consiliare, sulla scia delle dicerie di chi vuole diventare il padrone dell’azienda Italia, già fin da ora ed in base agli accordi sottoscritti con le altre sigle si ritengono il più forte partito politico locale ritenendosi già di avere conquistato il potere aggregandosi a questa "armata brancaleone". "Se al mondo non ci fossero le illusioni, diceva lo Scrittore francese Anatole France, l’Umanità già sarebbe morta di disperazione e di noia". Le illusioni possono cambiare le tragedie in farse e le farse in tragedie ma tra le tragedie e le farse esistono le realtà e la realtà che attualmente incombe nella politica torremaggiorese non è costituita dal polverone pseudo unionista dei "ciciciddu", dei forzisti et similia ma dell’atteggiamento assunto all’interno della maggioranza che amministra il Comune da Rifondazione Comunista, atteggiamento per il quale suonano in sordina campane e campanelle. Perché e per chi il bilancio di previsione 2001 è stato approvato alla chetichella da soltanto undici dei ventuno Consiglieri nello spazio di cinque minuti?. Perché un altolocato personaggio locale ha preferito cambiare l’occhio per la coda?. Perché R. C. se ne infischia dei giuochi di potere che avvengono negli altri partiti e si attiene al programma stipulato di comune accordo all’epoca della costituzione della coalizione vincitrice delle amministrative del 1998!. Nell’attesa che il polverone svanisca nel nulla… Buone Feste!.

 

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