LEMBO DI WIDMAN MODIFICATO

 

La tecnica del lembo di Widman modificato è anche conosciuta come la tecnica del curettaggio a lembo aperto.

Mentre il lembo di Widman originale comprendeva sia il dislocamento apicale dei lembi, sia il rimodellamento osseo (eliminazione dei difetti ossei angolari) al fine di ottenere l’eliminazione delle tasche, la tecnica del lembo di Widman modificato non intende raggiungere questi obiettivi.

à E’ indicato nei casi di parodontite media e grave

à Permette di eliminare tasche di 6 o più mm

à Non è particolarmente indicato quando dobbiamo fare sezioni ossee o rimodellamenti ossei.

 

Esecuzione:

1.     Incisione iniziale (prima incisione). Deve essere parallela all’asse longitudinale del dente e situata a circa 0,5-1 mm dal margine gengivale, al fine di separare con cura l’epitelio della tasca del lembo (gengivectomia a bisello interno). Deve essere vestibolare e buccale.
Se le tasche sulle facce vestibolari dei denti hanno una profondità inferiore a 2 mm o se il fattore estetico è prevalente, può essere eseguita una incisione intrasulculare. Inoltre, l’incisione festonata deve essere estesa il più possibile fra i denti, in modo da includere nel lembo la maggior quantità possibile di gengiva interdentale.
Non sono generalmente necessarie incisioni verticali rilascianti.

2.     Sollevamento dei lembi vestibolare e buccale. Deve essere a spessore totale e con l’aiuto di uno scollatore muco-periostale. L’elevazione del lembo deve essere limitata, tanto da permettere di esporre l’osso della cresta alveolare soltanto di alcuni mm.

3.     Incisione intrasulculare (seconda incisione) che deve raggiungere la cresta alveolare. Per facilitare la delicata separazione del collare di epitelio della tasca e del tessuto di granulazione dalle superfici radicolari.

4.     Incisione orizzontale (terza incisione). Deve essere molto vicina alla superficie della cresta ossea alveolare. Essa separa il collare di tessuto molle dall’osso. L’epitelio della tasca e il tessuto di granulazione vengono rimossi con l’uso di curettes.

5.     Scaling e root-planing.

6.     Riaccollamento dei margini della ferita. Dopo il curettage, i lembi vengono risagomati e adeguati alla morfologia dell’osso alveolare al fine di ottenere una ricopertura completa dell’osso interprossimale. Se l’adattamento non è fattibile con la sola profilatura dei tessuti molli, per facilitare l’adattamento del lembo bisogna rimuovere una certa quantità di osso dalla faccia esterna del processo alveolare.
I lembi sono poi suturati con singole suture interprossimali sull’area, si può applicare un impacco parodontale, per assicurare uno stretto adattamento dei lembi all’osso alveolare alle superfici radicolari. L’impacco e le suture vengono rimossi dopo una settimana.

 

I maggiori vantaggi della tecnica del lembo di Widman modificato, paragonato agli altri interventi di chirurgia parodontale sono:

A)   la possibilità di ottenere uno stretto adattamento dei tessuti molli alle superfici radicolari

B)    minimo trauma per l’osso alveolare e per i tessuti molli connettivali

Tale tecnica comporta anche una minor esposizione delle superfici radicolari, il che, da un punto di vista estetico, rappresenta un vantaggio nel trattamento dei segmenti anteriori della dentatura.

 

Variazioni dimensionali dopo lembo di Widman modificato.

Se il lembo viene eseguito in un’ area con una profonda lesione infraossea la riparazione ossea può avvenire nell’ambito della periferia della lesione. Si osserva tuttavia anche un piccolo grado di riassorbimento osseo crestale. La quantità di riempimento osseo, che si può ottenere, dipende:

÷      dall’anatomia del difetto osseo (cioè un difetto infraosseo a 3 pareti ha una forma più favorevole per la riparazione che non i difetti a 2 o a una parete

÷      dalla quantità di riassorbimento osseo crestale

÷      dall’estensione dell’infiammazione cronica, che può occupare l’area della guarigione.

Tuttavia fra il tessuto osseo rigenerato e la superficie radicolare si trova sempre interposto un lungo epitelio giunzionale.

Le cellule apicali dell’epitelio giunzionale neoformato si trovano sulla radice a un livello che coincide con il livello di attacco prechirurgico.

 


ALITOSI ] AUMENTI DI VOLUME GENGIVALE ] BACTEROIDES ] EPITELIO DENTO GENGIVALE ] EPULIDE ] [ LEMBO DI WIDMAN MODIFICATO ] PARODONTITE GIOVANILE ] PARODONTITI ] RECESSIONI GENGIVALI ] TARTARO ] TRAUMA DA OCCLUSIONE ]