Il 1939-40 era stato un campionato scadente, crepuscolare; un campionato che il Messina ha condotto tra bagliori improvvisi e depressioni sconfortanti, per riaccendersi a volte in spettacolose fiammate, ha avuto come punto d’arrivo una classifica mediocre, in un girone non di grandissime squadre.

Il “fatale giugno 1940”, a torneo concluso, apre la parentesi tragica, cruenta, apocalittica della guerra e apre anche una parentesi nella vita del Messina.

In questa Italia guerriera, almeno nelle intenzioni, in una Italia che crede alla guerra-lampo e che pensa sia questione di settimane il raggiungimento dell’immancabile vittoria, si continua a praticare lo sport come in tempo di pace.

Anzi ci si sforza di scaricare nelle manifestazioni agonistiche la tensione della guerra.

Siamo ancora lontani dalla catastrofe e negli accenti più o meno retorici che accompagnano questi giorni, si identifica lo sport come la anticamera della guerra e lo sport italiano, emerso alla sommità dei valori internazionali in quasi tutte le discipline, potrebbe essere preso come spunto per dimostrare che anche sui campi di battaglia vi sarà l’immancabile trionfo.

A Messina si verifica invece l’eccezione.

La città sente, quasi con un senso della realtà unico nella fantasmagorica delle illusioni, che la guerra è una cosa seria, sente che è il momento di piegare la riflessione entro se stessi, nella precisa percezione del dramma incombente.

E il Messina nuovo scompare dalle scene calcistiche.  

Il Messina inizia con un forfait: la squadra non va a Siracusa e non si presenta neanche alla partita successiva.

Ed è logico: il Messina come sodalizio e come entità tecnica non esiste più.

Il 20 ottobre la gara Messina-Taranto viene rinviata a data da destinarsi.

Dal Comunicato ufficiale nr. 14 del 30 ottobre 1940 diramato dal Direttorio Divisione Superiore della GIGC: L’A.C. Messina ha rinunziato alla disputa del campionato di Serie C, tutti i giocatori sono liberi di tesserarsi con altre società.

E si fa buio nel calcio, un buio totale generale, almeno a livello di un campionato a effetti nazionali.

Continua invece l’attività delle squadre minori, nei cui ranghi i vecchi giocatori sono di guida e di esempio alle giovanissime leve che costituiranno poi il nucleo della rinascita del Messina, allorquando la guerra sarà passata, dopo aver inciso profondamente, terribilmente nelle carni e nell’anima, nella materia e nello spirito di questa città.

Per la prima volta nella storia la Peloro (nata nel 1906, sciolta nel 1934 e rinata nel 1939) incide profondamente nel tessuto calcistico messinese, andando a costituire la prima forza pallonara peloritana e gettando le basi di un futuro più roseo.

Possiamo considerare l'Associazione Calcio Peloro Messina la continuazione naturale dell'A.C. Messina.

In un primo momento alcuni giocatori del disciolto Messina (Filippo Caprì, Enrico Miceli, ecc.) andarono a confluire nell'Unione Sportiva Messinese guidata da Domenico Mazzotta.

La Messinese,  che si apprestava a disputare il campionato di 1^ divisione (4^ serie di allora) aveva come Presidente Carmelo Garofalo, incaricato dal Comitato Provinciale del Coni in sostituzione di Raffaele Ricciardi.

Nell’U.S.MESSINESE 1940-41 giocavano: Anania – Principato – Fallanca -  Spina – Fedele – Locatelli – De Lucia – Lombardo I – D’Andrea – Lombardo II  – Miceli – Caprì – Colucci – Barbaro – Calarco – Magazzù – Garofalo – De Gregorio – Foscolo – Fraumeni  - La Face – D’Anna – Bonavera - Campo - Procopio - Tringali - Celeste - Burescia - Curtò - Ferrara - Cacopardo - La Torre - De Leo.

Il 16 ottobre 1940 a Siracusa: Siracusa – Messinese 3-0 (Mazzoli, Felicano 2).

Formazione Messinese: Nino Campo, Elio Procopio, Umberto Tringali, Roberto Celeste, Francesco Burescia, Natale Curtò, Michele Ferrara, Enzo Cacopardo, La Torre, Carlo De Leo, Francesco Lombardo.

Il 24 novembre 1940 l’U.S.Messinese indice la I^ Leva Calcistica a Gazzi ore 10.

Questi i 40 giocatori: Augliera Andrea, Basile Placido, Bossa Vincenzo, Cacciola Vincenzo, Calacqueti Renato, Calarco Giovanni, Cannata Carmelo, Cavallaro Nino, Ciraolo Natale, Colonna Aldo, Cottone Basilio, D’Arrigo Francesco, Di Blasi Giovanni, Di Giacomo Salvatore, Famulari Ugo, Furato Francesco, Giordano Leonardo, Giuffrè Alfredo, Gullo Antonino, Liotta Rosario, Longo Antonino, Lo Turco Andrea, Lo Turco Francesco, Marino Letterio, Marullo Franco, Merlino Pietro, Micali Domenico, Molino Antonino, Nucifone Domenico, Occhino Salvatore, Palmeri Domenico, Pinto Valerio, Ruello Domenico, Scuderi Antonino, Signorino Salvatore, Silvistrelli Renato, Sorace Luigi, Spanò Natale, Stracuzzi Giuseppe, Zappalà Salvatore.

Successivamente i giocatori dell'U.S. Messinese confluirono nell'A.C. Peloro che acquisì il diritto a disputare il campionato di I^ divisione. La Messinese veniva poi intitolata al Tenente Carlo De Meo.

Commissario Straordinario della Peloro era FRANCESCO GROSSO coadiuvato da STEFANO ROBERTO, PLACIDO GIORDANO  con l’aiuto di GIUSEPPE VERZERA  Presidente del Comitato Provinciale del Coni. Allenatore era DOMENICO MAZZOTTA.

La formazione tipo della Peloro Messina era composta da: Nunnari – Augusto – Olivieri – Simone – Pace – Dispensieri – Roberto – Ciraolo – Gennaro – Morano – La Conte.

Il 3 gennaio 1941 Il Commissario straordinario della Peloro comunica che la Sede sociale è provvisoriamente trasferita nei locali dell’U.S.Messinese in via Aurelio Saffi, 45 (dietro la chiesa di S.Antonio).

La seconda squadra della Peloro partecipa al campionato sezione propaganda insieme a: S.S. Littorio Messina , Gruppo Start Officine Meccaniche Weigert (Presidente Umberto Weigert) – U.S. Trinacria Messina (sede via Provinciale), S.S. Ardens (che aveva sede in via Dei Mille), S.S. Juventus (sede via Aurelio Saffi).

Era il Peloro di: Nicoletti – Zappalà – Buonanno – D’Anna – Triolo – Celestino – Franza – Arcovito – Calì – Alecci – Corrao. Altri giocatori: Manno – Tavoletti – Principato – Landi – Gullo – Senatore – Cicirello – Rando – D’Anna – Fiorello – Corti – Caprì – Simone – Lombardo A.

Nel Trinacria (giallorossi) giocavano: Patania – Bonasera – Elioti – Venuti – Intelisano – Cardile – D’Andrea – Ainis – Currò – Costa – Romanetti – Anania – Cambria – Freni – Iodi – Giustalisi – Qualla – Romano – Valenti – Azzaro - Bressinelli –  Visalli – Bonavera – Costantino – Barbieri – Napoli  - Puta.

Nella Juventus: Pistorino – Basile I – Foti – Ferrara – Previti – Luca – Scevola – Basile II – Lembo – Fiumara – Augliera – Genovese – Raimondi.

Nella Weigert (in maglia rossa): La Face – Renzo – Primerano – Arena – Velardi – Locatelli – Rodilosso – Pistorino – Cafiero – Frazzica – Collica.

Nell’Ardens: Noschese – Panarello – Verzosi – Giordano P. – Dispensieri – Di Pietro – Calogero – Giordano L. – Calarese – Bertoncini – Trischitta.

01^a giornata: Ragusa-Peloro-Messina ?-?     Peloro Messina-Ragusa ?-?

01^a giornata: Peloro Messina-Juventina Pa 0-1 Juventina Pa-Peloro Messina 3-1