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Polittico di Cima da Conegliano

 

Miglionico - Ds critici sulla maggioranza
Crisi o rimpasto nella giunta Borelli?

Il Quotidiano della Basilicata
7 Dicembre  2006

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Vincenzo Borelli, Sindaco di Miglionico (Matera)MIGLIONICO - E' in arrivo la crisi sotto l'albero di Natale della politica Miglionichese.
A pronosticarlo in una nota-volantino è la segreteria dei Ds di Miglionico. «Tra le novità -si legge nella nota di partito- Miglionico si aspetta sicuramente una Giunta stravolta, forse un vice sindaco nuovo di zecca, forse un'assessore alla Cultura, forse un azzeramento totale o quasi dell'attuale gestione. O forse un bel niente eccetto il sacrificio di Michele Ventura da tempo preannunciato da quasi tutti i consiglieri di Borelli. Nella "Prima Repubblica" -prosegue la nota dei Ds- la crisi di mezza legislatura di questa Amministrazione ci avrebbe regalato finalmente un sindaco, e di questo avremmo esultato anche noi. Che Miglionico abbia bisogno di cambiare marcia è un fatto incontestabile. Che questo cambio sarà dato con la sostituzione dei piloti è un fatto tutto da dimostrare. È oramai di dominio pubblico l'attaccamento con cui gli attuali componenti della Giunta difendono la loro carica di assessore. Per qualcuno almeno l'impegno non manca, per altri sembra più una questione di orgoglio, di prestigio personale e non si lascerebbero mai umiliare con una sostituzione a metà dell'opera. In tanti si chiedono incuriositi se il futuro candidato sindaco Gino Pellegrini possa accettare di farsi da parte perdendo la visibilità che spetta ad un capolista in pectore. E un capogruppo di maggioranza c'è ancora? Accetterà di continuare a fare il "Capogruppo Muto di se stesso"? E i segretari di partito, se esistono i loro partiti, saranno interpellati? Diversi si domandano se nel rimpasto oltre all'esclusione di alcuni assessori c'è spazio anche per qualche promozione di chi fino ad oggi ha ricoperto ruoli minori o ha gestito deleghe di secondo piano. Molti si interrogano sui possibili criteri che il sindaco vorrà utilizzare per togliere ed assegnare le nuove deleghe ai futuri amministratori». I Ds si chiedono se «conteranno ancora i voti presi? Conteranno i risultati raggiunti sino qui dagli attuali assessori? Conteranno le appartenenze politiche dei consiglieri? Oppure non bisogna scandalizzarsi se nella confusione di una finta lista civica" si possono trovare contemporaneamente Udeur, Forza Italia, Udc e Lega Nord? E soprattutto finirà la confusione dei ruoli tra il sindaco eletto e il suo parente dipendente comunale? Quello che sembra certo è che c'è stato un accordo con la previsione di un coinvolgimento dei candidati non eletti e il cambio totale degli incarichi della giunta a dicembre 2006. Che fine hanno fatto i candidati non eletti nella lista di Borelli? Ma soprattutto quella promessa di rimpasto che valore ha oggi a distanza di 2 anni mezzo? Alla fine l'accordo si troverà riuscendo a convincere gli scontenti a rimanere al loro posto senza fiatare. La speranza del paese -concludono i Ds- è che il sindaco faccia le sue scelte nell'interesse di migliorare una scadente azione di Governo e non nell'interesse di accontentare qualche vecchia o nuova "promessa"».

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