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Polittico di Cima da Conegliano

 

A Matera la prima nata. Per i fuochi artificiali ferite cinque persone
Fiocco rosa sul nuovo anno
A Bernalda la comunità vicina alle famiglie dei rapiti in Nigeria

Il Quotidiano della Basilicata
2 Gennaio  2007

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UN PRIMO dell'anno all'insegna di cenoni e famiglia: il 2007 inizia sotto il segno della serenità e, soprattutto, delle abbuffate casalinghe e nei ristoranti che, negli ultimi giorni, hanno registrato significative presenze.
Un anno non sereno per tutti, però. A Bernalda, in modo particolare, le famiglie dei tecnici rapiti in Nigeria lo scorso 7 dicembre non hanno vissuto momenti tranquilli. Crescono, infatti, le preoccupazioni per la sorte di Cosma Russo e Roberto Draghi, il primo residente proprio nel comune lucano e il secondo "acquisito", dal momento che ha sposato una bernaldese.
Una festa in tono minore per l'intera comunità, che si è voluta stringere attorno alle famiglie dei rapiti e ha deciso, pertanto, di ridurre anche i tradizionali fuochi di fine anno. L'iniziativa, lanciata dal Comitato cittadini attivi, sembra abbia avuto seguito, facendo diventare, in tal modo, il dolore di una famiglia quello della comunità intera. Veglie di preghiera, inoltre, sono state organizzate in molte chiese del comune lucano. Dopo quasi trenta giorni, la paura per la sorte degli ostaggi ovviamente cresce.

I feriti
Se a Bernalda non si sono sparati molti fuochi artificiali per rispetto degli ostaggi, nel resto della regione i festeggiamenti non sono mancati. Anche se la spesa per l'atterezzatura pirotecnica è indubbiamente calata rispetto al passato, non sono mancati gli incidenti. In Basilicata per i botti di fine anno, le persone ferite sono state cinque, tre in provincia di Potenza e due in quella di Matera. Altre sette persone si sono fatte medicare all'ospedale San Carlo di Potenza, dopo essere state coinvolte in incidenti stradali o domestici. Si tratta, però, di casi non gravi: sono stati tutti dimessi dopo essere stati medicati.
La situazione più grave, a Potenza: a un ragazzo di Pantano (O. S., di 27 anni) è scoppiato in mano un petardo: è ora ricoverato in chirurgia d'urgenza dell'ospedale San Carlo di Potenza, con una prognosi di 20 giorni. Il rischio è quello di perdere la mano. Insieme a lui anche un ventunenne di Pantano, R. D., che ha riportato una ferita lacero contusa alla testa. Il ragazzo è stato però dimesso, anche se ne avrà per otto giorni. Un altro giovane è rimasto ferito alla mano a Venosa. A Miglionico, in provincia di Matera, un uomo di 30 anni si è fratturato il braccio sinistro: ha detto di aver perso l'equilibrio perché spaventato da un petardo lanciato da un'abitazione. Leggermente ferito anche un uomo di Tricarico.

La prima nata

Anche quest'anno spetta alla provincia di Matera il primato per il primo nato. E' una femminuccia e si chiama Vanessa Basile. La bimba, che è nata all'ospedale Madonna delle Grazie di Matera, è originaria di Bernalda. Pesa 3,400 chilogrammi ed è stata partorita alle 7.05 dalla mamma Micaela, che vive con il marito a Bernalda. Nel pomeriggio - e precisamente alle 16.30 - è nato anche un bambino al San Carlo di Potenza. Stefano Canio pesa 3.880 chilogrammi. La mamma è originaria di Pietrgalla, ma attualmente residente a Caserta. Ad aiutarla durante il parto il dottor Principale.

Le paure dei lavoratori

Non è sereno il Capodanno dei tanti lavoratori che aspettano una risoluzione alle loro vertenze: dal Car alla Nylstar, dall'ex Eds all'ex Calzaturificio di Maratea alla Flomar e alla Filatura di Vitalba. L'elenco è lungo e la speranza è che quest'anno porti un po' di serenità anche a chi ha perso la speranza di lavorare.

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