Cos'è la luce?
La luce visibile, proveniente dal sole è una miscela di
radiazioni tra i 400 e 700 nanometri (miliardesimi di metro). La
distribuzione delle intensità luminose corrisponde a quella della
radiazione emessa da un corpo alla temperatura superficiale di circa
6000 gradi centigradi. Questa radiazione si propaga anche nel vuoto e in
prima approssimazione a livello macroscopico possiamo pensare
essere costituito da radiazioni luminose che si propagano in linea
retta. Quando la luce giunge sulla superficie di un corpo possono
verificarsi due casi: viene assorbita (e si trasforma in energia
termica) o si riflette senza cambiamento di frequenza (tranne nel caso
della luminescenza).
Chiameremo sorgenti ogni oggetto in grado di emettere radiazioni
luminose. ( Sole, Fiamme, lampadine accese, ...)
Lo spettro della luce visibile
LUNGHEZZE D'ONDA ESPRESSE IN 10 -9
METRI
La frequenza è espressa in Hz ( n
= c/l ) dell'ordine
del 10 16 Hz
Il colore è
un fenomeno psico-fisico legato alla luce.
Il colore senza luce non esiste; basti pensare che nell'oscurità
profonda ciò che si intravede è privo di colori.
Il colore esiste in funzione della percezione che di esso
abbiamo attraverso l'occhio e il cervello (a parte i ciechi,
neppure i daltonici percepiscono correttamente i colori).
Inoltre la percezione dei colori dipende dalla composizione
spettrale della luce e dalla qualità del materiale
illuminato.
Per capire il colore possiamo fare il parallelo col mondo dei
suoni, assai più familiare; un tamburo emette note meno acute
di un violino, perché la frequenza delle vibrazioni sonore del
tamburo è inferiore a quelle del violino. |
SCOMPOSIZIONE
DELLA LUCE BIANCA
Per mezzo di un prisma trasparente
la luce bianca viene scomposta nei colori che la compongono;
nel loro insieme, tali colori formano lo "spettro".
Il blu ha lunghezza d'onda più bassa rispetto al rosso.
(Da documentazione AGFA) |
COLORI E
LUNGHEZZE D'ONDA
La figura schematizza la corrispondenza tra i diversi colori e
le rispettive lunghezze d'onda. L'unità di misura di queste
ultime è l'Angstrom (A).
A sinistra si ha la zona dei raggi ultravioletti, a destra
quella degli infrarossi. |
Anche nel
caso della luce si parla di frequenza o, più comunemente, di lunghezza
d'onda, al variare della quale variano i colori risultanti.
La luce bianca è il risultato della mescolanza di tutte
le altre tonalità di colore, presenti in proporzioni uguali.
Pertanto si parla di "spettro" di colori, ossia
dell'insieme di tutti i colori possibili; esempi di spettri
colorati sono costituiti dall'arcobaleno o dal fascio di luce
scomposta da un prisma trasparente.
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Sintesi additiva
In
pratica, l'esperienza insegna che tutti i colori possono essere
ottenuti partendo da tre fasci luminosi nei cosiddetti colori
primari: rosso, verde e blu. Questo
procedimento, che parte dal buio e somma le luci, si chiama
"processo additivo" o "sintesi additiva"
dei colori.
L'unione dei tre colori primari (o fondamentali) dà il bianco;
quando i colori primari vengono uniti due a due si ottengono
invece i cosiddetti colori complementari; il blu e il
rosso danno il magenta (colore complementare del verde),
il rosso e il verde danno il giallo (complementare del
blu), il verde e il blu danno il ciano (complementare del
rosso). Il colore ciano viene anche denominato cyan o blu/verde.
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PROCESSO
ADDITIVO DEI COLORI
Tre fasci di luce nei colori primari (blu, verde, rosso),
sovrapponendosi due a due
formano i colori complementari (giallo, magenta, ciano);
dove si sovrappongono tutti e tre, danno origine al bianco.
(Da documentazione AGFA) |
PROCESSO SOTTRATTIVO DEI COLORI
Un fascio di luce bianca viene fatto passare attraverso tre
filtri
realizzati nei colori complementari (giallo, magenta, ciano).
La sovrapposizione di due fasci colorati genera i colori primari
(blu, verde, rosso),
mentre la presenza contemporanea dei tre filtri produce il nero.
(Da documentazione AGFA) |
Sintesi sottrattiva
La sintesi additiva parte da tre sorgenti luminose
colorate per ottenere tutti gli altri colori. Se si ha invece
una sola sorgente di luce, bisogna ricorrere alla "sintesi
sottrattiva", che è la stessa che avviene quando si
usano i coloranti (come i tubetti del pittore o l'inchiostro di
una stampante).
Con la sintesi sottrattiva i colori vengono generati da una sola
sorgente di luce (supposta bianca), che viene fatta passare
attraverso filtri colorati realizzati nei colori
complementari suddetti. |
Le superfici colpite dai raggi luminosi si comportano in modi
diversi, a seconda che li riflettano o li assorbano in maggiore o
minore misura. Nella pratica, tutti i corpi assorbono la luce, a
causa della rugosità della superficie.
Riflessione e diffusione
I corpi perfettamente levigati (come gli specchi)
riflettono la luce secondo le leggi della riflessione
geometrica, dove l'angolo del raggio riflesso è
uguale a quello del raggio incidente.
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LUCE RIFLESSA
Quando la superficie è perfettamente levigata,
il raggio riflesso rimbalza
secondo le leggi dell'ottica geometrica. |
I corpi non perfettamente levigati, invece, riflettono in tutte le
direzioni la luce che li colpisce, provocando una diffusione;
anche i mezzi trasparenti provocano la diffusione della luce, come
avviene nel cielo.LUCE DIFFUSA
Le superfici reali sono tutte più o meno ruvide,
quindi la luce incidente viene riflessa in più direzioni,
provocandone la diffusione. |
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