i viaggi del milodonte

anno 2001 d.c.

Un Cantoniere a Persepoli

Andata e Ritorno


 

il cantoniere Honda Africa Twin 1993 - grassaggio e misurazioni

il merlaccio BMW R 1100 RT 1998 - caffettiera, gelati e merende

il dottore Honda XL650V Transalp 2000 - chiacchere e kebab

Parte prima

Andata

considerazioni sul clima

 

Per entrare in Iran con il mezzo proprio occorrono:

a) Carnet de passage en douane: da richiedere nelle delegazioni provinciali dell'ACI; il costo della pratica è di Lire 150.000. Il Carnet è ottenibile in 15 giorni lavorativi, la documentazione richiesta è la seguente:

- Fideiussione bancaria del prezzo a nuovo del veicolo, e se il veicolo è fuori produzione, l'importo a nuovo di veicolo analogo. La Banca richiede normalmente il 2,40% dell'importo della fideiussione. (è possibile contrattare, noi abbiamo speso l'1% dell'importo della fideiussione)

- Libretto del mezzo in fotocopia

- Numero del motore (non reperibile sul libretto)

b) Patente internazionale: da richiedere all'ACI (tutte le delegazioni) costo di Lire 115.000. ottenibile in tre giorni lavorativi. La documentazione richiesta è la seguente:

- patente che trattengono per tre giorni

- due fotografie di cui una autenticata

c) Visto consolare: costo di lire 100.000 se si produce un invito da parte di un Iraniano o con la conferma di servizi turistici acquistati presso una agenzia iraniana. Se si svolge la pratica presso AdinehViaggi via Casarotto 8 Milano (metró Loreto) telefono 0226113987 .il costo é di £ 245.000 senza l'obbligo di prenotazione di altri servizi. Per il visto, occorre presentare passaporto con alcune pagine affiancate libere senza visti di Israele ed una foto tessera. (per le signore con il capo coperto) Pratica espletata in 15 giorni lavorativi.

d) Assicurazione sanitaria (solo consigliata)

 

km totali 10500 - 11000

24 Aprile - Martedì - Novi ligure - Ancona - km 480 - bella giornata

Ci ritroviamo come al solito al casello di Novi Ligure alle 7,45: è una bella giornata con una temperatura di 4°C. Ci dirigiamo verso Ancona di buona lena. Alle 10 facciamo sosta in un area di servizio vicino a Bologna dove siamo assediati da un gruppo di zingare. Alle 12,30 arriviamo al porto e ci imbarchiamo sulla deserta Olimpik Champion della Anek Lines che salpa alle 14.00. Cabina tripla e passaggio moto L.655.000. Pranziamo a bordo, facciamo un sonnellino e ...sorpresa: sentiamo strani rumori di vetri rotti nel bagno. L'alce che avevamo lasciato a CapoNord è ritornato più sano e più forte di prima. Ceniamo al self service e serata sulle poltrone deserte dell'Ocean View in compagnia di una bottiglia di ouzo.

25 Aprile - Mercoledì - Igoumenitza - Asprovalta km 476 - bella giornata

Sveglia alle 4,00 ci prepariamo e senza colazione sbarchiamo a Igoumenitza per primi, é buio, le strade sono deserte, c'è una serenata stupenda ed un bel frescolino. Ci avviamo verso Ioannina ma dopo il primo scollinamento troviamo la nebbia che ci raffredda e rallenta. Il dottore lamenta problemi di assetto alle basse velocità, gomme nuove o cupolino? La causa di tutto questo é, come scopriremo in seguito l'abbinamento di cupolino bauletto e sacco giallo. Dopo Ioannina ci fermiamo a fare un caffè in un campo di preservativi con vista sul lago. Proseguiamo verso il passo di Cataro a 1690 m. (foto 55,8 Kb) con belle viste e neve sui bordi della strada che si presenta gelata nei tratti all'ombra. Arriviamo a Kalambaka e con una piccola deviazione facciamo una visita veloce ma completa a tutti i monasteri (foto 69,1Kb) delle Meteore. Riscaldati dal sole di mezzogiorno ci fermiamo in un prato in compagnia delle mucche per toglierci un po di imbottitura. Pranziamo a Kalambaka nella piazza principale di fronte alla fontana. Facciamo Bancomat, comperiamo schede telefoniche e sigarette ed eccoci sulla strada di Trikala con lo stomaco pieno di kotopoulo e patate. Pochi km e ci dobbiamo fermare per un caffè rigeneratore. Imbocchiamo l'autostrada per Larissa e paghiamo due volte 250 Dr a testa; sosta gelato e benzina che costa all'incirca 290 Dr al litro. Le strade sono buone e quasi tutte nuove, proseguiamo per Kavala pensando di pernottare ad Asprovalta, ma il merlaccio riesce ad attraversare un paese carino pieno di hotel e pensioncine sul lungomare senza vedere un posto per dormire. Ci fermiamo in un paese che inizia con la O.. e chiediamo informazioni ad un barista il quale ci presenta mezzo paese prima di indirizzarci all'hotel Sirtaki (15.000 Dr con colazione). Nel frattempo mangiamo in un tavolo apparecchiato al bar i pesciolini del ristorante a fianco e misteriosamente un piatto di gamberetti sparisce passando nelle vicinanze del cantoniere che nega il furto leccandosi i baffi non ancora cresciuti. Parcheggiamo le moto sul bordo della piscina interna e dormiamo tranquilli.

26 Aprile - Giovedì Asprovalta - Biga km 472 - bella giornata

Siamo in forma, ci siamo riposati ed abbiamo buone intenzioni ... la Turchia ci aspetta. Le strade sono tutte nuove ed ora c'è anche la tangenziale che permette di superare Kavala ed altri paesi. Il cantoniere è preoccupato per la catena senza grasso (ha previsto 12 unzioni) ed ogni tanto fa qualche finta per potersi fermare. Messo su dal merlaccio che ogni tanto guarda preoccupato la catena, a 5 km dal confine turco l'aspirante untore supera tutti ed impone una sosta con la scusa di un pasto, poi consumato in fretta e furia. Il tempo della sosta è quasi interamente dedicato alle catene ed anche il dottore, suo malgrado, ne resta coinvolto. Pochi minuti e siamo alla frontiera dove passiamo per vari uffici spendendo 5 + 4 + 2 $ per diversi permessi in un clima rilassato e senza problemi. Incontriamo anche 4 svedesi che con 3 Enfield sono diretti in India e siamo colpiti dalla loro serenità. A Kasan diventiamo milionari, infatti il merlaccio ritira con il Bancomat 150.000.000 di TL. Arriviamo a Gelibolu sul Marmara Denisi superando alcuni posti di blocco dell'esercito ( al cartello DUR occorre fermarsi e proseguire ad un loro assenso). Prendiamo al volo il traghetto delle 17.00, e mentre acquistiamo i biglietti 3.000.000 in tutto, il cantoniere è circondato da una folla di curiosi che gli toccano tutti i tasti e le leve della moto. Sul traghetto facciamo conoscenza del Dott. Giacomino, elegantissimo in giacca e cravatta, visita con cura tutte le moto, soffermandosi in particolare sulla moto del merlaccio. All'arrivo abbandona il pullman di cui è l'autista per assistere all'impennata che il cantoniere gli aveva promesso ma che non farà. Appena sbarcati svoltiamo a sinistra per Bursa e se ne vanno i primi 45.000.000 di TL in benzina che è carissima. Costeggiamo il mare e 20 km dopo Biga avvistiamo un piccolo motel sulla destra, ottenuta l'approvazione del canto ci sistemiamo: moto in giardino, cena con i fiocchi (33.000.000 TL) e cameretta pulitissima (20.000.000TL). Cominciamo ad apprezzare la proverbiale ospitalità turca.

27 Aprile - Venerdì Biga - Ankara - km 557 - bella giornata

Giornata bella con cielo limpido e leggera brezza. Ci svegliamo per le 7,30 e per le 8,30 siamo pronti per la colazione come d'accordo. Scendiamo in sala ma non si vede anima viva e per di più siamo chiusi dentro. Facciamo un pò di rumore e tutto si aggiusta. Il merlaccio in vena di buone azioni va al distributore a comperare le sigarette per il canto, compera anche due cartoline impolverate senza ricevere alcun rimprovero, ma sguardi di disapprovazione. Arriviamo a Bursa, è polverosa, caotica, piena di buche e ci vuole del tempo per attraversarla; in un paese prima di Elkeshair facciamo un doppio Bancomat, acquistiamo del buon pane, birrette Efes e qualche biscotto. Ci fermiamo lungo la strada e ci accampiamo nei pressi di un pecoralserraglio. Cuciniamo un minestrone ristoratore; nel frattempo sbuca un vecchietto stile Amici Miei, al quale offriamo 2 fragole e 1 Kit e Kat e vista la sua ingordigia e la sua insistenza mettiamo una mela bella fuori e brutta dentro come esca sul muretto. In un attimo la mela sparisce finendo nella sua tasca, ci stringe la mano, ci benedice e se ne va. Abbiamo anche altri commensali, tra cui un bambino con due orecchie a sventola da competizione che ci regala un sorriso che vale la giornata. Pochi km dopo veniamo fermati ad un "Trafic Control" (saranno le maledizioni del vecchietto?) dove ci viene contestato un eccesso di velocità 116 km con il limite ovunque di 90 km/h. Piangiamo un pò ma sono incorruttibili; paghiamo 79.800.000.TL (un piccolo sconto rispetto ai 162.000.000 di TL previsti) con resto, ricevuta e raccomandazioni. Con la coda tra le gambe riprendiamo il viaggio. Viaggiamo alla velocità prescritta, e menomale perché incontriamo altri radar control prima di arrivare ad Ankara. Facciamo benzina a Polatli, cerchiamo anche un hotel ma il Gordio, l'unico del paese, è completo. La città di Gordio, antica capitale dei Frigi è a pochi km. Si può visitare la tomba del re Mida, che secondo la leggenda tramutava tutto ciò che toccava in oro. La città è nota anche per il "nodo gordiano". Secondo la tradizione a chi riusciva sciogliere il nodo si aprivano le porte dell'Asia. Alessandro il Grande indispettito e forse con poca pazienza tagliò il nodo con la spada e se le aprì d'autorità. Si fa buio, il cantoniere tende al nero ed entriamo nel caos di Ankara. Assorbiti dal traffico sempre più intenso e pericoloso, ci ritroviamo circondati da cattivissimi minibus che quasi ci mangiano ed allora ci fermiamo sulla destra in un posteggio di taxi. Il dottore si avvia a piedi per cercare un hotel e trova nelle vicinanze l'Ersan 28$ e nella zona pedonale il Melody 105$ . Scegliamo il primo per ammortizzare la spesa delle multe, anche se il canto è un pò restio a lasciare le moto nel dehors. Ceniamo nelle vicinanze in un locale polivalente frequentato da molti giovani ed incontriamo Antonio Hinoki ed il figlio di Cioni (un peccato di gioventù?) Al ritorno assistiamo ad uno spettacolare ingorgo di taxi che girano in tondo nella zona alla ricerca di clienti strombazzando anche alle ombre con un poliziotto che assomiglia all'arbitro Farina che ammonisce tutti fischiando ad un ritmo indemoniato. A lato il suo tranquillo collega Vanzetti si limita a sgridare qualcuno dall'altoparlante del Renault 12 della Polis. A letto sfiniti e stupiti.

28 Aprile - Sabato Ankara - Bodzkale km 200 + 12(scavi) - bella giornata

Strano ma vero: usciamo da Ankara senza sbagliare strada ed in un baleno ci ritroviamo in direzione di Samsun. Prudenti e costanti alla velocità di 90 km/h arriviamo in tre ore a Bodzkale. Prima del villaggio ci fermiamo per fare rifornimento ed il merlaccio è costretto a fare dei viaggi charter per fare provare la moto a tutti gli addetti al distributore ... e sono tanti. Siamo bloccati all'ingresso del paese dal gestore del Motel Asikoglu che, oltre a vitto e alloggio (30.000.000 TL) ci organizza anche la giornata. Mangiamo al selfservice con turisti polacchi, facciamo piccola manutenzione alle moto con alle costole il sig. Attila guida professionista e discreta. Finalmente con Attila a bordo partiamo per l'esplorazione di Hattusas (inserita nel World Heritage List) l'antica capitale degli Ittiti. (foto 54 Kb) Attila è un ometto come si deve, sembra Chico l'amico di Zagor e ci fa visitare per bene tutte le rovine con dovizia di particolari e tanta strada a piedi per più di tre ore. Scemi come pochi, già carichi come asini ci riempiamo di pietre ricordo per 30.000.000 di TL, qualche kilo che ci porteremo appresso per tutto il viaggio. Attila annuisce contento, si becca 20.000.000 TL e vuole anche offrirci da bere con i nostri soldi. Quattro passi in paese che è molto bello e serata con Kebab speciale al fuoco di legno di pino, forse il più buono di tutto il viaggio.

29 Aprile - Domenica - Bodzkale -Erzikan km 518 - bella giornata

Il dottore che non si è perso ad Ankara si perde a Bodzkale e finiamo in un cortile tra oche anatre e galline;dopo un' ingloriosa retromarcia procediamo nella direzione opposta verso Sivas e per l'ennesima volta ci ferma il Trafic Control. Fortunatamente viaggiavamo a 90,5 km/h e così si limitano ad una bella sgridata. In giornata riusciamo a capire anche come funziona il meccanismo: auto civetta viaggiano con il radar a bordo e segnalano i cattivi alla pattuglia che è molto più avanti, di solito in uno spazio dopo un dosso. Da questo momento cominciamo a viaggiare un pò tesi, il cantoniere prende il comando della situazione e quando vede un'auto sospetta rallenta e a volte mette anche il cavalletto. Ci fermiamo a mangiare in un Denisleri Tesisleri e spendiamo 14.000.000 di telefonate per fare sapere a tutta Bosio della multa milionaria. Facciamo una sosta per il caffè attorniati da una scolaresca in gita e la strada diventa spettacolare. In prossimità di un Trafic Control il merlaccio ed il cantoniere si perdono sorpassando un autotreno, ci ritroveremo tutti assieme solo molto più avanti. Arrivati ad Erzican siamo accolti da un collega del merlaccio con BMW modello 55 addobbata in modo strano e con gli ammortizzatori scaricati a bella posta in modo da avere una andatura altalenante tipo materasso a molle. Arriviamo con il codazzo dei curiosi all'hotel Saray (18.000.000 TL) relink(); setInterval("rescan()", 1000); top.document.title = top.frames[top.frames.length % 2].document.title;