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Polittico di Cima da Conegliano

GABRIELE SCARCIA

On.le Francesco Marinaro
Di Miglionico, fu eletto a Roma - Alla Costituente partecipò anche Marinaro

La Gazzetta del Mezzogiorno
1 Agosto 2006

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On.le Francesco MarinaroMATERA - Quando si parla di Costituente, per quanto riguarda la Basilicata, il pensiero corre immeditamente al senatore a vita Emilio Colombo. Ma c'è anche un'altra figura che andrebbe ricordata, è quella dell'on. Francesco Marinaro, lucano anch'egli e naturalmente seduto agli stessi banchi parlamentari in quel frangente così cruciale per le sorti della nazione. Francesco Paolo Marinaro nacque il 18 novembre 1892 a Miglionico, da Pietro Antonio e Maria Gaetana Dimarco. Partecipò alla prima guerra mondiale combattendo sul Piave. Dopo la laurea in giurisprudenza, fu eletto sindaco del suo paese per pochi mesi, dal 1921 al 1922. Sposò la nobildonna miglionichese Maria Ester De Novellis, l'8 settembre 1923. Trasferitosi nella capitale per intraprendere la carriera di magistrato, venne eletto nel collegio Roma XX per la lista Blocco Nazionale della Libertà. Proclamato deputato il 28 giugno 1946 fu convalidato nell'elezione il 12 settembre 1946. Intanto, il 20 luglio 1946 si riunì per la prima volta la Commissione per la Costituzione, detta anche dei 75, incaricata di elaborare un progetto di Costituzione. Dopo aver assolto all'elezione del presidente Meuccio Ruini, figura rappresentativa della piccola Democrazia del Lavoro, dei tre vicepresidenti, Terracini, Tupini e Ghidini delle tre grandi aree politiche predominanti dell'assemblea (comunista, democristiana e socialista) fu la volta dei tre segretari, tra i quali spiccava il nome di Francesco Marinaro. Marinaro fu iscritto al gruppo parlamentare del Blocco Nazionale della Libertà dal 15 luglio 1946 al 17 gennaio 1947 e successivamente per il Fronte Liberale Democratico dell'Uomo qualunque, dal 17 gennaio 1947 al 31 gennaio 1948. Vestì la carica di segretario per i seguenti uffici parlamentari: alla Commissione per la Costituzione dal 19 luglio 1946 al 31 gennaio 1948, alla Terza Sottocommissione per lo stesso periodo e alla Commissione per l'esame delle domande di autorizzazione a procedere in giudizio, dall'11 settembre 1946 al 31 gennaio 1948. Fu componente dei seguenti organi parlamentari: Comitato di redazione dal 19 luglio 1946 al 31 gennaio 1948; Commissione speciale per l'esame delle leggi elettorali dal 5 maggio 1947 al 31 gennaio 1948; Commissione speciale per riferire sul disegno di legge che modifica il decreto legislativo 10 marzo 1946, per la elezione della Camera dei deputati dal 28 giugno 1946 al 31 gennaio 1948; Commissione speciale per riferire sul disegno di legge riguardante norme per la compilazione delle liste elettorali nella provincia di Gorizia dal 28 giugno 1946 al 31 gennaio 1948; Commissione speciale per l'esame del disegno di legge che detta norme per la limitazione temporanea del diritto di voto ai capi responsabili del regime fascista dal 28 giugno 1946 al 31 gennaio 1948; Seconda commissione per l'esame dei disegni di legge dal 24 settembre 1946 al 31 gennaio 1948. Buon economista, pronunciò nella seduta del 24 febbraio 1947 dell'Assemblea Costituente, un discorso sul risanamento finanziario, la cui parte più significativa è contenuta nelle seguenti espressioni: «la mia coscienza mi impone di dire al Governo che sarebbe una grave jattura per il nostro Paese se si lasciasse allettare da queste visioni miracolistiche, perché il risanamento definitivo della nostra situazione dipende oramai, dopo tutte le distruzioni e le rovine che si sono accumulate sul corpo della Patria, unicamente da quello che è rimasto ancora in piedi della nostra attrezzatura agricola, industriale e commerciale? Una saggia politica fiscale non deve inaridire le fonti del gettito, ma colpire solo il reddito. In caso contrario acquista finalità non di carattere tributario, ma di ripartizione della ricchezza. Solamente così la vita del Paese potrà avviarsi verso la normalizzazione e ridare al Popolo un minimo di prosperità?». Il professore di Istituzioni di diritto pubblico dell'Università la Sapienza di Roma Vincenzo Atripaldi, sottolinea del costituente lucano: "L'on.le Francesco Marinaro di Miglionico, nell'Assemblea Costituente, svolse un ruolo rilevante nell' elaborazione dell'art.47 della Costituzione Repubblicana ("La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l'esercizio del credito. Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese"). Proprio per le sue doti di economista, occupò il posto di Capo del Personale nella Banca d'Italia. Si spense a Roma il 6 settembre 1972.

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