RECENSIONE:
il 3D database “La via Appia Antica – Archeologia e Restauro” (in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica Roma)

(1999)

 

 

// … Il restauro di 8 piccoli sepolcri di epoca romana (I secolo a.C. – V secolo d.C.) sulla via Appia effettuato tra il 1998 e il 1999 dalla Soprintendenza Archeologica Roma è stato l’occasione per studiare un metodo di archiviazione e restituzione dei dati in forma digitale, in grado di supportare direttamente la progettazione e che, anzi, costituisce parte integrante del progetto stesso, cosicché al termine dei lavori il nuovo stato sarà facilmente di nuovo documentabile nel medesimo sistema informativo. La scelta fatta è stata quella della costruzione di un sistema ipermediale 3D – network database per l’uso attraverso Internet. … //

 

// … Cenni storici … //

// … La via Appia fu costruita dal censore Claudio nel 312 a.C. per collegare Roma con Capua. In prossimità di Roma, come del resto è avvenuto anche per altre strade, i cittadini erano soliti seppellire i propri defunti ai margini della via. Si svilupparono quindi, per tutto il corso della storia romana, numerose sepolture di diversa foggia e grandezza (catacombe, colombari, tumuli, tombe ad ara, a torre, a tempietto etc. ), utilizzate sia per sepolture ad inumazione che a cremazione. L’architetto Luigi Canina si occupa, negli anni '50 dell'Ottocento, del restauro delle tombe monumentali e documenta i lavori attraverso la pubblicazione dei suoi scritti che costituiscono una testimonianza fondamentale per conoscere come era la via Appia duecento anni fa. … //

 

// … Il sistema ipermediale 3D network database … //

// … L’intero lavoro è organizzato con un sistema HTML secondo due matrici di riferimento differenti:

1)     la georeferenziazione e il sistema di navigazione generale organizzati a partire dal lavoro di documentazione e classificazione di Canina, poiché matrice e punto di snodo del dipanarsi di tutta la vicenda dei sepolcri, riferimento del loro stato di conservazione all’inizio del XIX secolo, testimonianza, per differenza, degli elementi decorativi e non presenti lungo il percorso della via Appia all’epoca, della loro collocazione e dunque chiave di lettura insostituibile per un restauro puntuale dei sepolcri oggi e per la formazione di una chiave di lettura per un restauro diffuso di tutto il sistema paesistico della antica via romana. I quaderni di Canina sono trascritti integralmente, e i dati sono stati inseriti in un foglio elettronico che ha consentito analisi quantitative e la riorganizzazione per ognuna delle singole voci elencate. Questo sistema è stato trascritto in forma di tabella attiva in formato HTML che reindirizza alle tombe come sottosistema dell’intero sistema via Appia e ai singoli quaderni, come trascrizione documentale letterale.

2)     Il database di ogni tomba è basato su un modello 3D VRML ’97. Poiché il sistema consente di collegare a un qualunque oggetto presente nella scena una pagina HTML secondo il suo URL oppure direttamente un altro modello VRML, si sono ottenuti due importanti strumenti di interazione:

a.      nel primo l’utente accede ad ambienti e oggetti navigando sempre all’interno dello stesso spazio tridimensionale;

b.      nel secondo caso il VRML diventa strumento per selezionare la pagina HTML contenente le informazioni cercate.

 

E’ stata fatta una doppia rappresentazione degli oggetti: da un lato la rappresentazione in proiezione ortogonale bidimensionale per restituire l’aspetto metrico degli oggetti, dall’altro la rappresentazione iconica destinata a fissare i caratteri del paesaggio; se le viste in proiezione ortogonale servono a descrivere lo spazio dell’oggetto, i modelli VRML descrivono l’oggetto nel suo spazio. Il geometralecostituisce’ l’oggetto che descrive, all’inverso i modelli VRML suppongono un’esperienza visiva percettiva, secondo una forma differente rispetto alla metodologia tradizionale, che prevede l’uso di viste prospettiche, piante, sezioni, a costituire un insieme iconografico univoco e complementare. … //

 

// … Rilevanza dei sistemi ipermediali 3D network databases … //

// … La caratteristica e rilevanza principale di un sistema multimediale ipertestuale è che permette di integrare fra loro una grande varietà di dati eterogenei (modelli 3D, immagini, fotografie, disegni, testi, documenti scritti, ecc.). In quanto grande e ordinato database di informazioni spaziali, infinitamente arricchibile e aggiornabile, capace di risultare al tempo stesso oggetto della rappresentazione e metafora interfaccia di un sistema informativo che lo descriva con altri mezzi (testi, immagini, disegni 2D, suoni, filmati), un modello 3D è per natura propria un’interfaccia altamente intuitiva per l’informazione che permette all’utilizzatore, per esempio, un accesso diretto a un oggetto tramite la sua rappresentazione 3D. … FACILE ACCESSO A STRUTTURE DATI ESTREMAMENTE COMPLESSE E COSTANTE GUIDA DELL’UTENTE. … Lo standard adottato è stato il VRML ‘97(Virtual Reality Modelling Language ovvero linguaggio di modellazione della realtà virtuale), uno strumento ideato per la descrizione di scene ed oggetti tridimensionali coi quali interagire direttamente e in tempo reale. … Ma, come spiega Howard Burns, “le visite virtuali non possono sostituire la conoscenza diretta degli edifici, dei loro spazi interni, il senso di opere tridimensionali eseguite con intelligenza e fatica in pietra e mattoni. Possono, tuttavia, arricchire le nostre percezioni e le nostre conoscenze oggettive quando visitiamo monumenti del passato, perché ci preparano alla visita e ci permettono di comprendere meglio come erano un tempo questi edifici, quale era il loro contesto originario. Ci aiutano anche a capire come architetti della statura di Palladio considerassero molte possibilità prima di decidere quale fosse la soluzione migliore, seguendo le necessità dei committenti e i principi che per lui erano propri  della buona architettura”. E QUINDI CI AIUTANO NELLA LORO CONSERVAZIONE. //

 


// La via Appia Antica - Archeologia e Restauro … //