______ a cura di Michele Salis ______
In assenza della scuola la famiglia provvedeva non solo all'educazione, ma anche all'istruzione dei ragazzi. Non si trattava certo di un'istruzione scolastica, ma aveva ugualmente una sua validità. Vediamo qualche esempio. Contadini e pastori non potevano conoscere il giorno dell'equinozio di primavera e d'autunno, ma l'esperienza insegnava loro che in marzo e settembre il giorno e la notte hanno una durata uguale. Ecco allora che ai ragazzi potevano dare il seguente insegnamento Pessiche cottu
(pesche mature "settembre" pesco in fiore "marzo", il giorno uguale alla notte) Come spiegare, inoltre, il crescere e il diminuire del giorno e della notte? La durata del giorno e della notte, tranne l'equinozio, non è mai uguale. Da un giorno all'altro, anche se di poco, c'è una differenza Ebbene, per spiegare tale differenza pastori e contadini avevano trovato un'iine quanto mai appropriata alle caratteristiche della psicologia dei ragazzi la quale, essendo legata al pensiero pragmatico, ha bisogno d'immagini concrete. Ecco allora che la crescita del giorno e della notte si concretizzava nella grandezza della fogliolina del mirto e del lentisco Tante foglioline di mirto e di lentisco messe insieme formavano la grande foglia che dava l'immagine del solstizio Ma la gente di campagna, che seguiva il corso degli astri anche per conoscere l'orano, non poteva certo ignorare il corso della luna. Così pastori e contadini avevano dedicato alcuni versi anche alla notturna lampa, "regina della notte", per indicarne il sorgere e il tramontare. I versi sono i seguenti Luna,
naschis e moris
cada die
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