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p.d. |
Per il nuovo kolossal biblico la
Warner Bros sarà impegnata nel territorio materano fino a giugno |
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La Gazzetta del
Mezzogiorno |
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MATERA
- Tutto sommato tranquilli, senza chissà
quale ansia. Scena che da queste parti non è più una novità.
Molti, ieri mattina, hanno notato una certa animazione davanti
all'Hotel San Domenico. Si sta già lavorando per il prossimo
film della Warner Bros. Il tema è quello della Natività. Un
altro kolossal. Sarà girato in più centri della Basilicata e
forse anche della vicina Puglia. Si andrà avanti fino a
giugno. Probabilmente ci sarà bisogno di oltre duemila
comparse. E la febbre del cinema sale. Ma si parte con chi è
già "rodato". La produzione italiana che affianca quella
statunitense è tutta romana. Gente esperta che conosce luoghi,
abitudini, costumi. Come primo passo ha subito richiamato in
«servizio» gran parte di quelli che hanno lavorato per il film
di Mel Gibson, tra l'altro, potranno essere validi punti di
riferimento per i "novizi". Parte il provino. Nessuna
impressione per i veterani della crocifissione. Classiche le
procedure. E poi, con una delle più nobili bandiere del cinema
italiano - i fratelli Antonio e Silvano Spoletini - il
pericolo di sbagliare si riduce davvero ai minimi termini.
Loro sono professionisti che non temono alcun confronto. E
così, ad uno ad uno, parte il reclutamento. Dati anagrafici,
primo piano e via dicendo. Emanuele Martinelli viene da
Montescaglioso. «Ho già fatto il flagellatore di Cristo in The
Passion. Non mi dispiacerebbe, se gli impegni di lavoro lo
consentiranno, una nuova esperienza cinematografica». Il prof.
Antonio Montemurro, il padre materano di "Talia Teatro", non
punta a fare la comparsa. «Come l'altra volta, che ero un
sacerdote del tempio di Gerusalemme - spiega - questa volta
sarò più impegnato degli altri, precisamente come aiutante
nella bottega del santo falegname Giuseppe». Lo stesso
discorso vale per Francesco Masciandaro. Punta a una particina
dopo aver fatto la comparsa in una scena corale del film
sull'anticristo da poco finito di girare nei Sassi dalla 20th
Century Fox. Anche Roberto Latorre ha fatto parte della
comitiva dell'anticristo. «Niente di strano, spero, se adesso
chiedo di passare sul versante del bene», scherza. Curiosità
nella curiosità, Giovanni Festa, 32 anni, di Matera, nella
vita di tutti i giorni è un artigiano e pure nella nuova
pellicola dovrà impersonare un abile amanuense. Ma non ci sono
solamente le aspiranti comparse. C'è chi l'artigiano vuol
farlo sul serio. Tra questi il tedesco più materano di tutti i
tempi, Ralph Koslowski. Si è trasferito dalla Bassa Sassonia
circa venti anni fa. Ha scelto i Sassi è ben presto ha
imparato a lavorare il tufo. Mette a disposizione la sua
esperienza. Non è il solo. Grazia Ventura, di
Miglionico è
un'esperta di decorazioni, disciplina che ha perfezionato
all'Accademia delle belle arti di Bari. Con lei c'è
Nunzia Decollans. L'arte della scenografia l'ha maturata
all'Accademia delle belle arti di Firenze, ma si è data da
fare anche in teatro e come aiuto scenografa in un'altra
pellicola girata da poco a Matera, il "Rabdomante". «Ci siamo
autoprodotti - spiega - non c'erano tantissimi soldi». Anche
lei viene da Miglionico. E come mai un cognome così poco
consueto da queste parti? È di origine austriaca. Ma con ogni
probabilità è una storia troppo lunga. Sanno bene che
all'Hotel San Domenico cercano solamente comparse. Tenteranno
ugualmente la fortuna. Da cosa può nascere
cosa.p.d. |
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