MIGLIONICO: Storia, Arte Cultura e Tradizioni
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LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO 22.08.02 LA FIERA DI MIGLIONICO            
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MIGLIONICO. Le bancarelle hanno già occupato gli spazi prenotati e domani (venerdì 23 agosto) le strade del centro cittadino si riempiranno di gente: sarà il giorno della fiera, cui parteciperanno, come sempre, numerosi operatori economici e tanti espositori, molti dei quali provengono dai paesi limitrofi della vicina Puglia.
Tanti anni fa, l’appuntamento fieristico rappresentava il centro della vita economica e sociale del paese. Una volta, la fiera era tutto: solo nel giorno della fiera, le donne facevano numerosi acquisti: dal cosiddetto “corredo” per le figlie in procinto di sposarsi agli utensili per la cucina. Solo durante la fiera avveniva la compravendita del bestiame; e sempre in occasione della fiera venivano in paese tanti mercanti, persino da Bari, per proporre innumerevoli affari non solo ai miglionichesi, ma anche agli acquirenti dei paesi limitrofi. La fiera era anche l’occasione propizia, per tante ragazze e ragazzi, per fidanzarsi. In qualche angolo della fiera trovavi l’immancabile “Napoletano” con il suo banchetto , ove ti proponeva il famoso gioco delle “Tre carte” con cui sembrava che ipnotizzasse i curiosi e imbrogliasse i più ingenui avventori. Vi era anche chi vendeva i libricini con i testi delle canzoni più famose dell’epoca con relative foto dei cantanti. Inoltre, in fiera incontravi il grande fotografo di Matera capace di produrre l’istantanea giusta per immortalare un evento particolare. E domani?
Cosa sarà la fiera? Ebbene, sarà un grande mercato, la vetrina dei prodotti commerciali del nostro tempo: si va da quelli della zootecnia, dell’agricoltura ai tanti manufatti dell’artigianato. Ma la campionaria miglionichese è impreziosita anche da piccoli padiglioni di prodotti edili, meccanici e tessili che si mescolano alle numerose baracche di venditori ambulanti, tra cui non mancano anche quelle degli extracomunitari. Una rilevante capacità d’attrazione sui visitatori esercitano pure i prodotti alimentari, caseari, di calzature, di pelletteria e di abbigliamento. Interesse suscitano anche gli stand delle piante ornamentali, di quelle da frutto e delle piccole piante di ulivo, pronte per essere messe a dimora. Inoltre, molto seguito è anche il salone degli attrezzi agricoli.
Purtroppo, in tale rassegna mancano i prodotti dell’economia locale? Perché? Cosa può fare in tal senso la locale Amministrazione comunale? Intanto, potrebbe prendere qualche iniziativa per conferire alla fiera una maggiore visibilità, nonché un’identità più marcata: per esempio, potrebbe sortire un certo effetto l’idea di abbinare alla campionaria miglionichese un concorso per giovani artisti oppure premiare gli operatori economici che più hanno dato lustro alla comunità, creando benessere economico e sociale. Insomma, servirebbe un’idea vincente per dare all’appuntamento fieristico una maggiore fisionomia. In altri termini, non guasterebbe una cornice intellettuale per affermare anche la valenza culturale della manifestazione fieristica.