I° RADUNO DEI MILODONTI

 

Oggi 12 ottobre 2001, mi alzo di buon mattino, spalanco le finestre della stanza e un bellissimo sabato di ottobre si presenta alla vista: che fare? Un bel giro in moto naturalmente e poiché gli altri motociclisti marcano visita, parto solo soletto per la Francia con la saccoccia piena di Franchi da far fuori prima dell'avvento dell'Euro. Non ho voglia di impegnarmi nella guida per cui opto per una prima parte in autostrada. Entrata ad Ovada, A26-A10 fino a Savona, quindi Torino-Savona fino a Mondovì. Finalmente il tratto Savona - Mondovì è tutto in doppia corsia, meno pericoloso e si riesce anche ad apprezzare meglio l'ascesa del Col di Cadibona nell'appennino ligure. A Mondovì seguo le indicazioni per Cuneo fino ad una rotonda alla francese (che nella "provincia granda" sono particolarmente grandi) dove ci sono le indicazioni per Borgo San Dalmazzo. La mia intenzione è di imboccare la Valle Stura che porta ai colli della Maddalena e della Lombarda fino al Col de la Bonette, il passo più alto in Europa 2802 m. Arrivo a Demonte, la porta della valle e faccio il pieno ad una stazione di servizio Agip sulla sinistra; mentre riparto noto le indicazioni per San Giacomo-Valle dell'Arma sulla destra. Non so resistere alla tentazione, gambe all'aria tutti i bei programmi e mi avventuro a velocità da pensionato su di una stretta stradina con ottimo fondo di asfalto che tra paesaggi autunnali mi porta al Colle della Faunera o Colle dei Morti a 2416 m di altitudine e sorpresa: niente neve e clima piacevolissimo. Piccola sosta di riflessione dopo 190 km, al passo non c'è nessuno, solo un milodonte. A questo punto si può proseguire verso valle fino al Santuario San Magno, dove la strada si allarga e quindi per la Val Grana, zona di produzione del famoso Castemagno fino a Caraglio ma, ricordandomi di avere una moto tuttoterreno ritorno indietro per un km e sulla destra imbocco una stradina sterrata che porta al Colle della Gardetta m.2437. Dal primo pianoro che si incontra si dipartono diverse stradine, cerco di mantenere la destra come direzione e dopo circa 20 km di sterrato con buon fondo arrivo al rifugio della Gardetta (2370 m.) con punto di ristoro purtroppo chiuso dal 30 Settembre. Incontro solo due KTM che viaggiano a velocità sostenuta, per il resto non un'anima viva; ogni tanto mi fermo e faccio il pieno di silenzio fino a riempire il cuore. La strada che prosegue fino al passo e chiusa con sbarra, scendo a valle verso Preit ed incontro due ciclisti nel senso opposto che mi chiedono informazioni sul resto del cammino, poco oltre una malga con punto di ristoro chiuso dal 30 Settembre . Ritrovo l'asfalto nel tratto più ripido e passando per piccoli borghi arrivo alla Val Maira. A sinistra si può proseguire per Acceglio, Chiappera con la strada che termina in un alpeggio a 2100 m circa (sbarrata con catena). A destra dopo pochi km indicazioni per Elva, paese occitano. Tutto asfalto con strada scavata nella roccia e molte galleria con pietra a vista: un'emozione! Ad Elva, possibilità di ristoro e c'è anche una cooperativa di prodotti caseari; dopo un panino in compagnia di turisti francesi con signora veramente notevole , salgo al Colle di Sampéyre 2284 m. Poca gente; un ciclista mi consiglia una stradina con qualche difficoltà che inizia sulla destra del passo e prosegue in quota tra i due versanti fino a Dronero, memorizzo, ma rimando al prossimo anno. La strada scende fino a Sampéyre nella Val Varaita, a sinistra a meno di 30 km c'è il Colle dell'Agnello, ma è ora di tornare. Mi fermo prima di Melle per acquistare in una fattoria i Tomini del Mel ed un po' di castagne. Ritorno da Savigliano - Brà - Alba - Asti - Nizza Monferrato e quindi attraverso le colline della gioventù fino a casa. In totale 420 km in pieno relax; per la sera i motociclisti malati si fanno vivi e si cena ad Alessandria al Giardinetto con fine serata a Vignale Monferrato in vineria.

 

partecipanti: il dottore

a norma di statuto il raduno è valido

il merlaccio ed il cantoniere sono ammoniti con diffida

 

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