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Analisi storica del Tipo


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Tipo

Mausoleo di Tor di Quinto a tamburi gemini (II sec. d.C.)


Mausoleo a tamburi gemini







Esempi di "Tipi" famosi


Roma - Mausoleo di Augusto (28 a.C.)
L'esempio più grandioso di tumulo è il mausoleo eretto da Augusto nel 28 a.C., che presenta fuse ed elaborate nel suo complesso e completo organismo le ipotesi fin qui esposte. Alto 45m e con un diametro di 87m, la costruzione si articolava in tre parti: il tumulo vero e proprio con la statua di Ottaviano alla sommità, il basamento e infine il gigantesco tamburo. L'evoluzione di queste tombe passò dalla forma originaria vera e propria, il cono di terra, a una composizione architettonica che, con un alto zoccolo, serviva alla realizzazione del tumulo nel quale vennero aggiunte le camere sepolcrali come elementi a sé stanti. Tanto più il tumulo veniva ridotto a un simbolo, tanto più cresceva anche la differenziazione dell'apparato architettonico: si sperimentarono varie possibilità per elevare l'altezza, ma contemporaneamente vennero elaborate anche diverse tecniche per assemblare la massa di terra in caso di diametri maggiori.
  
H. Von Hesberg, "Monumenta", Ed. Longanesi&C., Milano, 1994.
L. Crema, "L'architettura romana", in Enciclopedia classica, vol. XII, sez. III, Torino, 1959.



Ricostruzione del Mausoleo di Augusto








ROMA - Mausoleo di Adriano (130 d.C.)
Il grande mausoleo eretto da Adriano sull'altra sponda del Tevere nel 130 d.C., si ispirò, sia pur con delle novità, allo schema del tumulo già adottato da Augusto. Ritornava la tripartizione della costruzione, ma strutturata in modo completamente diverso: le due parti superiori infatti, il tumulo con la statua e il tamburo circolare sottostante, poggiavano su un basamento quadrato molto grande sul quale si ergeva il tamburo molto più possente di quello del mausoleo di Augusto. In questa struttura il tumulo aveva perso ogni significato, perché tutta l'attenzione si concentrava sull'insieme della costruzione, di cui il tamburo veniva a costituire la base. Anche per l'interno si delineò un cambiamento profondo. Attraverso un corridoio che si innalzava a spirale, si raggiungeva la camera sepolcrale centrale dove pareti e pavimento erano rivestiti di marmo. Mentre nel mausoleo di Augusto la disposizione delle stanze interne seguiva l'andamento dei muri di sostruzione, l'architetto di Adriano creò invece un sistema di accesso indipendente.
   
H. Von Hesberg, "Monumenta", Ed. Longanesi&C., Milano, 1994. 

Ricostruzione del Mausoleo di Adriano






ROMA - Via Appia, tomba di Cecilia Metella (metà del I sec. a.C.)
La tendenza dei tumuli romani ad acquistare un carattere architettonico sempre più pronunciato, con l'importanza assunta dal podio nel suo sviluppo verticale e nel suo organismo interno, si manifesta ancor più chiaramente nei mausolei a corpo cilindrico su basamento quadrato. L'esempio più tipico e noto è dato dalla tomba di Cecilia Metella sulla via Appia, di poco posteriore alla metà del I sec. a.C.. Il tamburo circolare, alto circa 18m. e con un diametro di circa 20m., poggiava su un basamento quadrato in calcestruzzo. La parte interna era costituita da un enorme cono rivestito di mattoni; il rivestimento esterno, come è frequente in queste tombe, era di travertino chiaro e soltanto l'iscrizione era in marmo. Con la sua altezza la costruzione oscurava tutte le altre.
   
H. Von Hesberg, "Monumenta", Ed. Longanesi&C., Milano, 1994.
L. Crema, "L'architettura romana", in Enciclopedia classica, vol. XII, sez. III, Torino, 1959.


La tomba di Cecilia Metella, il monumento più famoso della via Appia










GAETA - Tomba di Munazio Planco (tra 23 e 13 a.C.)
Sul promontorio che sovrasta la città di Gaeta sorge la tomba del senatore L. Munazio Planco, appartenente al I° decennio del periodo del regno di Augusto. Il mausoleo conserva ancora il rivestimento esterno a blocchi di travertino, terminante in una trabeazione a fregio dorico, al disopra della quale si vedono i resti di un coronamento merlato.
   
H. Von Hesberg, "Monumenta", Ed. Longanesi&C., Milano, 1994.
L. Crema, "L'architettura romana", in Enciclopedia classica, vol. XII, sez. III, Torino, 1959.


Ricostruzione della Tomba di Munazio Planco





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