Trentino
|
Quest'anno spetta a Padova il compito di ospitare la Festa
giovani organizzata dal Movimento Giovanile
Salesiano del Triveneto. Si svolgerà al Palasport
San Lazzaro Domenica 16 Febbraio 1997, e vedrà la
partecipazione di circa cinquemila giovani.
E' un appuntamento importante che offre
un'occasione di confronto e di contatto per i giovani che sono
inseriti in gruppi o ambienti salesiani e che vivono con
entusiamo e dinamismo lo stile insegnato e proposto da Don Bosco.
La giornata è articolata in due momenti: la mattina viene
dedicata alla riflessione, che sarà suggerita da interventi e
testimonianze di persone che affrontano particolari esperienze di
vita cristiana, nell'accoglienza della vita anche in situazioni
difficili, e avrà il suo culmine nella celebrazione della
S.Messa.
Parlerà ai giovani Maria Rita Viaggi, annunciatrice della
RAI, volto famigliare ai telespettatori; non tutti però
conoscono la sua grande versatilità anche in campo musicale con
alcuni LP di canti prodotti, sono suoi anche gli inni della
giornata mondiale dei giovani con il Papa di Denver e di Seoul.
Saranno presenti anche due giovani della Comunità di Sant'
Egidio di Roma. Testimonieranno di com'è possibile a una
semplice comunità parrocchiale diventare luogo di pacificazione
di grandi conflitti come in Mozambico e segno di accoglienza dei
poveri nella grande città.
Infine una giovane che lavora a Padova con i bambini
sieropositivi e ammalati di AIDS, l'esperienza
della fede vissuta sulla frontiera del dolore e della morte, con
l'ansia e la carità di chi è chiamato a dire che Dio ama la
vita, sempre.
Per il pomeriggio è previsto un momento di animazione e di festa
nel clima spensierato e gioioso che quattromila giovani insieme
sanno creare.
La mobilitazione per questa festa e la grande adesione, non
possono suggerire una riflessione: non è facile riunire tanti
ragazzi insieme, succede per i concerti o per le manifestazioni
politiche o di protesta. In questi casi ciò che colpisce
maggiormente è l'unione e la forza che questi giovani
trasmettono. Maggiormente in questi tempi in cui il vuoto di
tante vite diventa occasione di morti per tanti innocenti, come
è accaduto, a Tortona e in Belgio e accade in tanti altri posti
del nostro mondo.
L'impressione di speranza che invece questi giovani
lasciano, è tanto più intensa se si pensa che ciò che spinge i
ragazzi a riunirsi per un ammpuntamento come quello di questa
festa non è la passione per un cantante o per in motivo di
protesta, ma la fede del messaggio cristiano,
spesso ritenuto poco moderno, non adatto ai giovani e alla loro
dimensione di vita, ma se vissuto, in pienezza coinvolge e rende
capaci di qualsiasi scelta, anche le più straordinarie.
La Festa dei giovani con le sue migliaia di
partecipanti, con i gruppi, le città e i paesi coinvolti, con le
decine di giovani che scelgono di mettersi al servizio dei
fratelli siano essi i poveri del terzo mondo, ragazzi e giovani
negli oratori, nelle scuole e nei centri giovanili, nelle case
famiglia o nella comunità di recupero per tossicodipendenti,
dimostra che lo stile di don Bosco nell'andare incontro a tutta
la vita dei giovani, ha ancora dalla sua freschezza della
giovinezza.