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Polittico di Cima da Conegliano

Giacomo Amati

Sosddisfatti i pasticcieri Tritto
Da Miglionico dolci lucani tra le star in tv

La Gazzetta del Mezzogiorno
10 Gennaio 2006

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MIGLIONICO - Un viaggio d'andata e ritorno, destinazione Roma, in meno di sei ore: sono stanchi, ma soddisfatti e felici i tre fratelli maestri pasticcieri miglionichesi, Giulio, Carmela e Attilio Vesia, titolari della locale pasticceria «Tritto» di piazza Castello. Domenica scorsa hanno partecipato alla trasmissione televisiva, «Mattina in famiglia», in onda su «Rai 2», condotta da Tiberio Timberi, Adriana Volpe e Marcello Cirillo. Nel corso della diretta televisiva, per circa un quarto d'ora, prima dalle 7.21 alle 7.30, e poi dalle 8.35 alle 8.40, la bravissima pasticciera Carmela ha illustrato tutti i «segreti» utili a creare due specialità di prodotti tipici della tradizione dell'artigianato dolciario lucano: le «crespelle al miele» e i «biscuott al cotto di fichi», di facile preparazione e dal gusto prelibato. Inoltre, i tre maestri dell'arte dolciaria locale, utilizzando un tavolo lungo due metri, hanno mostrato numerosi altri dolci, tra i più rappresentativi della tradizione regionale, dal celebre «Sospiro» al «Limoncino». Per la comunità miglionichese è stato un evento particolarmente suggestivo: per la prima volta, un prodotto alimentare locale ha ottenuto una ribalta nazionale così importante. «La nostra partecipazione a questa trasmissione televisiva - dichiara raggiante Giulio - ci ha riempito di gioia. È stata un'esperienza esaltante e resterà un ricordo indelebile. In particolare, ci siamo commossi quando l'incantevole Adriana Volpe ha esposto le nostre ricette su una specie di trono, nella zona più alta. Ci siamo sentiti gratificati per il nostro lavoro quotidiano che è finalizzato a creare sempre nuovi e raffinati dolci per soddisfare i gusti sempre più esigenti e delicati delle persone». Un significativo apprezzamento è stato rivolto ai tre pasticcieri dal sindaco Vincenzo Borelli che ha sottolineato come la produzione dolciaria miglionichese costituisca una specie di «fiore all'occhiello» della gastronomia e dell'artigianato locale. Il loro sapiente lavoro rappresenta un esempio da imitare.

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