Tiscali MailTemi di discussione proposti all'assemblea di Prato
da: "Giuseppe Genovesi" Ai convegnisti A tutti gli amici in indirizzo e ai partecipanti al prossimo incontro
nazionale di Prato, mi sono sentito
telefonicamente con la coppia Di Raimondo e ho appreso che le prenotazioni hanno
raggiunto il tutto esaurito. Poiché, con mio grande dispiacere, per impegni personali, non mi sarà
possibile essere presente a tale incontro, mi preme sottoporre alla vostra
attenzione alcune problematiche che, secondo il parere di molti, meritano di
essere esaminate a Prato per giungere ad una decisione comune che venga poi
condivisa e sostenuta da tutti. Il primo
problema riguarda l?attenzione ai figli delle coppie che frequentano i gruppi
famiglia. Finora ce lo siamo trascinati come un problema secondario da lasciare
risolvere ai gruppi, caso per caso. Invece è ora di individuare una strategia
(che venga poi assunta come regola statutaria)che preveda tra gli impegni
prioritari del M.F.C. e dei gruppi
la cura dei nostri figli, bambini, ragazzi e giovani. Bisognerà trovare forme di collaborazione e supporto reciproco con le
altre realtà presenti all?interno della parrocchia(Azione Cattolica, Scout,
ecc.). A tal proposito sarà opportuno sentire le esperienze già tentate in tal
senso. Il
secondo problema riguarda l?uso insufficiente del sito web dell? M.F.C. da parte
dei gruppi delle coppie del Movimento. Il sito e il Bollettino di Collegamento vennero creati allo scopo di
facilitare la comunicazione e lo scambio di esperienze tra i gruppi delle
diverse realtà e per divulgare maggiormente il Movimento. Purtroppo constatiamo che molti gruppi, pur sollecitati, non hanno mai
fatto pervenite notizie o
informazioni sulla loro situazione, ne hanno inviato contributi di
esperienze. Occorre che le coppie animatrici conoscano e visitino il sito con
regolarità, in modo che da una
parte traggano indicazioni e
sussidi per la conduzione dei gruppi, dall?altra offrano il contributo di
esperienze e problematiche che vivono le famiglie nelle diverse realtà.
Occorre perciò trovare insieme altre forme di sollecitazione e fare
appello ad una maggiore corresponsabilità. Il
terzo problema riguarda uno dei tanti fenomeni che nella nostra epoca stanno
contribuendo a distruggere la famiglia e che tutti indichiamo con l?espressione
TV spazzatura. Purtroppo assistiamo, sempre più esterrefatti, ma sempre più passivi,
alla diffusione di trasmissioni che travalicare tutti i limiti della decenza,
offrono contenuti insulsi, diseducativi, amorali. Il rischio ormai incombente è quello di forgiare una società dove ognuno
si può costruire il proprio modello di comportamento, le proprie regole, i
propri valori secondo le proprie inclinazioni, i propri istinti, il proprio
tornaconto. I risultati di questo decadimento sono raccontati in sintesi dai
telegiornali, specchio di questo scenario apocalittico., costruito anche quello
ad arte per fare sensazionalismo e aumentare l?audience. Tutti noi sappiamo che la realtà, per fortuna, non è solo quella, ma
nessuno parla di quanto di positivo
ed eroico viene compiuto nel quotidiano tra le mura domestiche perché ciò non fa
notizia, e quindi non può neanche contagiare positivamente. Occorre che i cristiani e le famiglie i particolare si mobilitino per
invertire questa tendenza; le famiglie, attraverso le associazioni o attraverso
una rete telematica, devono trovare il modo come fare sentire la loro voce a chi
fa le scelte editoriali e ai direttori dei telegiornali, sia della televisione
pubblica e soprattutto di quella commerciale ( la più funesta, perché mette al primo posto il profitto
e perché ha contagiato quella pubblica). Poiché tra prodotto televisivo, audience e sponsor corre un filo diretto,
le famiglie, come soggetto che consuma e sceglie, potrebbero rompere questo filo
e spezzare il circolo vizioso che sta manipolando l?individuo e la
collettività. Questa è una delle sfide del futuro che investirà la famiglia e che pertanto non può subirne
passivamente le conseguenze.
Parlare di queste problematiche all?incontro di Prato, tra persone
provenienti dalle zone più distanti del nostro paese, e che ad esse
ritorneranno, potrebbe essere proficuo per tracciare degli orientamenti che
potrebbero poi essere perfezionati nel confronto con altre aggregazioni
sensibili al problema. Sono certo che l?incontro di Prato darà molti frutti. La massiccia
adesione ne è di buon auspicio. Approfitto per invitare gli altri amici in indirizzo a dare un loro
contributo a questo dibattito appena iniziato e a sollevare altre problematiche
che possano sembrare importanti. Spedite i vostri messaggi ai destinatari della presente
e-mail. Un fraterno saluto nel Signore. Giuseppe Genovesi
Redazione Bollettino di Collegamento giuseppe1947@inrfree.it