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Polittico di Cima da Conegliano

GIACOMO AMATI

Miglionico, a rischio il frantoio Gaudiano
L'ex sindaco ora propone una conferenza di servizio

La Gazzetta del Mezzogiorno
23 Agosto 2006

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MATERA - Botta e risposta su quell'oleificio di Miglionico che il titolare, Emanuele Gaudiano, sembra intenzionato a chiudere dopo che, per ragioni legate a problemi di tenuta della strada di acceso all'opificio, lo stesso è tagliato fuori da ogni tipo di collegamento. «Non riesco più a svolgere il mio lavoro, meglio perciò mollare tutto», aveva detto nei giorni scorsi l'imprenditore, lamentando il disinteresse degli enti, in testa il Comune di Miglionico, interessati a restituire all'area garanzie di sicurezza. A Gaudiano ha fatto eco la presa di posizione dell'Amministrazione comunale di Miglionico che tra l'altro ha denunciato l'inadeguatezza dei mezzi finanziari a disposizione per avviare l'intervento di recupero. Nel confronto a più voci adesso interviene l'ex Sindaco, Giuseppe Dalessandro, il quale ricorda che «risale al 2002 la prima ordinanza di sgombero e messa in sicurezza degli edifici ubicati nell'area in questione, provvedimento resosi indispensabile per le perizie che ne consigliavano l'abbandono». Dalessandro concorda con l'Amministrazione comunale in carica sulla cause del cedimento: «l'accelerazione del fenomeno di dissesto fu determinato dagli scavi per la metanizzazione di Miglionico». Aggiunge tuttavia che «l'intero pendio è interessato da un intenso dissesto idrogeologico, circostanza che consentì al Comune di attivare finanziamenti nell'ambito dell'accordo quadro di programma del 2002». Poi l'attacco all'attuale Amministrazione: «nell'arco di oltre due anni nulla è stato fatto di concreto nè il Comune si è preoccupato di fornire al Frantoio Gaudiano una alternativa valida al trasferimento di una delle più antiche e prosperose attività produttive del paese». L'ex Sindaco non si ferma e va giù duro: «o il pericolo è rappresentato dal rischio di crollo delle abitazioni private e in questo caso non si comprende perché il Sindaco non abbia fatto osservare l'ordinanza di sgombero, oppure è la strada a rappresentare pericolo. E allora perché non vengono sgomberati i locali di proprietà comunale? Se, invece, è l'intero quartiere a destare preoccupazione, come mai si consente il parcheggio lungo la strada e l'uso dei locali sottostanti gli immobili oggetto di sgombero?». Per Dalessandro «sono questi interrogativi a rendere oscura la vicenda e a farmi convincere che non ci si è occupati del problema». Dopo aver sottolineato che «al Sindaco di Miglionico va riconosciuta la superficialità con cui affronta le questioni», l'ex primo cittadino del paese afferma che «la strada non può essere inibita al traffico pesante perché è l'unico accesso al centro storico; Miglionico, città dell'olio, non può ostacolare il lavoro e la crescita del maggior produttore della zona». Per Dalessandro «un lavoro di squadra non guasterebbe e allora cosa aspetta il Comune a convocare una conferenza di servizio coinvolgendo istituzioni provinciali e regionali?».

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