A questo punto della storia del Messina, Huleatt, insieme al messinese Artemio Ferrario ed altri studenti aderenti alla Corda Frates,  ebbe l’idea di ricostituire la società su basi economiche più avanzate,  in quanto per svolgere un’attività prolungata,  e spostarsi nel territorio regionale , servivano i quattrini e quindi era necessario che il club si dotasse, a priori,  di un capitale per gestire le spese correnti, senza dover, di volta in volta, reperire i fondi all'ultimo momento.

A questo proposito, chiesero conforto economico ai titolari di alcune fra le più prospere industrie peloritane.  

Appoggiarono l’iniziativa la Sanderson, la Oates (gia Mathej-Oates),  già nel 1800 specializzate nella spedizione degli zolfi,  il mercante ed armatore George H. Peirce ed altre aziende quali la Kociol, ecc.

Nasce così ufficialmente il primo sodalizio calcistico messinese basato su criteri moderni di managerialità.  

Il presidente diviene William Robert Sanderson e vengono adottati anche nuovi colori sociali: dalla casacca bianca e blu si passa a quella celeste e nera con lo stemma della città sul pettorale.

In quella stessa stagione il Messina disputa anche delle amichevoli: contro una squadra di marinai inglesi; contro una squadra di Malta e col Naples (oggi Napoli).

Di questi match non abbiamo ulteriori notizie.

In quella stagione non si disputò, a Palermo,  la prevista terza edizione della Whitaker Challenge Cup: una volta per il cattivo tempo ed una seconda volta per mancato accordo sull'arbitro da parte delle due società.

INCONTRI AMICHEVOLI