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DONATO MASTRANGELO |
Mille ettari di superficie, in
queste miniere si coltiva una delle più pregiate qualità d'oro verde
«made in Lucania» |
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La Gazzetta del
Mezzogiorno |
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MATERA
- Miglionico si fregia di un doppio,
prestigioso riconoscimento: «Città dell'olio» e migliore olio
lucano grazie al premio assegnato all'Oleificio Gaudiano. È il
responso di «Olivarum», la manifestazione finalizzata a
promuovere e valorizzare l'olio extravergine di oliva di
qualità prodotto in Basilicata. Il concorso, giunto alla
settima edizione, costituisce anche un appuntamento
irrinunciabile per tracciare un consuntivo dell'attività del
comparto olivicolo, delineando strategie e percorsi di
crescita futuri. Tra le recenti novità di rilievo nel panorama
dell'olivicoltura lucana, come ha evidenziato l'amministratore
unico dell'Alsia, Gerardo Delfino, figura l'avvio della
procedura per il riconoscimento di una nuova Dop, quella
dell'olio «Lucano», una istanza, come è noto, richiesta nel
settembre 2005. Dopo la Dop dell'Olio del Vulture si continua
dunque a perseguire la strada della specificità per dare il
giusto risalto alle produzioni. «Valorizzare questa
specificità - ha detto Delfino - è condizione indispensabile
non solo per caratterizzare il prodotto e rispondere alle
esigenze della domanda del territorio ma anche per
salvaguardare il nostro patrimonio di biodiversità e tutelare
il paesaggio agrario. È però altrettanto indispensabile - ha
proseguito l'amministratore dell'Alsia - che alla nascita di
produzioni tipiche e di nicchia si accompagni una strategia di
valorizzazione commerciale che aggreghi le varie specificità
in un un unico paniere, quello dell'olio lucano, in grado di
fare massa critica e di enfatizzare le caratteristiche di
naturalità del nostro territorio». Nella suggestiva cornice
del castello del Malconsiglio il vice presidente
dell'Associazione nazionale delle Città dell'Olio, Mario
Trombetta, ha consegnato al sindaco di Miglionico, Vincenzo
Borelli, il vessillo che certifica l'ingresso del paese
lucano, una superficie olivetata di circa mille ettari, nella
èlite dei centri dell'oro verde, di cui fanno già parte
Aliano, Barile, Forenza e Montescaglioso. «La spremuta di
frantoio» dell'Oleificio Gaudiano, secondo le valutazioni
sensoriali e chimiche effettuate dagli esperti, è il nome
dell'etichetta vincitrice del concorso. Al secondo posto si è
classificato il Frantoio Donato Valluzzi con la «Majatica»,
già vincitore del Premio, ex equo, nel 2002. In terza
posizione è giunta la Cooperativa Rapolla Fiorente con «Il
Sarolo», un olio prodotto con la varietà «Ogliarola». Una
menzione speciale è stata assegnata alla Trattoria «A
Muntagnola» di Pino Bianco, con sede a Berlino, per la
promozione dell'olio di oliva lucano. Trentaquattro i
partecipanti al concorso, come evidenzia Ippazio Ferrari che
ha coordinato l'iniziativa organizzata dall'Alsia, l'Agenzia
per lo sviluppo e l'innovazione in agricoltura, con il
concorso della Regione, dell'Apt lucana, degli enti camerali
di Potenza e Matera, della Provincia di Matera e del Comune di
Miglionico.
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