.

Home Page

 

  Stampa locale e nazionale

 

Stampa questa pagina

 

 

Polittico di Cima da Conegliano

VITTORIO STAGNANI

DOMANI. Una leccornia la cui origine antica va ricercata nell'ingegno dei poveri contadini meridionali
Le «nozze» con i ficchi secchi
A Miglionico la sagra per valorizzare il frutto pugliese e lucano

La Gazzetta del Mezzogiorno
29 Settembre 2006

Torna a Stampa locale e nazionale

MIGLIONICO - Sagra dei fichi domani a Miglionico (Matera), in concomitanza con la festa patronale della Madonna della Particella che si dice voluta da Ettore Fieramosca. Già, proprio quello della Disfida di Barletta. Il paese è famoso per la produzione di fichi e per i loro... matrimoni con le mandorle e perciò detti maritati. Si tratta di una leccornia la cui origine è da ricercarsi nell'atavica povertà dei contadini lucani e meridionali in genere. Inventarono il dolcetto senza ingredienti come zucchero semolato, farina o uova: fichi tagliati per lungo, fatti seccare al sole e farciti con una sola mandorla e, quando si poteva, abbelliti con confettini colorati. Ai fichi freschi, ma soprattutto ai secchi, Miglionico dedica, organizzata dal Comune e Pro loco, una meritata festa anche con lo scopo di mantenere in vita una coltura con concorrenza sempre più forte di Grecia e Turchia. Dei quali aspetti si parlerà in un convegno sul futuro della coltivazione dei fichi e la loro commercializzazione. La sagra anche per valorizzare altri prodotti tipici locali come olio d'oliva, vino, prodotti da forno e per fare un po' di baraonda con musiche e balli. A Miglionico una sagra che certo non vuol essere un segno di miseria come quando si andava a nozze con i fichi secchi, tante sono le iniziative per onorare un frutto generoso e intrigante poiché in effetti è un capolino, cioè una margherita. Un fiore di frutto: generoso, dolce, nutriente e, nonostante ciò, nel Vangelo è più volte fatto segno di disprezzo. Gesù maledice il povero fico dicendo: «Nessuno mangi mai più frutto da te!(Mc.11,14)». Più considerazione ha nel Buddhismo perché Buddha ebbe il «Risveglio» cioè l'illuminazione, sotto un fico. Miglionico, sorridendo dalla cima di un colle tra le valli del Bradano e del Basento, fa godere di uno tra i migliori paesaggi della Lucania. Per alcuni storici sarebbe d'origine ellenica fondato da un certo Milone nel VI secolo a.C. La scoperta di sarcofaghi ne sarebbe una conferma. Nel medioevo i normanni costruirono intorno alla città un'imponente cinta di mura. Sotto la dominazione dei Sanseverino fu edificato il Castello e venne ampliata la cinta muraria. La Chiesa Madre è della fine '300 inizio '400. I palazzi nobiliari del centro storico risalgono ai secoli XVI-XVII. Una curiosità: lo stemma dell'abitato rappresenta un guerriero sopra sette M, che stanno per «Milo Magnus Miles Munvit Milionicum Magnis Muris». Da visitare il Castello del Malconsiglio il cui nome deriva dalla congiura dei Baroni del 1481 contro Ferdinando I d'Aragona, che finì con la strage degli stessi nobili. Le diverse epoche di costruzione sono denunciate dalla sovrapposizione di stili, dai rifacimenti e aggiunte. Nelle vicinanze del Comune c'è la chiesa di San Francesco, dove è conservato un meraviglioso polittico di Cima di Conegliano del 1499, formato da 18 tavole racchiuse in una cornice barocca. Raffigura Gabriele, l'Annunciazione, i Santi Bernardino, Caterina, Chiara, Gennaro, Pietro, Paolo, Antonio, la Madonna col Bambino e i 5 Martiri Francescani. Il ristorante consigliato: Il Ritrovo Del Cima tel. 0835/559970. Vittorio Stagnani

All rights reserved - Created by Antonio Labriola - Luglio 1999 - Via Francesco Conte, 9  -  75100 Matera - Tel. 0835 310375