PRECAMPIONATO E AMICHEVOLI DELLA STAGIONE:

La conclusione del precedente campionato, anche se nelle finalissime sia il Giostra che il Messina hanno deluso, ha lasciato la sensazione che se a Messina tutte le forze calcistiche si fossero unite in un unico blocco di volontà, dando luogo ad una sola fortissima formazione, sarebbe stato possibile varare programmi molto ambiziosi.

La stampa stringe i tempi: i giornalisti sportivi battono con rara unanimità lo stesso argomento: fusione.

I dirigenti del Giostra (tra i quali ricordiamo il giovane presidente  Enzo Famà) e quelli del Messina cercano di trovare un punto di incontro. Le trattative sono lunghe.

Il Giostra non intende farsi assorbire nel Messina così senza lasciare una traccia.

Le tesi sono diverse: c’è chi sostiene che bisogna mettere il nome della città, indipendentemente da quello che ne pensano i dirigenti del Giostra. Altri, pur di giungere ad un completo accordo, suggeriscono di trovare una via di mezzo scegliendo un nome nuovo, originale: Peloritana.

Il Giornale di Sicilia del 8.7.1947 esce col titolo "Ottantasette anni di Sport Messinese" e nel testo riportava: "La città di Messina potrebbe dirsi fra quelle siciliane la più antica e la più attiva città sportiva. Difatti se noi diamo uno sguardo al grande quadro delle attività sportive che l'isola ha svolto troviamo che nell'ultimo quarto di secolo testè decorso, la Società Operaia fondata da Garibaldi nel 1861, ha iniziato un gruppo di giovani agli esercizi ginnico-sportivi di atletica leggera e fondato per prima in Italia la squadra di ginnastica femminile, conseguendo risultati encomiabilissimi che sono stati premiati individualmente e per squadre. Nel 1885 poi all'azione della Società Operaia si uniscono quella della Società Ginnastica Garibaldi nell'aprile di quell'anno. Ben presto la società si impone. Lo sport messinese raggiunse il suo maggiore prestigio dopo la prima guerra mondiale quando furono create le squadre di calcio della Peloro e dell'A.C. Messina........[in realtà squadre già presenti anche prima: la Peloro era del 1906 ed il Messina dal 1901 come Fc poi in seguito U.S. Messinese prima dell'avvento dell'A.C. Messina nel 1928]

L'Eco dello Sport del 18.08.1947 esce col titolo "A Messina si lavora per la nuova squadra": Messina sportiva avrà la sua squadra che la rappresenterà nell'agone calcistico nazionale. In quale serie parteciperà la nuova compagine ancora non ci è dato saperlo, però abbiamo motivo di sperare e fare bene sperare i numerosi tifosi che tutt'ora attendono la grande notizia dell'ammissione del Messina al campionato di serie B. Pur non di meno, i dirigenti si danno da fare con gli acquisti e fin d'ora si annunciano oltre a Girone , centroattacco alessandrino, gli arrivi di Rigotti mediano laterale,di un terzino, di un'ala sinistra di valore e il ritorno di Moro, il veloce attaccante, nostra vecchia conoscenza. Sfumate, come sembrano le trattative col centromediano Rossi, gli sforzi dei dirigenti si sono rivolti altrove, per cercare di dare alla nuova inquadratura un perno all'altezza della situazione. Tacciamo in nome dell'elemento in predicato e comunichiamo solo a titolo di cronaca che sin da ieri è stato provato un centromediano [Rigamonti], la cui prova non è stata del tutto infelice.

Al proposito del nome Peloritana o Messina, di seguito rivisitiamo una lettera, pubblicata in data 18 agosto 1947,  di Nino Serafini al direttore dell'Eco Dello Sport [Lillo Lira]: "Egregio Direttore, voglio augurarmi che lei possa trovare un po' di spazio sul suo giornale e pubblicare questo mio appunto. Nel numero scorso, dall'Eco dello Sport, da lei egregiamente diretto, ho letto l'articolo riguardante le due squadre di calcio cittadine - Messina e Giostra - a firma di Pasqualino Amendolia e condivido pienamente tutti gli appunti fatti dal suddetto contro alcuni sostenitori di entrambe le squadre e maggiormente contro quelli della squadra rionale i quali sostenitori con gesti e parole volgari inasprivano ogni domenica i pacifici sportivi dell'una e l'altra squadra e vale a dire i veri competenti e amatori del calcio e non i cosiddetti tifosi di parte. Oramai questo argomento è arrivato fin troppo all'orecchio di quei quattro antisportivi che danneggiano lo sport cittadino e quindi non credo sia il caso di rimarcarvi sopra anche perchè lei con obiettività con una nota personale ha notificato l'appunto dello Amendolia. Ora invece vi è un altro grave e urgente argomento da trattare: il nome della Società Sportiva di Calcio che è nata attraverso la indovinatissima e tanto sospirata fusione tra le due massime esponenti cittadine. E' davvero da pensatori balordi e non da veri sportivi cambiare di punto in bianco il nome di una squadra che tante glorie ha nel suo passato: "Peloritana" ! Questo nome mi ricorda assai la galleria omonima e che buio vedo.... Fosse stato almeno il nome "Peloro" invece...... Io, e con me , ne sono certissimo, migliaia e migliaia di sportivi e tifosi, vecchi e nuovi, non vedo bene questa decisione presa solo da persone che in buona o mala fede con la scusa di togliere di mezzo - in verità  - una antipatica polemica, vorrebbero fare dimenticare - senza però riuscirvi - un passato glorioso che è legato solo a quello del "Messina". La Peloro è vero ha lasciato anch'essa dei bei ricordi, ma questi si estendevano non oltre l'Italia meridionale, ma il Messina quando dall'anno 1929 al 1937 militò, in prima divisione e in quella dei cadetti - che allora era a girone unico come la serie A - si battè con onore e soddisfazione di tutti i tifosi e sportivi con squadre dal nome glorioso e fra queste si annoveravano Modena, Novara, Livorno, Brescia, Casale, Vercelli, Genova, Palermo, Serenissima (Venezia), Liguria, ecc... lascando ei ricordi indelebili nella mente dei suoi vecchi sostenitori. Concludendo: qualsiasi cosa accadrà, si giochi o no in B, il nome glorioso di questa città martire deve gareggiare anche nello sport. Una grande gloria non può e non deve perire per il capriccio o per il puntiglio di un o due persone o per fare piacere a questi. Soprattutto bisogna avere l'orgoglio di essere messinesi. Credo che anche lei sig. Direttore, da vero messinese, condivide il mio pensiero. Le chiedo scusa e la ringrazio."

L'Eco dello Sport del 25.08.1947 (che aveva sede in via Geraci) esce col titolo "Messina o Peloritana ?,  Referendum fra gli sportivi".

Il 1° settembre 1947, mentre Renato Ferretti trattava gli acquisti, dalle colonne dell'Eco dello Sport giungono le dolenti note: niente serie B, solo serie C.

La squadra, diretta da Attilio Sudati, aveva i seguenti elementi a disposizione:

Portieri: Bonasera II - Alessandrini; Terzini: Fallanca, Caprì, Calogero, Autano; Mediani: Fiorello, Nicosia, Vitali, D'Argenio I, Gennaro L., Rigotti; Attaccanti: Scevola, Sudati, Vecchina, Girone, Moro D., Alpittre, D'Andrea, Gennaro N., Gullo

Il 7 settembre avviene la prima uscita della Peloritana in una partita contro la Juventus Gazzi, tre tempi di 30' minuti ciascuno  e risultato finale di 2-1:

PELORITANA - JUVENTUS GAZZI 2-1

Alla proposta del nome "Peloritana" si oppone tenacemente il rag. Simoni, che poi non è di origine messinese e quindi non dovrebbe sentire alcun richiamo particolare per la città, ma sa sollevare il generoso attaccamento dei dirigenti del Giostra al nome di Messina e sostiene che il sodalizio nascente dalla fusione in ogni caso debba portare il nome di Messina.

Si giunge così a questa determinazione: niente A.S.Messina, niente A.C.Messina, niente U.S., eccetera.

La scelta cade sulla formula seguente:

Associazione Calcio Riunite Messina.

La proposta trova tutti d’accordo, perché in quell’Associazione Calcio Riunite, si identificano tutte le società che via via erano affluite nel Messina, contribuendo al suo potenziamento e alla sua rinascita.

Molte cose cambiano.

Va via Pugliese, e per diretto riflesso arriva nel Messina Sudati.

La squadra viene affidata ad un ex giocatore di grande prestigio, 32 volte nazionale azzurro: Felice Levratto, il quale porta nuove idee e getta le basi della nuova squadra che da qui a qualche anno spiccherà il volo per la serie B.

Felice Levratto ha il compito di formare una squadra nuova, basata su criteri più ampi.

Egli può disporre dei migliori elementi del Giostra e del Messina.

Intanto però Fallanca, il giovane terzino che si era messo in grande evidenza, passa al Siracusa che disputa il campionato di serie B; Gullo va al Brindisi.

In quanto a Pugliese, egli emigra a Barcellona, dove la locale Igea Virtus si appresta a disputare il campionato di serie C

Levratto quindi dispone di: Bonasera, Scevola, Sudati, D’Argenio I dal Giostra, mentre del Messina restano: Alessandrini, Calogero, Fiorello, Vecchina e Caltagirone.

Nuovi acquisti: Autano (terzino), Rigamonti (centromediano), Moro Dario (mediano-mezzala), Corti (centromediano), Gennaro (terzino), Pieraccini, Alpritte e Girone, attaccanti, poi a torneo inoltrato sono giunti Parini, Pierantoni e Servetto.

E’ un buon nucleo di giocatori, che comunque non consentono la grande squadra, in quanto sono più meno della medesima levatura.

Il 15 settembre vittoria del Messina per 4 a 1 su una rappresentativa Tunisina

MESSINA - RAPPRESENTATIVA TUNISINA 4-1

Il 12 ottobre prima amichevole ufficiale e sconfitta interna 0-1 contro il Catanzaro:

MESSINA - CATANZARO 0-1

Il 16 ottobre altra amichevole con la Ternana al "Nuovo"

MESSINA - TERNANA  1-1

Il 19 ottobre amichevole a Barcellona:

IGEA VIRTUS BARCELLONA - MESSINA 1-1

Il 14 dicembre in amichevole Messina-Nocerina 2-0

MESSINA - NOCERINA 2-0

Il 3 marzo 1948  in amichevole Messina-Perugia 3-1

MESSINA - PERUGIA 3-1

Campionato:

01^a giornata: Termini-Messina 0-0              Messina-Termini 3-0