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Polittico di Cima da Conegliano

Giacomo Amati

Sono state poche le azioni pericolose
Miglionico opaco squadra da rivedere

La Gazzetta del Mezzogiorno
21 Novembre 2005

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Giuseppe CaliaMIGLIONICO - Tiri in porta: pochi; affondi sulle fasce: rari; cross per le punte: scarsi; nessuna idea geniale; fortuna: zero. Č la fotografia, in sintesi, della partita del Miglionico contro l'Atella Monticchio.
Conseguenziale il risultato di paritą a reti inviolate. Cosa č mancato alla squadra allenata da Michele Paterino per vincere la gara? Sotto il profilo tecnico, sono mancate sia le prodezze individuali dei solisti sia un convincente gioco corale. In pratica, il collettivo miglionichese non č riuscito ad esprimere al meglio le sue potenzialitą. Doveroso sottolineare pure che, al 31', i miglionichesi si sono visti annullare dall'arbitro, su segnalazione di un suo assistente, un gol di Luigi Mangia per una presunta posizione di fuorigioco del bravo attaccante montese. «Č stata una segnalazione sbagliata - dichiara il dirigente Maurizio Buono - perchč il nostro giocatore, al momento iniziale dell'azione, č partito da dietro la linea difensiva avversaria, quindi da una posizione regolare». Da qui il rammarico per una decisione arbitrale che ha finito col privare i locali di una vittoria che sembrava essere a portata di mano. Ad ogni modo, sarebbe riduttivo e semplicistico spiegare il mezzo passo falso del Miglionico solo alla luce di questo episodio negativo. Va rimarcato che l'esito della gara č stato determinato anche da una prestazione opaca dell'intero collettivo miglionichese che, a livello tattico, ha lasciato a desiderare sia per i pochi inserimenti dei centrocampisti in zona d'attacco sia per aver sfruttato poco le fasce laterali, privilegiando i lanci lunghi che sono stati agevolmente neutralizzati dalla retroguardia avversaria. In definitiva, il pareggio č riconducibile ad una certa carenza di gioco. Sono mancati i giusti automatismi ed č stato poco apprezzabile il movimento senza palla. (nella foto Giuseppe Calia)

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