ASSOCIAZIONE CALCIO RIUNITE MESSINA 1948-49

CAMPIONATO DI SERIE C - GIRONE D

Avvenimenti importanti si preparano sul piano calcistico nazionale: il riordinamento dei campionati, per il quale la serie B diviene a girone unico, la serie C si articola su 4 gironi. 

Della vecchia serie C molte squadre dovranno essere estromesse.

A Messina si vivono momenti di alta drammaticità.

L’Arsenale, per posizione di classifica dovrebbe essere preferito al Messina.

Dal canto suo il Messina vanta un diritto di blasone, un diritto che gli deriva dalla sua tradizione, dai cosiddetti “meriti sportivi”.

Le polemiche si accendono violentissime.

C’è chi vorrebbe sfruttare la situazione per togliere di mezzo l’Arsenale.

Si dichiara persino che la seconda squadra a Messina è l’unico ostacolo che preclude all’ACR la via della completa affermazione.

Intanto per iniziativa dell’Eco dello Sport, un settimanale del lunedì, si suggerisce l’idea, subito appoggiata coralmente da tutta la stampa, di intitolare il campo di Gazzi a Giovanni Celeste, il calciatore – ufficiale di marina, caduto durante la guerra, nobile esempio di sportivo e di eroe.

Il consiglio comunale delibera il 19 luglio 1948 che il campo di Gazzi si intitoli “Campo Giovanni Celeste”.

Il voto degli sportivi è accolto.

Man mano che ci si avvicina alla scadenza dell’iscrizione al campionato, la polemica Arsenale – Messina diviene addirittura accesa.

In quel momento veniva sostenuto il diritto di tutte e due le squadre a partecipare al campionato di serie C.

La cosa da un lato non piace agli estremisti del Messina e i partigiani dell’Arsenale vedono invece una manovra tendente a danneggiare i diritti dell’Arsenale, sostenendo quelli del Messina.

Tifosi rossoblu e biancoscudati finalmente si trovano d’accordo nel tentare una aggressione al sostenitore di questa tesi, proprio in Piazza Cairoli.

Ne nasce un mezzo tafferuglio.

Nessun danno alle persone … in quanto sono volate soltanto parole.

Finalmente la Lega Calcio decide per l’ammissione del Messina.

In un primo momento l’ammissione del Messina era stata subordinata alla rinuncia della Nocerina, poi anche la Nocerina prenderà il via.

L’11 agosto si ha il comunicato della Lega che riconosce il diritto del Messina.

Il comunicato è firmato dal sig. Gamba.

Successivamente il Consiglio Federale approva l’elenco delle squadre ammesse e in esso figura anche l’Arsenale.

Pace fatta, quindi, polemiche sedate, dal momento che il campionato è alle porte e il comunicato della federcalcio giunge proprio in tempo, il 15 settembre.

Il Messina vuole assolutamente uscire dalla mediocrità, vuole darsi una squadra vera, una squadra forte, una squadra da serie B.

L’Arsenale ha sentito delle grandi cose che si preparano nel Messina e cerca a sua volta di mettersi in condizioni di non sfigurare, Levratto, prima di tornare a Messina dopo il periodo di riposo, ha provato alcuni elementi al nord, giocatori che vengono con lui sulle rive dello stretto e che formeranno l’ossatura della squadra che a una stagione di distanza otterrà la contrastatissima promozione in serie B.

Del grande ritorno tra i cadetti si parla diffusamente nella fase precampionato quando, inaugurando il sistema di ritiri di preparazione, Levratto pianta le sue tende a Milazzo.

I nuovi giocatori del Messina sono i terzini Zambelli e  Avellani, il mediano Gazzari, il centromediano Moroni, gli attaccanti Bertolin (detto spaccatutto)  e il tecnico Marchetto, le mezzali Di Tullio e Voglino, prelevato dal Torino, uno tra i più tecnici e classici giocatori che si sono visti in maglia biancoscudata; gli attaccanti Manzelli, Brighi, Zacchi.

Più tardi sarà acquistato il nazionale ungherese Meszaros, che come tanti altri giocatori magiari hanno scelto la libertà italiana.

Meszaros si era fatto un nome anche nel Bologna, ma a Messina è l’ombra del classico giocatore che tutti ammiravano.

L'Arsenale non ha i mezzi del Messina, eppure cerca di attrezzarsi come meglio può. Acquista dal Palermo il lungo e bravo portiere Gianusso, l’ala centravanti Di Maso e Lozzi; l’ala sinistra ligure Ceseretto.

Da Taranto giunge anche un’ottima mezzala sinistra, si chiama Gioia.

Arrivano anche Velcich e Della Rosa.

Le due squadre confermano Alessandrini, Bonasera, Gennaro, Moro, nel Messina; Freni, Morano, Lanza, Caprì, Lembo, Foti, Gregorio, Terranova, Fucà, Rodilosso nell’Arsenale dove Russo è sempre l’allenatore con Mazzotta e Moschella collaboratori.

Indubbiamente alle prime esibizioni precampionato, il Messina si presenta davvero in edizione brillante.

Giocano i biancoscudati un calcio piacevole, pieno di spunti individuali, di piacevole gioco collettivo, con azioni ariose, suggerite dal cervello della squadra Spadavecchia, che purtroppo resterà quasi sempre inattivo per via delle sue condizioni fisiche precarie.

Si rivela subito la difesa del Messina ed anche l’attacco che ha in Marchetto e Bertolin due autentici stoccatori.

Qualcuno in tribuna quando vede giostrare questa squadra esclama “Finalmente”.

Campionato:

01^a giornata: Stabia-Messina 0-2                Messina-Stabia 4-1