Ho sceso,dandoti il
braccio, almeno un milione di scale Ho sceso, dandoti il
braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei
è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato
breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora,
né più mi occorrono le coincidenze, le
prenotazioni, le trappole, gli
scorni di chi crede che la realtà sia
quella che si vede. Ho sceso milioni di
scale dandoti il braccio non già perché con
quattr’occhi forse si vede di più. Con te le ho scese
perché sapevo che di noi due le sole vere
pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue. EUGENIO
MONTALE
(Da “Satura”) Commento Il tema iniziale della poesia (Satura) è il senso della
perdita e dello smarrimento provocato dalla morte della moglie: insieme hanno
sceso, nel viaggio della vita, milioni di scale e ora, a ogni gradino, il
poeta avverte una sensazione di vuoto. A lei egli affidava il disbrigo delle
incombenze pratiche durante i viaggi fatti insieme, come badare alle
coincidenze, preoccuparsi delle prenotazioni, ma queste sono solo “trappole”
e “scorni” per chi crede che la realtà si esaurisca tutta nel mondo visibile.
La seconda strofa chiarisce quale sia il vero senso di smarrimento del poeta.
Mosca aveva infatti una conoscenza profonda delle cose, che non si arrestava
alla superficie della “realtà che si vede “. La sua miopia era solo
apparente; lo sguardo di Mosca era difatti anche più penetrante di quello del
poeta. Il tema dello sguardo della donna amata
è frequente nelle Occasioni e nella Bufera e altro. Clizia, per esempio, era
dotata di “occhi di acciaio”, che fissavano il sole dei valori eterni. Invece
gli occhi di Mosca, pur essendo semiciechi, guidano ugualmente il poeta
perché provvisti di una sapienza domestica e ironica e di una saggezza a lui
ignota. Per quanto riguarda lo stile se non si
andasse a capo e i versi fossero scritti di seguito, il testo sarebbe una
prosa. Infatti la sintassi è regolare, il linguaggio semplice e quotidiano,
mentre mancano quasi del tutto gli artifici consueti della poesia (si nota
solo l’assonanza fra brAcciO e viAggiO). |