sotto l’Alto Patrocinio del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica

Sabato 22 Domenica 23 luglio

COMUNE DI MONTE CERIGNONE (PU)

con il Patrocinio della Provincia di Pesaro Urbino

 

in collaborazione con Monrif.net, il Resto del Carlino, la Nazione, il Giorno online

 

SPAZIO, ULTIMA FRONTIERA?

riflessioni su un futuro al di fuori della Terra per salvare la Terra

 

coordinamento FABIO DELLA BALDA

 

COMUNICATO STAMPA

 

Quale futuro per l’umanità dopo la scoperta di acqua allo stato liquido sul pianeta Marte? Quali nuovi scenari si prefigurano in campo scientifico e culturale? Il nostro fututro è al di fuori del pianeta Terra? La colonizzazione del sistema solare quando avrà effettivamente inizio? E chi parteciperà a questa nuova conquista? Domande attuali a cui cercheranno di fornire una risposta scienziati, ricercatori, filosofi, giornalisti, artisti e scrittori che si riuniranno a Monte Cerignone i prossimi 22 e 23 luglio. Un incontro ad alto livello a poche settimane dall’annuncio NASA della scoperta, avvenuta tramite le immagini del Mars Global Survejor, di acqua sulla superficie del pianeta. Scoperta che, come asserito da molti scienziati, ha profonde implicazioni sulla presenza di forme di vita su Marte. Sulla terra infatti, ovunque c’è acqua, energia e materia organica, esiste vita. L’acqua renderebbe tra l’altro più agevoli i voli spaziali verso il pianeta rosso, perchè gli astronauti potrebbero scomporla in idrogeno e ossigeno. Elementi che potrebbero consentire e la respirazione e l’energia necessaria per i motori delle astronavi. La sensazione che acqua allo stato liquido ricoprisse Marte in epoche remote serpeggiava da tempo fra i ricercatori, grazie all’evidenza fotografica di segni di erosione rocciosa. Il raffreddamento e il diradamento dell’atmosfera marziana non hanno dunque impedito all’acqua di depositarsi in alcune zone del pianeta. Marte è infatti un pianeta freddo ma non arido. La sensazionale scoperta è avvenuta in una regione conosciuta con il nome di Valles Marineris, gigantesco canyon lungo più di quattromila chilometri dominante il panorama a sud del paneta rosso, le cui gole penetrano per diversi chilometri all’interno della superficie marziana. Per questo motivo tutti i progetti di esplorazione spaziale all’interno del nostro sistema solare nel nuovo millennio hanno un unico obitettivo; Marte. Un passo importante per l’umanità ricco di interrogativi.

 

Sono stati invitati:

 

prof. Vittorio Formisano - Direttore Istituto Fisica Interstellare CNR

 

prof. Stelio Montebugnoli - Responsabile Stazione Radioastronomica Medicina CNR, SETI

 

prof. Giovanni Fabrizio Bignami - Direttore Area Ricerca Scientifica Agenzia Spaziale Italiana

 

prof. Stefano Ferluga - Fisico, Università di Trieste, Presidente CICAP

 

dott. Mimmo Acri, Ingegnere e scrittore

 

dott. Davide Fasolo - Filosofo, Università di Venezia, webmaster Filosofia in Italia

 

prof. Emanuele Severino, Filosofo

 

Gianluca Nardulli, Ufficio Stampa, Press Agent e giornalista cinematografico

 

Gianfranco Lollino, Astrofilo, Osservatorio Astronomico Saludecio

 

dott. Giovanni Lani, giornalista Monrif.net

 

prof. Carlo Rubbia, Premio Nobel, Presidente Enea

 

Vladimiro Bibolotti, Segretario Generale C.U.N., webmaster CUN, CIFAS