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Polittico di Cima da Conegliano

P.D.

Segretario provinciale Ds, già comunista, dal cuore d'oro?
Miglionico, «Peppone» è deciso si schiera col parroco don Mario

La Gazzetta del Mezzogiorno
30 Agosto 2006

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Don Mario SpinelloMATERA - Don Camillo e Peppone? Roba da «guerra fredda», forse viva solo nella memoria di pochi irriducibili. Un esempio. Nei giorni scorsi l'arcivescovo di Matera-Irsina, mons. Salvatore Ligorio ha disposto alcune nomine e trasferimenti. Tra i sacerdoti interessati c'è anche l'arciprete di Miglionico, don Mario Spinello, destinato a Pisticci. L'interessato non è un giovinetto. E allora, il segretarioGiuseppe Dalessandro provinciale di Ds, che è anche assessore provinciale, Giuseppe Dalessandro, ha scritto all'arcivescovo una lettera a dir poco garbata. «Mi premetto di affidare alla sua autorevole valutazione - dice, tra l'altro - l'opportunità che don Mario possa concedersi il meritato riposo proprio nel paese che per un quarantennio lo ha ospitato. Si ritiene che don Mario, ormai totalmente integrato nella comunità, possa continuare a dare il suo contributo in termini di studi e ricerca storica a Miglionico. Io ho avuto la fortuna di conoscerlo bene. Al suo arrivo a Miglionico ero un dirigente scout dell'Azione cattolica. Negli anni ho fatto l'amministratore del Comune, per 10 anni il sindaco. Non è stato facile collaborare con lui, perché caratterialmente spigoloso, e, tuttavia, a quest'uomo va riconosciuto il merito di aver riscoperto Miglionico. Grande studioso, don Mario ha formato tutti i giovani di Miglionico ed io, benchè non più giovane, sono sicuramente tra questi. Don Mario merita di concludere la sua vita nel nostro paese ed io credo, Eccellenza, che a fronte della sua disponibilità a rivedere il provvedimento, debba corrispondere l'impegno da parte dell'Amministrazione comunale e dei cittadini tutti a garantirgli un adeguato alloggio e la necessaria assistenza».
I tempi sono profondamente cambiati, non c'è dubbio. E poi, Dalessandro sembra avere una spiccata propensione a dare una mano al prossimo. L'altro giorno ha scritto a Fassino, ricordando, e in qualche modo caldeggiando, l'ingresso in Senato del primo dei non eletti dei Ds alle politicihe di aprile, Salvatore Adduce, che dovrebbe subentrare al senatore Filippo Bubbico, nominato sottosegretario. Si tratta di separare utilmente - ha spiegato Dalessandro - i compiti di Governo da quelli di Palazzo Madama, dove la maggioranza risicata richiede una partecipazione assidua ai lavori in aula. In cotanta espressione di generosità, chissà cosa sta maturando a livello di elezioni comunali. Per chi batte il «cuore d'oro» di Dalessandro quando discute della guida al Comune di Matera? Per chi si spenderà la prossima volta? p.d.

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