Intervista di Padre Livio da Radio Maria a Vicka del 4/1/2000

Le interviste dei veggenti di Medjugorje sono state pubblicate in intero dalla casa ed. Shalom

 

PADRE LIVIO: È per noi una grande gioia averti ancora una volta ai microfoni di Radio Maria, nel luogo più intimo che sia possibile immaginare, cioè proprio qui nella tua casa dove trascorri la tua vita quotidiana di lavoro e di testimonianza. Da questo angolo di silenzio e di pace puoi raggiungere un numero incalcolabile di persone, non solo in Italia, ma anche in diverse parti del mondo, in particolare negli Stati Uniti e nel Canada. È meraviglioso come la Madonna si voglia servire di una radio che porta il suo nome per diffondere negli angoli più impensabili della terra il suo appello alla fede, alla preghiera, alla conversione e alla pace. Quella che la gente attende da te è innanzi tutto la testimonianza che la Madonna c'è, che ci ama e che si occupa di noi. In questo mondo smarrito e a volte persino tentato dalla disperazione, la certezza della presenza materna di Maria dà un coraggio e una forza straordinari per affrontare la vita. Siamo prossimi al passaggio emozionante da un millennio all'altro e la Madonna continua ad apparire ogni giorno dal lontano 1981. In questo tempo a Medjugorje sono arrivati milioni di pellegrini da ogni parte del mondo e insieme ad essi migliaia di sacerdoti e anche alcune decine di vescovi. Questa piccola parrocchia di questo villaggio sconosciuto è divenuta una grande luce fra le tenebre del mondo contemporaneo. In tutto questo tempo tu sei stata presente in un modo assiduo, costante e generoso, persino negli anni bui della guerra. Sei testa la testimone fedele di Maria, alla quale hai donato la vita. Ti conosco fin da quando eri una ragazza ed ora sei "nel mezzo del cammin di nostra vita", come direbbe il nostro poeta, Dante Alighieri. Solo Dio sa quante persone hai incontrato, confortato e rallegrato col tuo sorriso in tutti questi anni! Sei stata per molti pellegrini di ogni parte del mondo un punto di riferimento e un esempio di vita. In particolare per gli ascoltatori di Radio Maria sei stata una voce amica, attraverso la quale abbiamo imparato a conoscere i messaggio della Regina della pace. Siamo perciò molto contenti che anche oggi puoi dedicare un po' del tuo tempo per dare la tua testimonianza e per diffondere i messaggi che la Madonna, nel suo grande amore, ti dà per tutti noi.

VICKA: Prima di tutto desidero salutare con tutto il cuore gli ascoltatori di Radio Maria e fare tanti auguri per questo nuovo anno. Quando arriva qui a Medjugorje Padre Livio è sempre per me una grande gioia e una grazia. Non solo perché è qui fra noi, ma anche perché, quando lui viene, abbiamo la grazia di fare questa trasmissione e posso comunicarvi con tutto il cuore e con tutta la gioia i messaggi della Madonna. Sono contentissima di donare a voi quella grande gioia che la Madonna dà a me e di trasmettervi i suoi messaggi. [1]

[1] Vicka con questo esordio rende viva testimonianza ad uno dei messaggi più ricorrenti della Regina della pace, che è quello di dare agli altri la gioia che è in lei e che lei desidera riversare nei cuori dei suoi figli. In questo mondo di sofferenza, specialmente spirituale, che corrode interiormente molte persone che hanno perso la fede e il senso della vita, la Madonna è venuta a portarci quella gioia con cui Dio ricolma il suo cuore. Ognuno di noi deve poi essere il testimone e il portatore di questo inestimabile dono ai fratelli che incontra sulle vie del mondo.

 

I messaggi principali della Madonna

VICKA: Vi dico per prima cosa i messaggi principali che la Madonna dà per tutti. Essi sono la Fede, la Preghiera, la Pace, la Conversione, la Confessione e il Digiuno.

La Madonna all'inizio dava i messaggi a tutti e sei i veggenti, in quanto ordinariamente avevano le apparizioni insieme. Tuttavia, ben presto la Madonna ha dato dei messaggi particolari anche attraverso ogni singolo veggente. Ad esempio già il terzo giorno delle apparizioni, il 26 Giugno 1981, la "Gospa" ha dato il grande messaggio della pace a Marija, perché lo annunciasse alla popolazione. A partire dal 1 marzo 1984 la Madonna ha incominciato a dare dei messaggi "regolari'; prima ogni Giovedì, poi dal 25 Gennaio 1987, ogni 25 del mese, attraverso la veggente Marija. Nel frattempo però non ha tralasciato di dare i suoi insegnamenti anche attraverso gli altri veggenti. La Madonna si è sempre mossa con molta libertà, anche se le due raccolte più importanti dei messaggi sono senza dubbio quelli regolari dati alla parrocchia e al mondo attraverso la veggente Marija e quelli dati attraverso il veggenti Ivan al suo gruppo di preghiera, al quale spesso si uniscono i pellegrini. Vicka, che è la più disponibile e la più attiva nella testimonianza, riferisce quei messaggi che la Madonna ha dato a lei. Lo fa offrendo una breve sintesi in lingua italiana, che di tanto in tanto viene integrata, quando la Madonna le dice qualcosa di nuovo. Va detto però che il compendio in lingua italiana è assai più breve di quello originale in lingua croata. Chi è a conoscenza dell'insieme dei messaggi che la Madonna ha dato in questi vent'anni attraverso i sei veggenti sa che si tratta di un insieme armonico, senza contraddizioni, che proviene da un'unica fonte di altissima ispirazione, la quale non può che essere il Cuore materno di Maria. Indubbiamente mai, nelle precedenti apparizioni, la Madonna aveva dato così tanti messaggi. Ma è anche vero che mai prima le apparizioni erano durate per oltre due decenni con un ritmo giornaliero. Il fenomeno di Medjugorje è unico e rompe i nostri schemi mentali con quella libertà che è tipica di Dio. Mai era accaduto prima che Maria apparisse per farsi Madre e Maestra di un 'intera generazione.

 

La Madonna ci raccomanda di recitare ogni giorno le tre corone del santo Rosario, i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi.

Mentre a Lourdes e a Fatima la Madonna raccomanda di recitare il santo rosario, senza precisare se si tratti di una corona o di tre corone, a Mediugorie specifica che esso va recitato ogni giorno tutto intero, con i quindici misteri. La Regina della pace richiama in particolare alla recita del rosario in famiglia. A Medjugorje la Santa Messa della sera è preparata da due corone ed è conclusa dalla terza corona. Il rosario prima e dopo la Santa Messa è una pratica che si va diffondendo in quelle parrocchie i cui sacerdoti sono stati pellegrini al santuario della Regina della Pace. La Madonna ha specificato che il rosario è per lei particolarmente importante, perché grazie ad esso noi le apriamo il nostro cuore e lei può aiutarci.

 

Ci invita anche a fare il digiuno, solo a pane e acqua, due volte alla seffimana, il mercoledi e il venerdì.

Inizialmente la Madonna aveva chiesto il digiuno a pane ed acqua solo il Venerdì. Successivamente lo ha chiesto anche il Mercoledì. Sia nella richiesta delle preghiere come del digiuno la Regina della Pace ha proceduto con gradualità e con grande sapienza pedagogica. La parrocchia è cresciuta pian piano. Così anche i pellegrini che arrivano per la prima volta a Mediugorje è bene che procedano con gradualità, perché si corre il rischio di gettare la spugna per stanchezza e per debolezza. E meglio incominciare col poco e crescere man mano, perseverando nei propositi presi. La Madonna dà una grande importanza al digiuno col quale si possono ottenere grandi grazie, anche la cessazione delle guerre, per quanto violente esse siano.

 

In modo particolare la Madonna ci raccomanda di pregare per avere una forte fede.

Maria è la perfetta credente e modello di fede per tutta la Chiesa. Fin dai suoi primi messaggi ha annunciato di essere venuta per risvegliare la fede. Il suo intento è quello di riportarci al cuore stesso della fede, che è la persona di Gesù Cristo. La catechesi della Regina della Pace è viva e conduce a rinnovare la propria vita. È impressionante la sua attenzione al cammino spirituale della Chiesa, ai tempi dell'anno liturgico e ai misteri divini che si celebrano nel suo svolgimento, come pure la sottolineature della vita sacramentale di grazia, in modo speciale in riferimento ai sacramenti dell'Eucaristia e della Riconciliazione. La Madonna non esita a richiamare alcuni aspetti della fede che oggi sono un po' in ombra nella catechesi e nella predicazione, come l'esistenza e l'attività del demonio e in modo particolare la realtà dell'aldilà e il destino eterno verso il quale è incamminata la vita umana.

 

La preghiera diventa una gioia

VICKA: Quando la Madonna ci invita alla preghiera, Lei non ci chiede di pregare solo con le parole e con la bocca, ma vuole che ci sforziamo di aprire il nostro cuore, ogni giorno un po' di più, in modo tale che la preghiera diventi per noi una gioia.

la preghiera del cuore è una delle tematiche più vive della spiritualità che fa rifedmento ai messaggi della Regina della Pace. Su di essa è stato detto e scritto moltissimo. Tuttavia la Madonna, con una punta di velato rimprovero, ha tenuto a dire che parliamo molto della preghiera, ma preghiamo poco. La preghiera del cuore è un punto di arrivo di un cammino che potremmo sintetizzare in tre passi: aprire il cuore, purificare il cuore e donare il cuore. All'inizio si avverte la fatica e allora la preghiera deve essere un compito a cui applicarsi con fedeltà quotidiana. Ma poi si perviene a pregare di gioia, perché nel cuore si fa l'esperienza di Dio. Chi è ai primi vagiti della preghiera, può incominciare con tutta semplicità a recitare lentamente il Padre nostro, l'Ave Maria e il Gloria al Padre, cercando di apprezzare col cuore il significato di ogni parola pronunciata con le labbra. Basta questa semplice esperienza per aprire orizzonti insospettati.

 

A questo riguardo la Madonna ha portato un bellissimo esempio. Tutto voi, dice, avete nelle vostre case un vaso di fiori che bagnate ogni giorno con qualche goccia d'acqua. Voi vedete come questo fiore cresce pian piano fino a formare una bella rosa. La stessa cosa accade per il nostro cuore. Se ogni giorno nutriamo il nostro cuore con qualche preghiera, allora esso cresce e si apre come un fiore. Ma se per alcuni giorni noi trascuriamo di dare acqua, vediamo come il fiore appassisce e muore. Lo stesso avviene per il nostro cuore quando manca la preghiera.

L'acqua come simbolo della grazia, la Regina della Pace lo trae dalla Sacra Scrittura e in modo particolare dai Vangeli. Qui, però, vi è la particolare sensibilità della donna di casa che, nel suo piccolo eremo di Nazaret, bagnava con cura e amore i fiori, come sono solite fare tante casalinghe. Il cuore umano è una terra riarsa che diventa terreno fertile solo con l'acqua viva della grazia. Essa però va attinta ogni giorno con la preghiera perseverante. I messaggi della Regina della Pace, pur nella loro semplicità, sono intessuti di espressioni e di immagini bibliche. Anche la Madonna, come Gesù nel vangelo, fa volentieri riferimento alle cose e alle situazioni della vita quotidiana

 

La Madonna dice che noi, quando è il momento della preghiera, tante volte troviamo delle scuse dicendo: "Sono stanco. Ora non mi sento di pregare. Lo farò domani". Ma il giorno dopo rimandiamo ancora e così ci distacchiamo nella preghiera e il nostro cuore si allontana da Dio. La Madonna vuole farci comprendere che, come un fiore non può vivere senz'acqua, così noi non possiamo vivere senza la Grazia di Dio che ci viene dalla preghiera. La preghiera del cuore, dice ancora la Madonna, non è qualcosa che si impara studiando o leggendo libri, ma la si apprende vivendola e facendo ogni giorno qualche passo in avanti.

La Regina della Pace ribadisce in più occasioni che nulla è più importante della preghiera. Nella quasi totalità dei suoi messaggi vi è un invito pressante a pregare. Il triplice "Pregate! Pregate! Pregate!" risuona innumerevoli volte e potrebbe essere giustamente preso come il messaggio distintivo delle apparizioni di Medjugorie. La ragione di questa insistenza è molto semplice. Senza la preghiera non c'è Dio. Ma senza Dio non c’è più vita. Che cosa sarebbe questo mondo se non vi fosse più acqua? Non sarebbe una distesa di polvere e di morte? In quale stato si trovano davanti a Dio le anime degli uomini sulle quali non cade più nemmeno una goccia di acqua viva, perché la preghiera è morta?

 

Il digiuno due volte alla settimana

VICKA: La Madonna ci invita, poi, al digiuno due volte alla settimana. Però, se una persona è malata, non è necessario che faccia il digiuno a pane e acqua, ma basta che offra un piccolo sacrificio, rinunciando a ciò che le piace di più. Se, invece, una persona sta bene, ma la paura di digiunare perché sente qualche piccolo disagio fisico, allora la Madonna dice che, se il digiuno viene fatto con grande amore verso Dio e verso di Lei, le difficoltà vengono facilmente superate. Ciò che manca è la nostra forte volontà.

Il digiuno non è una dieta, ma una rinuncia e, quindi, un atto di amore. Anche nelle altre apparizioni la Madonna ha dato grande importanza alle mortificazioni. Qual è la ragione? L'importanza ascetica dei sacrifici e delle rinunce consiste nel fatto che rafforzano la volontà, indebolita e spesso resa schiava dalle passioni. Quando la volontà è capace di rinunciare alle cose lecite, trova anche la forza di dire no a quelle illecite. Tutte le forme di rinuncia hanno come scopo di renderci capaci di rinunciare a satana e a tutte le sue seduzioni. La rinuncia al male è lo scopo ultimo delle mortificazioni. Esse però, oltre al valore ascetico di dominio di sé, hanno anche un valore mistico, perché divengono un atto di amore verso Gesù e Maria.

 

La conversione Totale

VICKA: Poi la Madonna ci invita a una conversione totale. Lei afferma che tutti noi, quando abbiamo dei problemi, delle malattie o ci troviamo in mezzo alle difficoltà, pensiamo subito che lei e Gesù sono lontani da noi. "No, cari figli, dice, noi siamo sempre vicini a voi! Solo aprite il vostro cuore; così potrete vedere quanto noi vi amiamo".

L'invito alla conversione, insieme a quello della preghiera, è senza dubbio il messaggio più forte e più accorato della Regina della Pace. In un messaggio Lei dice che a Medjugorie dà speciali grazie di conversione. Effettivamente è così. Le testimonianze dei pellegrini al riguardo sono impressionanti. La grazia della conversione tocca i cuori di tutti, anche di coloro che pensavano di non averne bisogno. Si ritorna da Medjugorje cambiati. L'esperienza della presenza e dell'amore materno di Maria trasforma le persone. In nessun santuario del mondo si vedono le file interminabili di fedeli davanti ai confessionali, come avviene a Medjugorje in ogni periodo dell'anno

 

La Madonna ci invita anche a fare dei piccoli sacrifici, ma ciò che la rende più contenta è quando noi rinunciamo al male e lasciamo una vita di peccato. La Madonna ci dona la sua pace e il suo amore. "Ma voi, dice, portateli alle vostre famiglie, ai vostri amici e conoscenti!". Lei ci benedice e prega per tutti noi.

La Piena di grazia dona a noi la pace, la gioia e l'amore di cui Dio ricolma il suo cuore. In modo particolare quante volte ci dice di volerci ricolmare della sua gioia! Ed effettivamente lo fa, se noi le apriamo il cuore e ci affidiamo al suo amore materno. Lei però desidera che noi stessi siamo i portatori a tutti gli altri della pace e della gioia che ci ha donato, incominciando dalle nostre famiglie e da coloro che incontriamo nella vita quotidiana. Il fiume di acqua viva dell'amore di Dio si diffonde nel mondo, passando da cuore a cuore, finché non abbia raggiunto tutti gli uomini. È così che germoglia sulla terra la civiltà dell'amore.

 

La Madonna è felice quanndo genitori e figli pregano insieme

VICKA: La Madonna dice anche che le farebbe particolarmente piacere se nelle nostre comunità e nelle nostre famiglie pregassimo insieme il Santo Rosario. In modo speciale è contenta quando i genitori pregano con i figli e i figli con i genitori. Quando sono così uniti in preghiera, satana non può fare loro del male.

La Regina della Pace è ben consapevole della crisi che attraversa la famiglia contemporanea, la quale coinvolge in modo drammatico i giovani, spesso privi di ideali capaci di dare un senso alla loro vita. Proprio per questo ha dedicato un anno di preghiere per i giovani e un altro per le famiglie. Uno dei richiami fondamentali dei messaggi è la preghiera in famiglia. La Madonna ha chiesto più volte, anche con severità, che in famiglia si legga ogni giorno la Bibbia (invitandoci a collocada in un posto ben visibile, in modo tale da essere stimolati alla lettura) e si reciti insieme il santo rosario. Inoltre, esorta al dialogo fra genitori e figli. In particolare i figli sono invitati ad esporre ai genitori le loro esperienze, mentre questi ultimi devono saper ascoltare e consigliare. In modo particolare i genitori devono dare l'esempio di vita cristiana, affinché i figli non si allontanino nell'assenza di Dio. Per quale motivo, si chiederà qualcuno, la preghiera in famiglia è la più efficace medicina contro il virus della disgregazione familiare? La Madonna vede la causa profonda della crisi delle famiglie, che ai nostri occhi sfugge. Si tratta dell'azione di satana, che porta divisione nel rapporto di coppia e in quello fra genitori e figli. Il veleno satanico della discordia e dell'incomprensione viene annullato dalla preghiera, che restituisce alla famiglia l'unione e la pace. Quando in famiglia si prega, ritorna il dialogo, il perdono e il sorriso.

 

La Madonna vuole inoltre renderci consapevoli che satana opera instancabilmente, distogliendoci dalla preghiera e turbando la nostra pace. Per questo ci esorta ad essere perseveranti nella preghiera. "La più forte arma contro satana, dice, è il Rosario in mano". Ci raccomanda anche di portare su di noi qualcosa di benedetto, una piccola croce o una medaglietta, in modo tale che sia un segno contro satana che noi le apparteniamo.

È molto significativo che, in un tempo in cui, anche nella catechesi ordinaria di molte parrocchie, si parla poco del demonio e della sua opera nefasta contro le anime, la Madonna lo abbia nominato in una cinquantina di messaggi. Lo ha fatto non in un modo teorico, ma mostrando in concreto l'attività di satana contro i progetti divini, che cerca di impedire; contro la parrocchia, che cerca di raffreddare nel fervore; contro i singoli che desidera ostacolare nel cammino di santità. In modo particolare la Regina della Pace ha smascherato "il volto vergognoso" del demonio durante gli anni della guerra, che hanno visto il dilagare dell'odio e della violenza, come nei tempi bui di un passato che nessuno immaginava potesse ritornare. L'opera di satana consiste nel sedurre con le cose materiali; nel distruggere la pace, nel far fallire i piani di Dio, e, in ultima istanza, nello sviare gli uomini dalla via della salvezza per incamminarli su quella della loro rovina. La sua azione è subdola e nascosta e spesso è la Madonna stessa che deve intervenire per mostrarla ai parrocchiani. L'arma per eccellenza contro satana è la preghiera, perché in essa opera la forza di Dio. È un'arma di cui tutti possiamo disporre (preghiera, confessione, comunione). In modo particolare la Madonna invita ad usare l'arma del santo Rosario, la cui straordinaria efficacia è dovuta alla presenza stessa della Madonna a fianco di chi lo recita. Quando la Madonna è al nostro fianco e nel nostro cuore, satana non può farci nulla di male.

 

Mettete la Santa Messa al primo posto

La Madonna ci raccomanda in modo particolare di mettere la Santa Messà al primo posto. Essa infatti è il momento più importante e più santo, perché Gesù viene vivo in mezzo a noi e noi lo accogliamo nel nostro cuore. Lei ci esorta ad andare a riceverlo senza paura, preparandoci ad accoglierlo degnamente e con amore.

La Santa Messa quotidiana è una realtà che è fiorita fin dai primi tempi nella parrocchia di Medjugorje, assai prima ancora che le folle dei pellegrini moltiplicassero le messe nel corso della giornata. La Madonna già nelle prime settimane delle apparizioni ha fatto confluire "la sua parrocchia" intorno all'eucarestia. La Madonna invita a vivere con fede la Santa Messa e ad accostarsi a ricevere l'eucarestia, senza la quale la nostra partecipazione non sarebbe completa. Le file dei fedeli davanti ai con fessionali sta a indicare la consapevolezza che la purificazione del cuore deve precedere la santa comunione.

 

La confessione almeno una volta al mese

VICKA: La Madonna ci raccomanda anche di accostarci alla Confessione una volta al mese e poi secondo le necessità di ognuno. Ma non possiamo limitarci alla Confessione dei peccati e poi continuare a vivere la stessa vita di prima. Dobbiamo, invece, impegnarci a cambiare e a diventare persone nuove, chiedendo al sacerdote qualche consiglio per poter fare un passo avanti nel cammino spirituale.

La Regina della pace inserisce il sacramento della Riconciliazione nel cammino di santità. Di qui l'importanza di una confessione regolare a scadenza mensile, oltre che, naturalmente, tutte le volte che un'anima ne ha l'esigenza. Perché la Confessione sia fruttuosa è necessario prendere un impegno concreto, che ci consenta di avanzare sulla via della perfezione. È nella confessione ben fatta che si concretizza la decisione di convertirsi e di rinascere a vita nuova.

 

I giovani nel cuore della Regina della Pace

VICKA: La Madonna è particolarmente preoccupata per i giovani del mondo, perché si trovano in una situazione molto, molto difficile, e noi possiamo aiutarli soltanto col nostro amore e con la preghiera fatta col cuore. "Cari giovani, dice loro la Madonna, tutto ciò che il mondo d'oggi vi offre, passa e voi stessi potete vedere come satana approfitta del vostro tempo libero a suo vantaggio.Oggi, continua la Madonna. Satana opera in modo particolare per deviare i giovani e per dividere le nostre famiglie". Per questo la Madonna, dopo aver dedicato un anno di preghiere per i giovani, ne ha chiesto un altro per i giovani e le famiglie insieme.

La situazione difficile dei giovani è data dalla mancanza di punti di riferimento spirituale e morale. Manca sempre più la testimonianza di fede e di vita dei genitori, come pure un inserimento ecclesiale che li valorizzi e li aiuti a crescere. Per contro sono circondati da falsi maestri e dalle molteplici chimere della seduzione. Il risultato è che una parte consistente della gioventù èscontenta e smarrita e spesso non sa che cosa farsene del grande dono della vita.

 

E’ tempo di grazia

VICKA: La Madonna ci ripete più volte che questi sono tempi di grande grazia, nei quali siamo chiamati ad accogliere i suoi messaggi e a viverli. Lei ci vinta ad essere i portatori della sua pace e del suo amore e a pregare per la pace del mondo. Prima, però, dobbiamo conseguire la pace nel nostro cuore, realizzare la pace nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità e così, ricolmi di pace, possiamo pregare per la pace nel mondo. "Ma se voi, afferma la Madonna, pregate per la pace nel mondo e non avete la pace nel vostro cuore, questa preghiera non ha molto valore".

Stiamo vivendo tempi di grande grazia perché nessuna generazione aveva mai avuto prima la grazia di aver per così tanto tempo la Madonna come Madre e Maestra. La strategia spirituale della Regina della pace, per costruire il mondo nuovo della pace, è molto chiara e semplice. Essa passa per la conversione personale di ognuno. È riconciliandosi con Dio che il cuore dell'uomo viene ricolmato della pace divina. È questa pace, che zampilla dall'intimo dell'anima, che dobbiamo diffondere nelle famiglie, nei posti di lavoro e ovunque incontriamo gli uomini inquieti e angosciati. Essere un "portatore di pace" è l'impegno e la missione di chi accoglie e vive i messaggi della Regina della pace.

 

Imparare a leggere la Bibbia e a viverla

VICKA: La Madonna in questo momento ci raccomanda di pregare di più, soprattutto per le sue intenzioni e i suoi piani e ci invita anche a prendere in mano ogni giorno la Bibbia, a leggerne qualche riga e poi cercare di viverla nel corso della giornata.

È di grande importanza l'invito della Madonna a meditare quotidianamente della Parola di Dio. La Bibbia più che un libro da "studiare" e un cibo con cui nutrire la fede e la preghiera. Per afferrarne il messaggio che edifica la nostra vita basta una semplice lettura di un brano e poi l'impegno di tradurlo in pratica. L'eucarestia e la Bibbia sono il "pane quotidiano" che dà vigore alla Chiesa pellegrina sulla terra.

 

Pregare per il Papa e per tutta la Chiesa

VICKA: Ci raccomanda anche di pregare per il Santo Padre, i vescovi, i sàcerdoti e per tutta la nostra Chiesa che ha bisogno delle nostre preghiere. La Madonna in questo momento ci chiede di pregare per un suo piano che si deve realizzare e ci invita a pregare con lei per le sue intenzioni e di aiutarla con le nostre preghiere: in particolare la Madonna prega per la pace e ci invita ad unirci a lei per questa intenzione.

Non vi è dubbio che uno degli obbiettivi che la Madonna ha voluto raggiungere con una permanenza così lunga in mezzo a noi è quello di formare un "esercito orante'; che si unisse alla sua intercessione per ottenere da Dio grazie di salvezza per il mondo.

 

La pace comincia dalla preghiera

PADRE LIVIO: Vorrei soffermarmi proprio sul messaggio della pace, perché non sono molte le persone che lo comprendono in profondità. Quando la Madonna parla di pace, intende non soltanto la pace esteriore, ma quella intima, che nasce dal cuore e che è certamente uno dei beni più grandi che si possa avere in questa vita. Come si fa a ottenere questa pace in un mondo così pieno di inquietudine?

VICKA: Quando delle persone dicono: "Non si può trovare la pace", "È troppo difficile", vuol dire che fanno poco per cambiare. Se noi decidiamo di cambiare il nostro cuore e la nostra vita, allora la pace arriva di sicuro. Bisogna che uno si rivolga a Dio dicendo: “Signore, cambia il mio cuore, fai tu secondo la tua volontà, perché io voglio vivere con la tua pace. Allora questa pace arriva di sicuro”.

PADRE LIVIO: Si deve quindi incominciare con la preghiera?

VICKA: Senza la preghiera non si può fare nulla. Noi abbiamo trascorso un periodo difficile quando qui dalle nostre parti c'era la guerra e tutti erano preoccupati. La Madonna, però, ci ha sempre dato la medesima risposta: "Pregate per la pace. Con la vostra preghiera e il vostro digiuno potete allontanare anche la guerra. Cominciamo a chiedere questa grazia a Dio e pian piano egli ci donerà la pace.

La guerra è incominciata il 26 Giugno 1991 con l'attacco dell'esercito serbo alla Repubblica di Croazia che si era proclamata indipendente ed è durata tre anni e mezzo. In questo periodo Medjugorje è rimasta un'oasi di pace dove la preghiera per la pace si è elevata incessantemente al cielo. Ed è stato anche un centro di solidarietà, dove sono confluiti aiuti da diversi parti d'Europa per le centinaia di migliaia di profughi. In tutto questo tempo Vicka è rimasta sempre sul posto e si è distinta per l'impegno infaticabile nelle opere di misericordia.

 

“Mettere Dio al primo posto: il segreto della pace”

PADRE LIVIO: Dalle nostre parti non c'è la guerra, però la gente non è in pace.
VICKA: Infatti, assai peggiore della guerra che noi abbiamo dovuto affrontare è la guerra all'interno delle famiglie e quella che c'è nei cuori e nelle coscienze. Lo dico con tuffo il cuore che questo tipo di guerra è il più pesante. La nostra guerra ormai è alle spalle e noi ora siamo tranquilli. Ma voi, che non avete avuto quella guerra, vi trovate in una situazione più difficile. Finché non si incomincia a pregare, questa guerra andrà sempre peggio.

Al momento di questa intervista non era ancora esploso il fenomeno del terrorismo internazionale con l’attacco alle torri gemelle di New York. Da allora nesuna parte del mondo, in particolare l’0Occidente, si può sentire al riparo da una guerra che può colpire nei modi più aspettati.

 

PADRE LIVIO: Allora tutte queste persone inquiete e scontente di se stesse da dove devono incominciare?

VICKA: Dobbiamo incominciare nelle nostre famiglie a mettere Dio al primo posto e questa è una cosa bellissima. La Madonna ci ricorda spesso che dobbiamo mettere Dio al primo posto e tutto il resto viene dopo. Quando facciamo questo, allora arriva la gioia, arriva la pace e arriva la benedizione nelle nostre case.

 

Chi vive nel peccato non può avere la pace nel cuore

PADRE LIVIO: Secondo te si può avere la pace del cuore e nel medesimo tempo continuare a vivere una vita nel peccato?

VICKA: Sicuramente no. Anche la Madonna dice che quando noi chiediamo una grazia, ma poi non corrispondiamo e, dopo averla ottenuta, continuiamo a fare come prima, allora è come un gioco; giochiamo con le grazie di Dio. La pace non può arrivare nel nostro cuore se noi restiamo nel male. Dobbiamo prima chiedere perdono a Dio e saper perdonare anche a noi stessi. Senza la richiesta di perdono e l'impegno a cambiare vita non possiamo sperimentare la pace.

La pace di cui parla così spesso la Regina della pace è dunque frutto della conversione. E’ innanzi tutto la riconciliazione con Dio che, dal nostro cuore, si diffonde intorno a noi, nella famiglie e nella società. Senza la pace con Dio le coscienze sono inquiete, i rapporti umani sono conflittuali e le guerre sono sempre in agguato.

 

PADRE LIVIO: Ti ho sentito una volta affermare che fra tutti i messaggi della Madonna quello che forse ami di più è quello della pace. Per quale motivo?

VICKA: Ho avuto questo grandissimo dono di vedere la Madonna, Regina della pace, che è venuta qui sulla terra per portare la pace. Mi sforzo di aprire il cuore per accogliere questa pace e sono contentissima di poterla dare agli altri. Ma si tratta di una esperienza che non si può spiegare. Non ci sono parole per descrivere questo dono della Madonna che è più forte e più grande di me.

PADRE LIVIO: Col tempo è cresciuta in te questa pace?

VICKA: Ma certo! Però è cresciuta perché io ho voluto. Se lo si vuole, cresce ogni giorno e diviene sempre più forte. Chiedo continuamente questa grazia: che la pace cresca ogni giorno di più.

 

Il segreto della gioia

PADRE LIVIO: Tu davanti alla gente ti presenti sempre con un bel sorriso. Si vede che sei contenta. In un mondo scontento esiste il segreto della gioia?

VICKA: Io ringrazio sempre Dio che mi ha dato questo grandissimo dono del sorriso. Si tratta proprio di un suo dono. Quelli che mi vedono dicono: "Guarda come è contenta!" Sicuro che sono contenta, perché ho trovato l'Amore della mia vita. Io posso dire di essere contentissima, perché per me non esiste nient'altro che fare quello che la Madonna vuole. Quando tu fai quello che la Madonna ti chiede e trasmetti la sua pace, la sua gioia e il suo sorriso allora sei contento. Ed è in questo modo che si vede che la Madonna sta qui in mezzo a noi e noi conosciamo la sua presenza. Si tratta di vivere il suo messaggio e trasmetterlo alla gente. Quando si fa questo, allora non c e nessuna tristezza, ma solo gioia. Così ogni giorno sei più felice e più contento.

Chi conosce Vicka da vicino sa quanto sia autentica questa sua testimonianza. Dalla sua persona emana una grande pace, che la Madonna le dona e che lei accoglie e vive. Milioni di persone in questi anni hanno avuto consolazione e gioia dal sorriso, dalle parole e dai gesti di carità di Vicka. Ho sempre visto allontanarsi contente tutte quelle persone che hanno avuto la grazia di avvicinarla

 

PADRE LIVIO: Non ti èmai capitato di perdere questa gioia e questa pace?

VICKA: No, no, no! Anch'io, sai, ogni giorno continuo a chiedere alla Madonna: "Tu sai quante persone io vedo oggi, con quante parlo, quanti malati arrivano. Conservami nella tua pace e aiutami a dare a tutti la gioia con lo stesso amore, in particolare agli ammalati, ai poveri e a quelli che sono lontani da Dio. Concedimi questa grazia di fare tutto quello che tu desideri che io faccia. Ogni giorno è un giorno nuovo, una nuova luce, una nuova gioia. Perché? Perché tu lo vuoi. Tu ogni mattina quando ti svegli rispondi a Gesù dicendo: "Ecco Gesù, fai quello che tu vuoi".

 

Iniziamo la nostra giornata con la preghiera

PADRE LIVIO: Ma ci sono delle persone che al mattino si svegliano e pensano subito ai problemi, alle angosce e alle preoccupazioni della vita. Tutto questo non toglie la pace?

VICKA: La toglie perché hanno messo al primo posto i loro problemi. Ma la Madonna dice: "Allontanate dalla vostra mente i problemi e tutte quelle cose che vi disturbano e aprire il vostro cuore alla grazia di Dio". Se tu al mattino quando ti svegli incominci a pensare a questo e a quello, allora dove hai messo Dio? La Madonna vuole che al mattino, quando ci svegliamo, mettiamo subito Dio al primo posto nella nostra mente e nel nostro cuore. Dobbiamo incominciare la giornata con una preghiera, ad esempio un Ave Maria. Se io incomincio la giornata anche con una sola Ave Maria, ma recitata col cuore, ecco che la giornata incomincia con la gioia e con la benedizione. Se invece ti rivolgi ai tuoi problemi e alle tue preoccupazioni, la pace non arriva, perché non la cerchi.

 

Presentiamo i nostri problemi a Dio

PADRE LIVIO: D'accordo, però, i problemi ci sono e ci assalgono. Per esempio uno non ha la salute, non ha il lavoro, è preoccupato per la famiglia, per il futuro...
VICKA: Ma queste cose dobbiamo presentarle tutte a Dio. Per quanto riguarda in particolare la sofferenza, la Madonna dice che quando Dio dà una sofferenza o una croce, questi sono dei grandissimi doni del suo amore. Lui sa perché lì dà e sa anche quando li toglie, noi dobbiamo solo dirgli: "Ti ringrazio per questo dono e se hai ancora qualcosa da darmi, io sono pronta ad accoglierlo, ma in questo momento solo ti chiedo la forza e il coraggio di andare avanti". La Madonna dice che oggi pochissimi sono pronti ad accettare il dono della sofferenza. Quando Dio manda qualche croce, subito ci lamentiamo dicendo: "Ma perché proprio a me?".

Vicka ha ricevuto molti di questi doni di sofferenza, sia fisica che morale, senza mai perdere il sorriso e la gioia. Quando la Madonna ha avuto bisogno di croci da offrire a Gesù, ha bussato spesso e volentieri al cuore di Vicka, trovando sempre una disponibilità commuovente.

 

La sofferenza è un dono

PADRE LIVIO: Per la verità sono pochissimi quelli che pensano che la sofferenza sia un dono. I più pensano che sia una disgrazia.

VICKA: Non è una disgrazia. Io dico proprio adesso con tutto il cuore che questo è veramente un grandissimo dono. Lo affermo per mia esperienza personale, perché io l'ho provato che è un dono. A Dio dico: "Tu sai che io sono disposta ad aiutarti. Scegli tu il modo. Io posso stare anche a letto malata. Fai tu quello che vuoi". Io sono sempre pronta ad accettare quello che Dio mi manda perché so che sono grandissimi doni.

PADRE LIVIO: Perché sono dei doni?

VICKA: Sono doni perché Dio ti manda la sofferenza per aiutarlo nella realizzazione dei suoi piani, per aiutare un tuo fratello o un tuo vicino. Dio dà questi doni perché lui sa chi vuole aiutare.

PADRE LIVIO: Sappiamo, Vicka, che tu hai avuto tante prove. Nessuna ti ha tolto la pace?

VICKA: Nessuna. Per me sono state un'esperienza bellissima. Quando sento che con una sofferenza posso aiutare la Madonna, la accetto volentieri e sono disposta a fare qualsiasi cosa per aiutarla.

Vicka ha sempre tenuto nascoste le prove con il suo sorriso, per quanto è stato possibile. Ma questo è un libro segreto che si conoscerà solo in cielo.

 

Cosa toglie la pace alle persone

PADRE LIVIO: Che cos'è che toglie la pace? Che cos e che fa perdere la pace alla gente?

VICKA: Oggi la gente vive in un modo stressato, preoccupata per tante cose che non hanno vera importanza. Tutti hanno fretta e non hanno tempo gli uni per gli altri. Per esempio, i genitori non hanno tempo per i figli e i figli per i genitori. Ognuno vive la sua vita e così quando si rendono conto che hanno perso la pace è già troppo tardi. Uno che ha la vera pace, non la perde tanto facilmente. Ma uno che non ce l'ha, allora deve incominciare a trovare il tempo per la sua anima e per parlare un po' con Dio a tu per tu. Bisogna presentare a Dio quelle cose che fanno male al cuore. Allora Dio ti libera da ciò che ti rende inquieto e ti dà la sua pace. Non puoi avere la pace fino a che non ti sei aperto a Dio.

 

Testimoniamo Dio con la nostra vita

PADRE LIVIO: Il problema è che molti non credono in Dio e non hanno neppure la fede.

VICKA: È vero, ma noi siamo quelli che possono dare l'esempio. Ognuno di noi con la sua vita e con il suo esempio può trasmettere il messaggio di Dio. Sai, Padre Livio, quante persone arrivano qui senza sapere nulla di Dio. Ma per me è una grandissima gioia se quei fratelli possono conoscere l'amore di Dio, possono scoprire che Dio è Padre, che ci è vicino e che è in mezzo a noi. Lui ti vuole aprire gli occhi del tuo cuore, affinché tu pian piano possa rinascere e possa incominciare da solo a cercare la sua presenza.

A Mediugorie arrivano sopratutto i malati nell'anima. Giovani che cercano il senso della vita. Adulti in preda alla disperazione. Famiglie spezzate. Genitori che hanno perso i figli e figli che hanno perso i genitori. Chi potrebbe contare i cuori spezzati che la Regina della pace ha consolato? I veri miracoli di Medjugorje sono tutti interiori. Lì Dio, attraverso Maria, concede in modo particolare l'immensa grazia di scoprire il suo amore per noi poveri peccatori. E la gente ritorna a casa come rinata.

 

Bisogna cercare Dio

PADRE LIVIO: Ci sono delle persone che dicono: "La fede è un dono, ma a me Dio non l'ha dato" e così continuano a restare nell'incredulità....

VICKA: Ma questa è soltanto una scusa. Dio bisogna cercarlo. Dio ti dà il dono, ma tu devi darti da fare per scoprirlo.

PADRE LIVIO: C'è un famoso giornalista italiano che proprio in questi giorni ha scritto: "Io non ho avuto il dono della fede. Quindi nel caso che un giorno dovessi incontrare Dio gli direi: perché non mi hai dato il dono della fede?".

VICKA: Si vede che questa persona non ha chiesto il dono della fede. Accampa una scusa troppo facile e troppo comoda. Nel suo caso Dio gli risponderebbe: "Tu non l'hai cercato e io non ti ho forzato. Sei libero. Prendi dunque le tue decisioni".

PADRE LIVIO: Quindi, quando uno non vuole credere, va in cerca di scuse?

VICKA: Ma certo. Tutte le volte che qualcosa non va o che noi non riusciamo a spiegare, subito diciamo: "Ma Dio perché?" e diamo la colpa a Dio invece di fare un esame di coscienza e vedere che cosa non va nei nostri cuori. Dio è un Padre pieno di misericordia e aspetta anche fino all'ultimo momento il nostro "sì". È sempre pronto a darci la mano anche all'ultimo istante. Sappiamo quanto Gesù è buono e quanto grande sia il suo amore per noi.

PADRE LIVIO: In effetti non crediamo al suo amore.

VICKA: Siamo molto lontani dal suo amore. Quando incominciamo a credere al suo amore, allora la vita cambia per davvero.

 

Il mistero del male

PADRE LIVIO: Forse per comprendere più a fondo questa chiusura al dono della fede dobbiamo fare riferimento al mistero del male. Infatti non si spiega perché spesso le persone preferiscano le gioie passeggere, che sono causa di infelicità, all'amore di Dio che ci ricolma di grande gioia.

VICKA: A questo riguardo vorrei raccontare un'esperienza di Mirjana, la nostra veggente. Un giorno aspettava l'apparizione della Madonna recitando il rosario, quando è arrivato un ragazzo molto bello, che però parlava contro la Madonna e diceva: "Ma guarda, Mirjana, che cosa ti dà la Madonna? Ti dà dei messaggi da trasmettere, ma io ti do ben altre cose". E alludeva a cose materiali. Mirjana, guardandolo, ha visto che i suoi occhi roteavano. È fuggita via e dopo qualche momento è apparsa la Madonna che le ha detto: "Vedi, Mirjana, satana non viene sempre come una persona brutta che fa paura, ma anche come una persona attraente e in questo modo cerca di ingannarvi". Così avviene quando egli ci offre tutte le cose passeggere di questo mondo per allontanarci da Dio.

PADRE LIVIO: È la sua tattica di seduzione.

VICKA: Si vede come satana attacca laddove siamo più deboli. Oggi in modo speciale agisce contro i giovani e le famiglie. È un momento molto diffici le.

 

Come non farsi ingannare da satana?

PADRE LIVIO: Molti vengono sedotti dall'inganno satanico. L’abilità di satana consiste nel presentare il male sotto forma di bene. Come si fa a non farsi ingannare?

VICKA: Certe persone che sono sotto l'influsso di satana sono facilmente riconoscibili. Anche qui a volte arrivano delle persone che incominciano a gridare e a urlare. Certamente alcune di loro sono semplicemente malate, ma ve ne sono altre che sono disturbate dal maligno. A volte è capitato che delle persone hanno incominciato a gridarmi contro, pronunciando parole contro la Madonna e contro i messaggi. In questi casi abbiamo incominciato a pregare fino a che la persona si è calmata. Così col nostro silenzio, col nostro amore e con la nostra gioia possiamo in questo modo aiutarle.

PADRE LIVIO: Tuttavia il vero pericolo del demonio non è costituito da queste forme di ossessione, ma piuttosto dalle tentazioni con le quali ci vuole spingere sulla via del male. Per esempio, come ha detto la Madonna in un suo messaggio, cerca di utilizzare a suo vantaggio i tempo libero dei giovani, affirandoli sulla via del peccato con le cose passeggere.

VICKA: Mi capita spesso di parlare con dei giovani che non sanno che cosa fare della loro vita. A volte non hanno ancora vent'anni e si sono già stancati di vivere. Dicono che la vita è senza senso e che sentono un grande vuoto. Si chiedono: "Perché la vita? Che senso ha?" e vogliono morire.

 

Il vero problema dei giovani: hanno troppo ma manca loro la cosa più importante

PADRE LIVIO: Ma perché siamo arrivati a questo?

VICKA: Perché oggi hanno troppo, anzi hanno tutto di quelle cose che passano e invece hanno pochissimo per quanto riguarda le cose spirituali, quelle che aiutano ad andare avanti. Sono pieni di quelle cose che non contano, chi di droga, chi di altro. Sono caduti in un precipizio e non cercano, non chiedono aiuto per uscirne fuori, ma restano lì a lamentarsi che la vita non vale niente. Io rispondo: "Ma che cosa non va della vita? La vita è un grande dono di Dio e io personalmente sono contentissima di questo dono". Anche prima che la Madonna mi scegliesse, io ho sempre guardato alla vita come a un grande dono e ho voluto viverla nel modo giusto. Ora però devo trasmettere questa mia esperienza e aiutare gli altri a comprendere. Bisogna prendere per mano questi fratelli e dire: "Coraggio". Bisogna incominciare a pregare insieme a loro pian piano, chiedendo quella luce che Dio ci dona sempre, affinché entri nel cuore, dove c'è buio. In questo modo la tenebra diviene luce e scende nel cuore il suo perdono e la sua pace. Bisogna poi andare a confessarsi, aprirsi al sacerdote, chiedere qualche consiglio, così pian piano ritorna di nuovo la voglia di vivere.

Vicka qui, come altrove, parla per esperienza propria. Oltre agli incontri con i gruppi, lei ha dedicato molto tempo anche ai colloqui personali con le persone di ogni età, in modo particolare con i giovani. Sono numerosissimi i giovani che Vicka ha aiutato a risollevarsi da situazioni disastrose. Colpisce come abbia saputo farlo senza forzare, senza pariare troppo, ma con dolcezza e con rispetto della libertà.

 

PADRE LIVIO: Certo che molte volte i giovani non trovano né i genitori né i sàcerdoti che li possano aiutare.

VICKA: Sì, purtroppo oggi spesso i genitori non hanno tempo per i figli. Chi lavora, chi fa altre cose. I figli vanno fuori senza sapere dove e con chi. Non trovano tempo per pregare insieme e non trovano neppure tempo per parlare. Manca il dialogo e si perde il valore della famiglia.

Su tutta questa tematica dei giovani e delle famiglie vedere le interviste precedenti, raccolte nel libro: "Vicka parla ai giovani e alle famiglie" Edizioni Shalom.

 

“Basta guardare la Madonna e stare con lei per maturare!”

PADRE LIVIO: Su questo abbiamo già parlato ampiamente nelle precedenti trasmissioni. Ora, Vicka, vorrei piuttosto chiederti un'altra cosa. Parlando con te si vede che hai maturato una tua ricchezza spirituale e anche una sapienza che non hai certo imparato sui libri. Questa visione della vita così piena di luce, questa grande gioia che trabocca dal tuo cuore da dove viene? Vorrei chiederti: te l'ha insegnata la Madonna, oppure ti è bastato guardarla e contemplarla ogni giorno per crescere spiritualmente?

VICKA: Basta guardarla e stare con lei per maturare. Ma io non ho mai aspettato che la Madonna mi desse tutto, ma anch'io ho dovuto fare la mia parte. Sarebbe troppo facile se la Madonna desse tutto. Ma anche noi dobbiamo corrispondere. Io non ho mai chiesto una sola volta alla Madonna qualcosa per me e non voglio chiederlo.

Come si vede i veggenti non approfittano della loro posizione privilegiata, ma i messaggi che la Madonna dona a tutti valgono anche per loro. Certamente vedere la Madonna è una grazia, ma ad essa corrisponde una elevata dose di impegno e di responsabilità. Nessuno èdispensato dalla fàtica di crescere sulla via della santità.

 

PADRE LIVIO: Tu però sei stata malata tante volte, anche gravemente. Non hai mai chiesto la guarigione per te?

VICKA: No, no, no! Questo no!

PADRE LIVIO: Però la chiedi per gli altri.

VICKA: La chiedo per gli altri, ma per me mai.

PADRE LIVIO: E tu non chiedi mai niente per te alla Madonna?

VICKA: Per me niente.

PADRE LIVIO: Neanche i beni spirituali?

VICKA: Ma guarda, lei lo sa! Lei sa queste cose. Io dico alla Madonna di dirmi quando c'è qualcosa che non va, così io cambio subito.

PADRE LIVIO: Tu chiedi alla Madonna di dirti se c'è qualcosa che non va, perché ti possa correggere?

VICKA:: Certo, sì. Voglio correggermi.

PADRE LEVIO: E non ti ha mai fatto nessuna osservazione?

VICKA: Per adesso no. Vedremo in avvenire.

 

“Ti offro la mia vita e faccio tutto per amore tuo”

PADRE LIVIO: Forse non c'è bisogno che te lo dica lei, perché tu stessa senti nel cuore se c'è qualcosa che non va.

VICKA: La Madonna è nostra Madre e noi come suoi figli dobbiamo essere sempre pronti a cambiare quando lei ce lo dice o ce lo fa sentire.

PADRE LIVIO: La Madonna comunque ti ha chiesto molto. Ti ha chiamato al suo servizio fin da quando eri una ragazza e ora sono quasi vent'anni.

VICKA: La Madonna non ha chiesto niente. Lei non forza, capito?

PADRE LIVIO: Attira pian piano.

VICKA: Ecco, io ho detto alla Madonna: "Ti offro tutta la mia vita e faccio tutto per amore tuo". Questa è la mia risposta. Ho voluto collaborare liberamente con la Madonna, ma lei non ha forzato.

PADRE LIVIO: Il tuo tempo, la tua salute, le tue energie...

VICKA: Tutto quello che c'è.

PADRE LIVIO: Che cosa ti può chiedere ancora la Madonna?

VICKA: A me? Non lo so. Io sono pronta a tutto quello che lei chiede e a farlo con tutto il cuore. Non esiste nulla che non accetti.

PADRE LIVIO: Qualcuno potrebbe pensare: "Vicka in fondo è fortunata, perché la Madonna ha una predilezione nei suoi confronti. Ma noi poveretti...".

VICKA: Senz'altro io sono fortunata, ma voglio dare questa mia fortuna anche agli altri. Non voglio essere un'egoista, come se la Madonna mi avesse dato tutto questo amore solo per me. Lei ha scelto me, grazie a Dio, ma mi ha scelto per trasmettere questo suo amore. Da parte mia mi sforzo di fare il possibile per donare il suo amore agli altri.

PADRE LIVIO: Hai messo a disposizione tutta te stessa per la Madonna...

VICKA: Sì,tutto, tutto. la missione che Dio ha affidatoa ciascuno di noi.

 

Come scoprire la missione che Dio ha affidato a ciascuno di noi

PADRE LIVIO: Il tuo è senza dubbio un dono speciale. Però tutti noi abbiamo i nostri doni, i nostri compiti e la nostra missione nella vita.

VICKA: Certo, io ho questo dono, ma anche tu, Padre Livio, come sacerdote, hai i tuoi doni, come quello di prendere Gesù vivo nelle tue mani e questa è una cosa più grande della stessa presenza della Madonna. La Madonna ce lo ha spiegato dicendo che Gesù è al primo posto. Così chi in un modo, chi in un altro, riceve i propri doni e il suo amore.

PADRE LIVIO: Nessuno rimane a mani vuote.

VICKA: Però dipende anche da come noi accettiamo questo dono.

PADRE LIVIO: Come può ognuno scoprire la missione che Dio gli ha affidato nella vita?

VICKA: Prima dobbiamo conoscere noi stessi, come noi siamo, poi chiedere a Dio la luce per questa grazia, per questa missione. Se noi chiediamo col cuore, Dio risponde e ci fa sentire nel nostro cuore che cosa dobbiamo fare e che cosa vuole da noi.

PADRE LIVIO: Non basta però discernere, occorre anche rispondere.

VICKA: Certamente.

 

“Se la Madonna lo vuole, io obbedisco”

PADRE LIVIO: Quando è venuto Jakov a Radio Maria per rendere la sua testimonianza, ha fatto una affermazione che mi ha fatto riflettere. Quando la Madonna ha detto a te e a lui che vi avrebbe portato a vedere il paradiso, il purgatorio e l'inferno, Jakov ha sostenuto che lui non voleva venire non soltanto perché era figlio unico, ma anche per un'altra ragione molto diversa. Lui dice che aveva accolto con molta gioia le apparizioni della Madonna con tutto quello che esse comportano, ma andare anche nell'aldilà gli sembrava una cosa troppo grossa per lui, che era così piccolo. In altre parole aveva timore per questo nuovo dono.

VICKA: La mia reazione è stata diversa. Ricordo che io e Jakov eravamo nella sua casa quando è venuta la Madonna che ci ha detto che ci avrebbe portato a vedere il paradiso, il purgatorio e l'inferno. Jakov allora ha risposto alla Madonna di portare Vicka, perché lei aveva tanti fratelli e sorelle, mentre lui era figlio unico. Lui forse aveva paura di non ritornare più. Io invece pensavo fra me a quanto tempo, ore, giorni, settimane, ci sarebbe voluto.

PADRE LIVIO: Tu non hai avuto paura?

VICKA: No, no, non ci ho neppure pensato. Mi sono detta: "Se la Madonna lo vuole, se è qualcosa che lei desidera, io obbedisco".

PADRE LIVIO: Si deve fare sempre quello che lei dice.

VICKA: Poi la Madonna ha detto: "Venite con me" e ha preso me per la mano destra e Jakov per la mano sinistra, mentre il tetto si è aperto per lasciarci passare.

 

Verso il Paradiso

PADRE LIVIO: È stata un'esperienza assolutamente unica.

VICKA: In un momento siamo giunti in paradiso, dove abbiamo visto una grande luce.

PADRE LIVIO: Tu Vicka hai trovato il tempo di guardare in giù, vedendo la terra dall'alto?

VICKA: Certo che ho guardato. Si vedevano le cose molto piccole, come quando si guardano da un aereo.

PADRE LIVIO: Sicché tu in quel momento non ti sei fatta prendere dal panico e hai guardato tutto?

VICKA: Sì, sì, ho guardato tutto.

PADRE LIVIO: Jakov non ha guardato forse perché era spaventato. In fondo era ancora un bambino di undici anni, mentre tu ne avevi già diciotto.

VICKA: Quando siamo entrati in paradiso ho visto un grande spazio e una luce che non esiste qui sulla terra.

PADRE LIVIO: È la luce di Dio? Si potrebbe dire che quella luce è Dio?

VICKA: È una luce che può arrivare solo da Dio. Non ho mai visto una luce come quella.

PADRE LIVIO: Ciò che è soprannaturale è inesprimibile con le nostre parole.
VICKA: E ho visto un grande numero di persone, tutte uguali, non grasse, non magre, e vestite con tre colori diversi: grigio, giallo e rosso. Tutti camminano, cantano e pregano, mentre dei piccoli angeli volano. La Madonna ci ha detto: "Guardate come sono felici e contente le persone che sono qui in paradiso". Si vedeva in loro una gioia che non si può descrivere e che non esiste qui sulla terra.

Non deve ingannare questa descrizione apparentemente semplice e ingenua del paradiso. In fatti vi è l'essenziale, cioè la luce divina in cui i beati sono immersi e la gioia perfetta. Luce e gioia sono le parole che anche i mistici hanno usato per descrivere l'indescrivibile. Le anime in paradiso non hanno ancora i corpi, che risorgeranno gloriosi alla fine dei tempi. Ma qui la Madonna fa vedere profeticamente le persone con i loro corpi perfetti, ad immagine della santa umanità di Gesù Cristo. La Madonna non ha spiegato il significato dei tre colori delle vesti dei beati. Il grigio potrebbe significare coloro che si sono salvati mediante la penitenza, il giallo quelli che si sono consumati nell'amore di Dio e del prossimo, mentre il rosso potrebbe indicare coloro che hanno dato la testimonianza fino al martirio.

 

Provo più gioia quando vedo la Madonna

PADRE LIVIO: Senti Vicka, vorrei farti una domanda un po' particolare: "Hai provato più gioia più gioia quando sei stata in paradiso, o quando vedi la Madonna?".

VICKA: Quando vedo la Madonna.

PADRE LIVIO: Invece Jakov ha provato qualcosa di ancora più grande in paradiso.

Vedi il libro-intervista di Jakov: "La mia giovinezza con la Madonna" dell'Editrice Shalom.

 

VICKA: Io di più quando vedo la Madonna.

PADRE LIVIO: Quindi è possibile che anche voi veggenti possiate sentire diversamente la medesima cosa?

VICKA: Certamente. Ognuno di noi è diverso dall'altro.

PADRE LIVIO: Ognuno di noi ha una sua recettività spirituale propria.

VICKA: È vero, ognuno ha una sua sensibilità interiore.

PADRE LIVIO: Per esempio tu, se mi ricordo bene, dici di sentire molto la Madonna come amica.

VICKA: Sì, ma... più che amica.

PADRE LIVIO: Forse come madre?

VICKA: La sento anche come madre, ma ancora più come amica, anche se non ci sono parole per descrivere.

 

Il Paradiso è un luogo

PADRE LIVIO: Ritorniamo in paradiso. È un luogo?

VICKA: Certamente. Si entra attraverso una grande porta. Noi siamo entrati e siamo avanzati solo di qualche metro.

PADRE LIVIO: Questa mattina ho sentito che hai dato una bella risposta a un gruppo di pellegrini che ti avevano chiesto se c'è più gente in paradiso o all'inferno.

VICKA: Oh, in paradiso!

PADRE LIVIO: C'è molta più gente in paradiso?

VICKA: Molta di più, grazie a Dio.

PADRE LIVIO: Si può vivere già un anticipo di paradiso qui su questa terra?

VICKA: Sì, anche la Madonna dice che qui sulla terra si può già anticipare il paradiso, il purgatorio e l'inferno. Dipende da quello che noi scegliamo.

 

Il Paradiso si può vivere già su questa terra

PADRE LIVIO: In che modo si può sperimentare il paradiso già qui sulla terra?

VICKA: Dio non ci chiede così tanto. Si tratta di vivere il suo messaggio, di trasmettere la gioia e l'amore e fare tutte queste cose semplici.

PADRE LIVIO: Insomma basterebbe mettere in pratica i comandamenti.

VICKA: Certo, vivere i comandamenti e condurre una vita cristiana normale, senza cose particolari.

 

Il Purgatorio sofferenza e speranza

PADRE LIVIO: Adesso parliamo del purgatorio

VICKA: Anche il purgatorio è un grande spazio, ma li non si vedono le persone, ma soltanto una grande nebbia, dove si sente che le persone soffrono. La Madonna ci ha detto che le persone che si trovano in purgatorio aspettano le nostre preghiere per poter entrare presto in paradiso.

PADRE LIVIO: Secondo te questa grande nebbia, che non è né buio né luce, che cosa potrebbe significare?

VICKA: Vedo una speranza.

PADRE LIVIO: Ci sono dei mistici, come ad esempio Santa Caterina da Genova, che affermano che in purgatorio c'è sofferenza e gioia insieme. C'è sofferenza perché le anime sono lontane da Dio, ma c'è anche gioia perché sanno che un giorno lo vedranno.

VICKA: A noi la Madonna ha fatto vedere la loro sofferenza.

PADRE LIVIO: Però una sofferenza con la speranza.

VICKA: La Madonna ha detto che noi possiamo aiutarle con le nostre preghiere. Dipende dalle nostre preghiere se possono entrare prima in paradiso.

PADRE LIVIO: Mi pare molto importante sottolineare che aiutare le anime del purgatorio con le preghiere è una grande carità.

VICKA: Sì, è vero, è una grande carità.

PADRE LIVIO: La Madonna vi ha detto chi va in purgatorio?

VICKA: No, non lo ha spiegato. Ci ha dato solo la possibilità di vedere.

PADRE LIVIO: È un luogo di purificazione, dove vanno le persone ancora imperfette, che non sono ancora pronte per andare in paradiso.

VICKA: Si.

PADRE LIVIO: Anche il purgatorio è un luogo?

VICKA: Si è un luogo, ma diverso dal paradiso.

Anche per quanto riguarda la descrizione del purgatorio va detto che è teologicamente esatta. È un luogo di purificazione, dove le anime espiano e si preparano per il paradiso. Noi, che siamo la Chiesa pellegrinante sulla terra, possiamo abbreviare il tempo della loro sofferenza mediante le nostre preghiere.

 

L’inferno è eterno

PADRE LIVIO: Adesso parlaci dell'inferno.

VICKA: L’inferno è un grande spazio con in mezzo un grande fuoco. Si vedono le persone che prima di precipitare nel fuoco sono normali, ma quando entrano nel fuoco si trasformano in orribili animali. È una cosa così spaventosa che non è possibile descriverla.

PADRE LIVIO: Si sentono bestemmie?

VICKA: Sì, tantissime bestemmie, diverse, che tutti gridano nello stesso momento...

PADRE LIVIO: Odiano Dio?

VICKA: Odiano Dio con tutti se stessi.

PADRE LIVIO: Ci sono alcuni che sostengono che all'inferno c'è ancora possibilità di conversione.

VICKA: I peccatori qui sulla terra hanno la possibilità di convertirsi. Ma per quelli che sono all'inferno non si può fare niente. Per loro non c'è più possibilità perché le persone che si trovano all'inferno sono andate di loro propria volontà, perché hanno voluto.

PADRE LIVIO: Senti, Vicka, mi permetto di farti una domanda un po' particolare...

VICKA: Fai pure, per me non c'è problema.

PADRE LIVIO: In che modo la Madonna guarda a quelli che si trovano all'inferno: con pietà?

VICKA: La Madonna guarda sempre con pietà, ma sono loro che guardano con odio.

PADRE LIVIO: Questo odio è una sofferenza per Dio?

VICKA: Certo, per Dio è una sofferenza. Dio ha dato la libertà e loro hanno scelto contro di lui. Dio non manda nessuno all'inferno, ma ci va chi vuole andarci.

PADRE LIVIO: Alcuni dicono che un inferno eterno sarebbe una punizione troppo grave...

VICKA: Linferno è eterno.

Anche la descrizione dell'inferno, che ripropone le immagini classiche al riguardo, è perfettamente coerente con l'insegnamento della fede. La trasformazione degli uomini in bestie sta a indicare l'abbrutimento e la perversione dell'essere umano, che ha scelto di allontanarsi da Dio, percorrendo la via del peccato fino alle estreme conseguenze. Le bestemmie stanno a indicare che la situazione esistenziale dei demoni e dei dannati è quella di un odio implacabile contro Dio. Viene inoltre ribadita l'eternità dell'inferno e il fatto che esso è in ultima istanza la conseguenza di una libera scelta. È molto significativo che a Fatima come a Medjugorje la Madonna abbia voluto sottolineare l'esistenza di questa tremenda realtà, oggi in vari modi negata od oscurata da silenzi poco evangelici.

 

PADRE LIVIO: Perché, a tuo parere, La Madonna ha portato te e Jakov a vedere l'aldilà?

VICKA: Perché tantissimi non ci pensano o pensano che con la morte finisce tutto. La Madonna ha detto che questo è un grande sbaglio, perché noi qui sulla terra siamo solo passeggeri e dopo la morte continua un'altra vita.

 

La vita non finisce con la morte

PADRE LIVIO: Purtroppo oggi ci sono molte persone che muoiono senza fede e senza preghiera e anche i loro parenti, che magari si trovano in casa con loro, non li aiutano spiritualmente e li lasciano morire come se fossero degli animali... Come dobbiamo aiutare i nostri malati ad affrontare la morte?

VICKA: Dobbiamo stare loro vicino con tanto amore. È importante la nostra presenza e la nostra preghiera. Anche se la nostra preghiera è fatta in silenzio, Dio la ascolta.

Ho accompagnato in alcune occasioni Vicka a visitare i moribondi. Si avvicina ad essi con grande amore e col suo luminoso sorriso, dando con la sua sola presenza un grande conforto. Quando è possibile prega insieme all'ammalato e ai parenti, diversamente prega in silenzio.

 

PADRE LIVIO: Dio infatti può toccare i cuori con la grazia...

VICKA: Lui sa il momento e tocca anche all'ultimo istante.

PADRE LIVIO: Certo, fino all'ultimo momento uno si può salvare.

VICKA:, basta che uno possa dire "Gesù..."

PADRE LIVIO: Secondo te sono tanti quelli che muoiono senza aprirsi a Dio?

VICKA: Qui da noi la situazione è diversa. C'è più fede e quando andiamo a visitare i malati ci aspettano col cuore e insieme recitiamo il rosario... Qui è tutto più facile.
PADRE LIVIO: È più facile perché c'è più fede.

VICKA: Nei piccoli paesi è così, ma nelle grandi città anche qui è tutto diverso.

PADRE LIVIO: Il nostro dovere è quindi quello di visitare gli ammalati e pregare per loro, anche se non sempre è possibile pregare con loro.

VICKA: Ci sono tante possibilità per aiutare gli ammalati. Ad esempio anche con questa trasmissione noi vogliamo ricordare tutti i lontani, i sofferenti, gli ammalati, quelli che non hanno ancora conosciuto Dio e il suo amore. Ecco noi preghiamo per tutti loro. Quando nella preghiera ricordiamo queste persone, poi Dio avvicina anche loro.

PADRE LIVIO: Dunque la Madonna, come nostra Madre, vuole salvare tutte le anime e presentarle a Dio.

VICKA: Tutte, certo.

PADRE LIVIO: Noi come possiamo aiutarla?

VICKA: Noi possiamo aiutarla con le nostre preghiere. Le nostre parole spesso allontanano ancora di più le persone. Con la preghiera fatto col cuore e con il nostro esempio la Madonna può toccare tutti i cuori.

 

Aiutiamo la Madonna a salvare le anime

PADRE LIVIO: Vuoi dire che è inutile parlare quando uno non vuole ascoltare?

VICKA: Quando la gente è disponibile, allora dobbiamo essere pronti a parlare. Ma quando uno è ostile, è meglio tacere e pregare.

PADRE LIVIO: Quindi la prima parola deve essere il nostro esempio.

VICKA: Sì, innanzitutto dobbiamo parlare con la nostra vita.

PADRE LIVIO: È la nostra vita che attira l'attenzione.

VICKA: Quando c'è l'affenzione e loro vogliono sapere, noi dobbiamo essere pronti a rispondere.

Qui Vicka esprime un atteggiamento comune ai sei veggenti di Medjugorje, i quali sono pronti a comunicare la loro esperienza e a testimoniare i messaggi della Madonna, ma senza forzature e senza atteggiamenti propagandistici. Padano quando richiesti.

 

PADRE LIVIO: La Madonna ha indicato solo la preghiera per aiutare gli altri o anche altri mezzi?

VICKA: La preghiera è la prima cosa, il mezzo più forte. Con la preghiera si possono ottenere le grazie più grandi. La Madonna però ha detto che la preghiera deve essere fatta col cuore. La Madonna vuole che il nostro cuore sia libero.

PADRE LIVIO: Che cosa vuol dire "avere un cuore libero"?

VICKA: Vuol dire liberarlo da tutto il male che abbiamo dentro e purificarlo da tutto ciò che ci disturba. Allora siamo pronti per una preghiera del cuore.

 

La Madonna chiede sacrifici

PADRE LIVIO: Mi pare però che la Madonna chieda anche i sacrifici.

VICKA: Certamente. Alle persone malate la Madonna non chiede il digiuno a pane e acqua ma dei piccoli sacrifici.

PADRE LIVIO: Chiede anche l'offerta della sofferenza.

VICKA: Offrire la sofferenza è la cosa che mi è più gradita. Piuttosto ognuno di noi ha qualcosa che gli piace in modo particolare. Ecco, bisogna offrire quella.

PADRE LIVIO: La Madonna non chiede mai i fioretti? A Fatima chiedeva fioreffi e sacrifici per la conversione dei peccatori.

VICKA: Ma certo che li chiede. Ci sono tanti modi per fare dei sacrifici. Dipende da noi. Incominciamo però col digiuno a pane e acqua che la Madonna chiede due volte alla settimana per il dono della pace.

PADRE LIVIO: Indubbiamente è un grosso sacrificio.

VICKA: Ma non bisogna dire: "Questo è troppo", "Ma ora come faccio?". "Ma poi mi gira la testa" e cose di questo genere. Se fai un sacrificio, non dire niente, non farti delle domande, ma fallo in silenzio, con tranquillità e per amore di Dio e della Madonna. Se tu incominci a sollevare dubbi o problemi, è meglio non incominciare.

PADRE LIVIO: Molte volte siamo noi stessi che dobbiamo scegliere dei sacrifici da fare. Ma a volte è Dio stesso che ci manda le mortificazioni e i sacrifici e in questo caso dobbiamo accettarli con amore.

VICKA: Sì, certamente. Quando Dio ci manda qualche sofferenza o sacrificio lui sa perché te li manda. Dio non manda niente per niente. Anche per quanto riguarda me, quando Dio mi manda qualche cosa, io devo rispondere per i suoi piani. Così, quando manda qualcosa a te, tu devi rispondere.

 

Pregare per le intenzioni della Madonna... non per le nostre

PADRE LIVIO: Quindi noi possiamo aiutare la Madonna nella realizzazione dei suoi piani di misericordia con le preghiere e i sacrifici?

VICKA: Certo. Ma, vedi Padre Livio, c'è tante gente che dice: "Come possiamo aiutare la Madonna?", ma poi quando ci sono i gruppi di preghiera, ognuno prega per i propri problemi invece che per le intenzioni della Madonna. Così il gruppo di preghiera diviene un gruppo di problemi.

PADRE LIVIO: La Madonna vuole che si preghi per le sue intenzioni, perché ai nostri bisogni pensa lei a provvedere.

VICKA: Sì. La Madonna dice di lasciare a lei e a Dio tutte le nostre cose, perché lei sa come e quando intervenire. Noi dobbiamo pregare per la realizzazione dei suoi piani.

 

Diventiamo “portatori di Pace”

PADRE LIVIO: Oltre alla preghiera e ai sacrifici, per aiutare la Madonna mi pare importante la testimonianza.

VICKA: La nostra vita.

PADRE LIVIO: La nostra vita, ma dove?

VICKA: Dove siamo. Uno che una famiglia deve trasmetterla alla sua famiglia, uno che è un comunità, nella sua comunità. Dipende dove uno si trova.

PADRE LIVIO: Molte persone passano la giornata nei posti di lavoro. Come si può aiutare la Madonna nei posti di lavoro?

VICKA: Lei trova il modo, se noi siamo disponibili.

PADRE LIVIO: Per esempio?

VICKA: Essendo dei portatori di pace.

 

Il bene è più forte del male

PADRE LIVIO: Riuscirà la Madonna a salvare questo mondo che sembra sempre più allontanarsi da Dio?

VICKA: La Madonna come Madre ci dà sempre una gioia e una speranza.

PADRE LIVIO: Ciò che mi impressiona è che dopo vent'anni di apparizioni, se è vero che la Madonna è riuscita a risvegliare la fede di molti, nel medesimo tempo però il male sembra dilagare e divenire più forte.

VICKA: Io non credo che il male sia più forte del bene. Se Dio permette il male è anche per provare la nostra fede.

PADRE LIVIO: Il male non è dunque più forte del bene in questo momento?

VICKA: No, no, no.

PADRE LIVIO: Il bene è più forte?

VICKA: Il bene è certamente più forte. Su questo non ho dubbi. Il male può disturbare, ma non può vincere.

Come si vede il messaggio che viene da Medjugorje è pieno di speranza. Non esclude la presenza del maligno e la sua azione per portarci sulla via della rovina, ma la presenza della Madonna infonde coraggio e fiducia che alla fine i piani della divina misericordia si realizzeranno. Molto però dipenderà anche dalla nostra risposta.

 

 

Guardiamo al futuro con speranza

PADRE LIVIO: Se avessimo ascoltato per tempo il messaggio di conversione che è risuonato a Fatima, il mondo avrebbe evitato l'orrore della seconda guerra mondiale. Mi chiedo quale potrebbe essere il nostro futuro se non ascolteremo l'appello alla conversione che viene da Medjugorje.

VICKA: La Madonna ha detto che ciò che ha incominciato a Fatima lo completa qui a Medjugorje.

PADRE LIVIO: Significa forse che il mondo finalmente avrà un tempo di pace?

VICKA: La Madonna è venuta qui come Regina della pace. Ha detto di essere venuta a portare la pace in un mondo che non ha pace. La Madonna vuole trasmetterci la sua pace e donarla a ognuno di noi.

PADRE LIVIO: Dobbiamo quindi guardare al futuro con speranza?

VICKA: Ma certo! Io lo guardo sempre così. Quando non c'è speranza non c'è neanche la vita.

PADRE LIVIO: La Madonna dice nei suoi messaggi di essere venuta per costruire con noi il tempo nuovo della pace. Questo piano della Madonna, "che si deve realizzare", si realizzerà necessariamente?

VICKA: Molto dipende da noi.

PADRE LIVIO: Dalla nostra collaborazione?

VICKA: La Madonna prega, ma chiede anche le nostre preghiere, chiede il nostro aiuto e che preghiamo per le sue stesse intenzioni.

 

L’essenziale: collaborare al piano della Vergine

PADRE LIVIO: Tu non hai mai cercato di capire qual è questo piano della Madonna che si deve realizzare?

VICKA: Quando il piano si realizza, di sicuro la Madonna lo dice. Io però non chiedo niente. Quello che lei dice, io ascolto.

PADRE LIVIO: Quindi l'essenziale è che collaboriamo. Le curiosità non servono.

VICKA: Lei ci chiede di aiutarla. Facciamolo.

 

Prepararsi al matrimonio

PADRE LIVIO: Entriamo ora in un altro argomento. Qui ad ascoltarci ci sono alcuni giovani che si preparano al matrimonio. Credo che ascoltino volentieri da te alcune parole per loro.

VICKA: La cosa più importante per due fidanzati è che innanzi tutto cerchino di conoscere Dio e di chiedere a Dio di costruire col suo aiuto la loro famiglia. Una volta formata la famiglia, devono cercare di seguire Dio, facendo quello che lui vuole e mettendolo al primo posto, in modo tale da essere uniti, come famiglia, nella preghiera e nell'amore. Quando poi vengono i bambini, bisogna accettarli con tutto il cuore. Oggi ci sono tanti che dicono che i bambini sono un peso, che richiedono troppo tempo e troppi sacrifici e scuse di questo genere. Ma quando Dio ti chiama al matrimonio e a formare una famiglia ti invita anche ad avere dei bambini. Questa è sicuramente la volontà di Dio. Così pian piano la famiglia cresce e Dio illumina su come andare avanti. Lui ci è sempre vicino e dipende da noi da come lo accogliamo nella nostra famiglia.

PADRE LIVIO: Quindi per prima cosa i giovani devono scoprire Dio personalmente.

VICKA: Prima personalmente e poi insieme.

PADRE LIVIO: Vuoi dire che due fidanzati devono cercare di fare un cammino di fede insieme?

VICKA: Sì, ed è una cosa bellissima.

 

Il dono di Dio Creatore

PADRE LIVIO: Da noi purtroppo i ragazzi fanno fatica a capire che il matrimonio è un legame per tutta la vita e che comporta l'impegno della paternità e della maternità.

VICKA: Oggi, quando si vede una famiglia numerosa con tanti bambini, si dice che i genitori "sono fuori di testa" e che non è possibile avere famiglie così. "Quando c'è un figlio basta" dicono in molti. Non bisogna dire "Basta" a quel Dio che ti ha donato la famiglia e che vuole donarti altri bambini. Bisogna piuttosto dire: "Ti ringrazio Signore e sono pronto ad accogliere tutti i bambini che arrivano". Non bisogna avere paura dei bambini!

PADRE LIVIO: Ci sono di quelli che temono che i bambini tolgano la libertà.

VICKA: Dicono proprio così.

PADRE LIVIO: Oppure dicono che sono un peso.

VICKA: Oggi tanti hanno in casa i cani e i gatti, ai quali sono ben contenti di dedicare tempo e cure. Invece i bambini li vedono come un fastidio. Vedi dove siamo arrivati? Come è possibile che abbia più importanza un animale dei bambini?

PADRE LIVIO: Non si comprende il dono di Dio creatore.

VICKA: Certo. Non si comprende che Dio ti ha dato la vita e che tu puoi dare la vita agli altri.

 

Quando l’amore è vero, non finisce mai

PADRE LIVIO: Da noi c'è un altro fenomeno strano. I fidanzamenti durano tanti anni e non di rado i matrimoni soltanto qualche mese. Come è possibile che si rompano così facilmente le famiglie?

VICKA: Quando c'è un amore sincero, quando c'è un legame vero, di sicuro non si perde. Quando invece ci sono solo cose esteriori e passeggere non può durare. Ma quando io ti voglio bene con tutto il cuore e con tutta l'anima e faccio sacrifici per andare avanti insieme, allora Dio, che ha dato questo amore, lo benedice e la gioia non si perde. Oggi invece si concedono tutto, vanno a vivere insieme, pensano a divertirsi e vanno dietro a quelle cose che passano. Ma, passate queste cose, è passato anche l'amore. Allora il matrimonio si rompe perché ha perduto tutto il suo valore ed è rimasto il vuoto. Ma quando incominci ad amare una persona veramente, dedicandoti a lei, allora non avrai più paura di perderla.

PADRE LIVIO: Oggi capita spesso di sentire un marito o una moglie che dicono: "Una volta gli volevo bene, ma adesso non sento più niente".

VICKA: Ma allora quello non è stato un amore vero. Quando un amore è vero non si guasta così.

 

Solo la preghiera e l'unione possono salvare le famiglie

PADRE LIVIO: Ma come si fa a realizzare un amore vero?

VICKA: Noi a parole possiamo dire tante volte: "Ti voglio bene", ma quelle sono soltanto parole. Per realizzare il tuo amore, devi prepararti per la vita. Devi crescere e maturare. E prima di sposarti devi aprire non soltanto gli occhi, ma tutta la tua anima per capire chi è quella persona e per sentire che cosa è per te.

PADRE LIVIO: In ogni caso c'è sempre bisogno che la fede e la preghiera proteggano l'amore degli sposi.

VICKA: Certamente. Se nelle nostre famiglie ci fosse più preghiera e più unione dei cuori, non ci sarebbero tanti matrimoni falliti.

PADRE LIVIO: La fede è dunque un grande aiuto per le famiglie?

VICKA: Si la fede, la preghiera e l'unione sono le uniche cose che possono salvare le famiglie.

 

Dobbiamo mettere a frutto le grazie che riceviamo

PADRE LIVIO: La Madonna ripete spesso che stiamo vivendo un tempo di grande grazia, che noi sperimentiamo in modo particolare in questo anno del grande Giubileo. Ma in qualche messaggio ha anche detto che non mettiamo a frutto le grazie che ci vengono date.

VICKA: È vero, la Madonna ha detto molte volte che questi sono momenti di grande grazia. Ma ha anche detto che avrebbe ancora tantissimi messaggi da dare, ma non può darli, perché non abbiamo ancora messo in pratica quelli precedenti. La Madonna vuole che in questo tempo di grazia viviamo i suoi messaggi, così può prepararci per riceverne altri. Ma per il momento non può, perché siamo ancora lontani da quelli che ci dà.

PADRE LIVIO: Quindi, secondo te, non è ancora terminato questo tempo di grazia?

VICKA: No.

PADRE LIVIO: Continua?

VICKA: Certo che continua, ma nel medesimo tempo la Madonna aspetta con pazienza e fiducia che noi accogliamo con più generosità il suo messaggio e ci dà sempre tanta speranza e tanta gioia.

 

“Sono bella perché amo”

PADRE LIVIO: Voi vi accorgete, guardando la Madonna, se è contenta o se invece è triste?

VICKA: Quando la Madonna appare, tu vedi subito se sul suo viso c'è preoccupazione e tristezza o se invece c'è gioia. Si vede subito la differenza, come sul nostro viso. Una volta abbiamo chiesto alla Madonna: "Perché sei così bella?". Lei ha risposto: "Sono bella perché amo". Anche noi dobbiamo amare per essere belli, incominciando dalla bellezza dell'anima per arrivare a quella del nostro aspetto esteriore. Invece i nostri volti spesso sono soltanto delle maschere. Lei vuole che ci rinnoviamo interiormente e ci togliamo le maschere con le quali ci copriamo. A volte mi capita di andare davanti allo specchio e dire: "Ma guarda come è più bello il nostro viso naturale. Non c'è nulla di più bello del nostro viso come Dio ce lo ha donato e dico: Grazie, o Dio, che mi hai dato un viso bellissimo. Ognuno di noi può e deve dire così. La Madonna ha voluto insegnarci che dobbiamo incominciare ad amore per diventare più belli. Quando tu incominci ad amare tuo fratello e tua sorella, tua madre e tuo padre e con lo stesso amore tutti gli altri, allora non c'è problema per la bellezza, perché arriva da sola.

PADRE LIVIO: In altre parole, la vera bellezza è quella spirituale.

VICKA: Ma certo. Quella è la più bella che c'è.

PADRE LIVIO: Quindi la vera bellezza è quella delle persone buone.

VICKA: Ma certo. Viene dalla bontà che noi facciamo crescere nel nostro cuore.

PADRE LIVIO: E poi si irradia sui nostri volti e nel sorriso

VICKA: Così il volto cambia senza bisogno di trucchi.

PADRE LIVIO: Molte persone sembrano cadaveri che camminano.

VICKA: E’vero.

PADRE LIVEO: Madre Teresa diceva che ci sono più morti che camminano nelle città dell'Occidente che sui marciapiedi di Calcutta. Ma ora riprendiamo il filo del nostro discorso. Per il momento possiamo dire che il tempo di grazia continua?

VECKA: Sì, la Madonna ha detto che continua.

PADRE LIVIO: È impressionante constatare quanta pazienza ha la Madonna con noi.

VICKA: Tantissima. Noi non possiamo neanche immaginare quanta pazienza ha.

 

“Grazie per aver risposto alla mia chiamata”

PADRE LIVIO: La Madonna al termine di ogni messaggio dice: "Grazie per aver risposto alla mia chiamata". Secondo te è veramente contenta della nostra risposta?.

VICKA: La Madonna ci ringrazia, ma ogni volta si aspetta che rispondiamo di più.

PADRE LIVIO: Certamente.

VICKA: Con quelle brevi parole ci vuole far riflettere.

PADRE LIVIO: Quindi quando dice: "Grazie per aver risposto alla mia chiamata" ci vuole invitare a rispondere ancora di più?

VICKA: Sì, lei mette queste parole alla fine del messaggio per esortarci a rispondere ancora di più.

PADRE LIVIO: Siamo quindi sempre nel tempo che ci è concesso per la conversione?

VICKA: In questo momento, in cui la Madonna è qui fra noi, è in modo particolare tempo di conversione e tempo di grande grazia.

PADRE LIVIO: Più che preoccuparci per il futuro dovremmo impegnarci a cambiare nel presente.

VICKA: Dobbiamo vivere giorno per giorno, cercando ogni giorno di fare la volontà di Dio.

La misura evangelica della vita è la giornata. Anche Gesù afferma che ad ogni giorno basta la sua fatica. Più che chiederci: "Che cosa succederà?", dovremmo domandarci: "Che cosa Dio vuole da me oggi?" È in questo modo che si superano le angosce e si costruisce giorno dopo giorno un futuro pieno di opere buone.

 

PADRE LIVIO: Quella volontà di Dio che ci viene incontro attraverso gli avvenimento della vita.

VICKA: Ma certo. Noi dovremmo poter dire ogni giorno a Dio: "Eccomi, fai di me quello che tu vuoi". In questo modo si realizza il nostro programma con Dio.

 

Perché la Madonna a volte è triste

PADRE LIVIO: Tu dici che la Madonna vuole sempre infonderci speranza. Però ho sentito dire che a volte la Madonna è apparsa triste e qualche volta ha pianto.

VICKA: Sì a volte l'ho vista triste. Altri veggenti l'hanno vista piangere. Io non l'ho mai vista piangere, ma triste sì.

Sappiamo che la veggente Marija ha visto la Madonna in pianto il 26 Giugno 1981 quando ha rivolto il primo grande invito alla pace e alla riconciliazione con Dio e fra di noi.

 

PADRE LIVIO: Secondo te perché la Madonna a volte è triste?

VICKA: La Madonna anche quando è triste cerca sempre di velare quella tristezza con un sorriso.

PADRE LIVIO: Però, tu ti accorgi che è triste.

VICKA: Sento che è triste. Quando parla si vede subito che c'è una preoccupazione...

PADRE LIVIO: Sono più le volte che è gioiosa o che è triste?

VICKA: Sono più le volte che è contenta.

 

La Madonna è una madre che ci conforta con il suo sorriso

PADRE LIVIO: Forse si mostra contenta per incoraggiarci?

VICKA: Certo, anche per incoraggiarci.

PADRE LIVIO: È una Madre che ci conforta col suo sorriso.

VICKA: Sì è vero ed è una cosa bellissima.

PADRE LIVIO: Forse però è contenta perché sono in molti a rispondere alla sua chiamata.

VICKA: A questo riguardo la Madonna dice che sono in molti ad ascoltare i suoi messaggi e a incominciare a metterli in pratica, ma poi si stancano. Noi a volte vogliamo fare tutto e subito, ma poi non perseveriamo. La Madonna è più contenta se noi accogliamo i suoi messaggi col cuore e poi pian piano e un po' per giorno cerchiamo di viverli senza stancarci.

Il tema della perseveranza è di genuina ispirazione evangelica. Solo chi avrà perseverato fino alla fine riuscirà a salvarsi, dice Gesù. Quanti gruppi di Medjugorie nel corso di questi vent'anni non hanno saputo perseverare alla scuola della Regina della pace e sono andati dietro ad altri fenomeni di dubbia provenienza!

 

PADRE LIVIO: Quindi ci sono anche quelli che non perseverano?

VICKA: Sì, certo.

PADRE LIVIO: In questo periodo la Madonna ti sembra contenta?

VICKA: Sì, in questo momento è abbastanza contenta.

PADRE LIVIO: È impressionante vedere come qui a Medjugorje arrivi gente da tutte le parti del mondo.

VICKA: Sì, è bellissimo. C'è sempre una possibilità di risposta per tutti.

PADRE LIVIO: Non c'è dubbio che in questi quasi due decenni Medjugorje è diventata una luce per tutto il mondo.

VICKA: È la Madonna che ogni giorno dà questa luce.

 

Preghiamo per il Papa

PADRE LIVIO: Se noi guardiamo indietro ci rendiamo conto che la Madonna ha costruito qualcosa di grande per la Chiesa.

VICKA: Certo. E continua a costruire.

PADRE LIVIO: Mi pare che questo Papa sia in modo particolare in questo piano della Madonna per la salvezza del mondo.

VICKA: Il Papa è una persona santa, che la Madonna ha detto di aver scelto proprio per questo tempo. Dobbiamo pregare molto per lui, che ha bisogno delle nostre preghiere.

 

Ai malati

PADRE LIVIO: Permettimi una domanda personale. Come è la tua salute?

VICKA: Io sto bene. Anche quando si sta male, si sta bene.

Vicka ha dovuto portare molte croci dolorose a causa della salute, anche nel periodo di questa intervista. Tuttavia non perde mai il sorriso e ben difficilmente manca dall'appuntamento quotidiano con i pellegrini dall'alto di quella scala della sua casa natale, che potremmo ben chiamare una "scala benedetta".

 

Io sono proprio contenta e ringrazio Dio per questi dono che mi ha dato. Veramente! Ai malati che mi ascoltano in questo momento vorrei dire che ogni volta che la Madonna viene, ci sono i malati al primo posto e poi tutti gli altri. Così raccomanderò tutti i malati perché Dio dia loro la forza e il coraggio, affinché possano portare la loro croce con amore e gioia.

 

Ai lontani da Dio e alle famiglie in crisi

PADRE LIVIO: A quelli che sono lontani da Dio che cosa vorresti dire?

VICKA: Che preghiamo per loro. Sai, solo Dio sa qual è il modo per avvicinarli a sé. Noi preghiamo e certamente la Madonna sa che cosa fare.

PADRE LIVIO: E alle coppie e famiglie in crisi che cosa vorresti dire?

VICKA: Che nella loro casa deve ritornare la preghiera e che devono metterla al primo posto. Con la preghiera si salva il matrimonio.

 

Ai giovani

PADRE LIVIO: Ai giovani quale messaggio vuoi rivolgere in particolare?

VICKA: Che stiano attenti a quelle cose che offre il mondo, che sono effimere e passeggere. Devono invece cercare le realtà spirituali, quelle che aiutano nella vita. Noi preghiamo per i giovani e anche la Madonna prega per loro. Ogni giovane deve trasmettere l'amore che ha ricevuto a quelli che stanno vicino a lui.

 

A Radio Maria

PADRE LIVIO: Senti, Vicka: Radio Maria è una grande opera di volontariato Tantissime persone si sacrificano per mandarla avanti. Vuoi dire una parola anche a queste persone?

VICKA: Sì, ma certo. Vi ringrazio proprio con tutto il cuore. Io so bene quanti sacrifici richiede. Ma non abbiate paura: di sicuro è la Madonna che ha voluto questa radio e sarà lei che provvederà per tutto e vi ricompenserà per tutto quello che fate.
PADRE LIVIO: Ricompenserà in grazie e benedizioni.

VICKA: Certamente. Concludo dicendo che prego per voi e per le vostre famiglie. Saluto tutti gli ascoltatori. Vi raccomanderò tutti alla Madonna e prego per voi. La Regina della pace benedica tutti voi col suo amore e la sua pace e voi portate questa pace alle vostre famiglie e a tutti quelli che incontrate. Un grande saluto e un bacione a tutti. Vostra Vicka.

 

Nota: L'intervista é stata data in lingua italiana in diretta con Radio Maria. Col permesso di Vicka la dizione orale è stata leggermente modificata nel testo scritto, al fine di rende meglio il senso di alcune espressioni. Medjugorje, 4 Gennaio 2000