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Polittico di Cima da Conegliano

GRAZIA TANTALO

Controlli dell'attività ittico-venatoria, educazione ambientale, bruciatura delle stoppie sicura
Un occhio vigile sul territorio
L'Ambisto di caccia A intensifica i servizi e sogna il coordinamento provinciale

La Gazzetta del Mezzogiorno
9 Settembre 2006

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MATERA - Controlli dell'attività ittico-venatoria sul territorio, educazione ambientale, ricognizioni a cavallo, contatti con il mondo agricolo, per una sicura bruciatura delle stoppie: l'Atc, Ambito territoriale di caccia «A», occhio sempre vigile sulle attività di bracconaggio, intensifica i suoi servizi e «sogna» il coordinamento provinciale. La Gazzetta entra nella sede dell'Atc, in via Cappelluti, per incontrare i semi-volontari che pattugliano, tutti i giorni, 24 ore su 24, tutta la zona di competenza. «Non pretendiamo di sostituirci agli organi preposti ai controlli - chiarisce subito il coordinatore, Giovanni Grieco -: il nostro è soprattutto un lavoro di supporto, prezioso laddove il personale di guardiania della Provincia, che oggi ha assunto le funzioni di Polizia Provinciale, sia in numero insufficiente». In quest'ottica, diventa particolarmente importante la presenza delle guardie Atc, provenienti da associazioni ambientaliste e venatorie, amanti della natura, e particolarmente stimolati dalla possibilità che quest'attività, oggi pagata con piccole spettanze, divenga, in futuro, un lavoro stabile. Giuseppe Gaetano racconta del suo amore per l'ambiente. «Una passione che coltivo fin da piccolo - spiega -, percorrendo il territorio in lungo e in largo con i miei cani da caccia. Entrare nell' Atc è stato quasi automatico, e sono soddisfatto». Il servizio di guardiania di Atc, attivato sul territorio «A» (Accettura, Bernalda, Calciano, Grassano, Grottole, Irsina, Matera, Miglionico, Montescaglioso, Metaponto, Oliveto, Pisticci, Pomarico, Tricarico) nel 2003, per quest'anno vede impegnate 14 persone fino a febbraio 2007, con contratti a progetto. «Ma grazie alla lungimiranza del nostro coordinatore - spiega il capopattuglia, Cosimo Mongelli - possiamo sperare di diventare una sorta di "espansione" della guardiania della Provincia. Recentemente abbiamo incontrato l'assessore al ramo, Francesco Labriola: lui stesso ha notato che, grazie ai nostri controlli nel Materano, soprattutto nell'area dell'Oasi San Giuliano, sono diminuiti i fenomeni di bracconaggio e di aggressioni all'ambiente. Vorremmo, anche per evitare sovrapposizioni di controlli e pasticci organizzativi, che la guardiania di Atc sia posta sotto il coordinamento della Provincia, e, magari, ci assegnino un ufficio nella sede dell'Ente». L'Atc in questo periodo controlla anche che curiosi troppo invadenti portino via pezzi della balena fossile trovata a San Giuliano. «Operiamo ogni giorno con due pattuglie di pronto intervento - spiega Eustachio Di Cuia -, ognuna di due guardie, più una di osservazione, in turni alternati da 4-6 o 8 ore. Lavoriamo anche di notte. Utilizziamo le nostre vetture private. Ci sono anche due pattuglie a cavallo, che presidiano l'area della diga». Fra i quattro volontari a cavallo, ci sono due giovanissimi, Giovanni Abbate e Stefano Magnante, e due donne, Angela Montemurro e Monica Spada, le prime «guardie rosa» di Atc. Le premesse per crescere, insomma, ci sono: una buona formazione, l'amore per la natura, l'apertura della Provincia a far diventare le guardie Atc i nuovi «controllori» del territorio. Grieco ci spera, e sorride ai suoi «ragazzi», prima che si mettano in auto per tornare al lavoro. Grazia Tantalo

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