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Polittico di Cima da Conegliano

GIACOMO AMATI

Campane, fuochi d'artificio e banda
Miglionico, una festa per il nuovo parroco

La Gazzetta del Mezzogiorno
9 Ottobre 2006

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Il niuovo e l'ex parroco di Santa Maria Maggiore di Miglionico: Don Giuseppe Tarasco e Don Mario SpinelloMIGLIONICO - Schivo e riservato, ricco di garbo, sorridente e rassicurante: piace già, moltissimo, don Giuseppe Tarasco, 35 anni, nuovo sacerdote della parrocchia «Santa Maria Maggiore». Don Tarasco, presenti tutte le autorità civili e militari del paese, tra rintocchi di campane a festa, fuochi d'artificio e note della locale banda musicale, è stato salutato e accolto in piazza Castello da numerosi fedeli che, unitamente all'arciprete don Mario Spinello, in partenza per Pisticci, dove è stato chiamato a ricoprire l'incarico di cooperatore dei Santi Pietro e Paolo, al sindaco Vincenzo Borelli, all'arcivescovo, mons. Salvatore Ligorio, e ad altri parroci del clero materano, in corteo, l'hanno accompagnato davanti al sagrato della Chiesa Madre, dove s'è svolta la cerimonia della consegna delle chiavi. Luci accese in chiesa, gremita in ogni ordine di posti da fedeli, tra cui era presente anche una nutrita rappresentanza della parrocchia di Venusio, il borgo materano dove don Giuseppe ha esercitato il suo ministero per parecchi anni. Nel corso della messa solenne, celebrata da mons. Ligorio, l'alto prelato, dopo aver sottolineato l'instancabile e preziosa opera pastorale espressa da don Mario, per 41 anni al servizio della parrocchia miglionichese, ha augurato al giovane don Giuseppe di esplicare la stessa energica passione del suo predecessore. Dopo la lettura della bolla di nomina vescovile che ha sancito ufficialmente l'insediamento del nuovo sacerdote, sono stati il sindaco Borelli e il dirigente scolastico Domenico Lascaro a prendere la parola, prima ringraziando, a nome della cittadinanza, don Spinello per la sua lunga e proficua permanenza a Miglionico, poi salutando il nuovo arrivato, don Tarasco. Sono state parole toccanti che hanno commosso e suscitato attenzione e riflessione tra i presenti nel corso di una cerimonia particolare, caratterizzata da contrastanti sentimenti: di gioia per l'accoglienza del nuovo parroco e di malinconia per la partenza, che «non sarà un addio», ha precisato il sindaco, di don Mario. In particolare, il primo cittadino ha sottolineato la grandezza dell'opera pastorale svolta da don Spinello, capace di dispiegarsi in molteplici aspetti del tessuto sociale della comunità. Poi, s'è detto convinto che don Giuseppe, ricco di tante doti, saprà raccogliere a valorizzare l'eredità lasciata da don Mario, uomo di cultura eccelsa e di grande intelligenza. Da parte sua, il dirigente Lascaro nell'esprimere la gratitudine di tutto il paese per quello che don Spinello ha fatto a beneficio della comunità e per ciò che ha rappresentato, soprattutto per le tante generazioni di giovani, che con stima e affetto, gli si sono stretti intorno, ha espresso l'augurio a don Giuseppe, affinché possa svolgere la sua opera pastorale con sapienza ed intelligenza in una «società caratterizzata da numerose insidie, in cui c'è bisogno di riscoprire valori profondi: dall'amicizia all'amore, dalla tolleranza alla solidarietà». Giacomo Amati

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