CALAMITE
Le
calamite, naturali e artificiali, esercitano la loro proprietà
magnetica in corrispondenza dei poli.
1° ESPERIMENTO |
Data la
difficoltà di procurarci due pezzi di magnetite, cioè
calamite naturali, prendiamo due comuni calamite a sbarra, che
pure presentano tale proprietà magnetica, costituite, di solito,
da acciaio o da una speciale lega ferrosa chiamata alnico,
contenente alluminio, nichel e cobalto. Teniamo
ferma una di esse, ad esempio la Calamita A, e avviciniamo l’altra
calamita, B; avverti remo un’attrazione, o una repulsione.
Tenendo ferma la calamita A, «giriamo» la calamita B e
avviciniamola adesso ad A. Poiché la calamita
A è rimasta ferma, dobbiamo concludere che, a seconda della
faccia»che B mostra ad A, la calamita B viene attratta o respinta
e pertanto le sue estremità presentano proprietà opposte.
Chiameremo le due estremità nord e sud. I ruoli di
A e B possono essere scambiati e ciò mostra che anche A ha un
nord e un sud. Per convenzione si
denomina nord la parte della calamita verso cui si orienta l’ago
di una bussola (per analogia con quanto avviene sulla Terra,
dove l’ago di una bussola si orienta sempre verso il Nord
geografico). |
2° ESPERIMENTO |
Ora
ripetiamo l’esperienza sostituendo la Calamita B con una
sbarretta di ferro che non sia una calamita; osserveremo che,
comunque si rigiri la sbarretta di ferro, questa viene sempre
attratta da A: e non solo, ma una volta staccata dalla calamita
essa diventa a sua volta una calamita. |
3° ESPERIMENTO |
Prendiamo un ago non troppo
piccolo e lascialmoo per un po’ di tempo a contatto con una
calamita; esso diventa a sua volta una calamita e presenterà un
nord e un sud ai suoi estremi.
Se tagliassimo l’ago a metà otterremmo
ancora due calamite, ciascuna con il suo nord e il suo sud;
potremmo continuare a tagliare i pezzi quanto vogliamo, otterremmo
calamite sempre più piccole: il nord e il sud di una calamita non
sono separabili.
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CONCLUSIONI |
I
MAGNETI, COSA SONO
Si può pensare a una calamita come
formata da tante piccolissime calamite elementari - delle
dimensioni dell’atomo - tutte orientate in un senso. Il
pezzo di ferro lo possiamo pensare invece costituito sì
da tante calamite elementari, ma tutte disordinate, e in
modo tale da non presentare polarità ai suoi estremi.
Avvicinando
il ferro alla calamita tutte le sue calamitine
cominciano a orientarsi, conferendogli la struttura
della calamita: è chiaro che esso viene sempre attratto
in quanto le sue calamitine elementari si orientano
sempre in modo da mostrare alla calamita la polarità
opposta.
Un magnete è temporaneo o permanente
in base alla durata della sua magnetizzazione. Un magnete
temporaneo perde rapidamente il suo magnetismo: è il caso
del ferro dolce, che si magnetizza facilmente, ma perde
rapidamente la sua magnetizzazione.
Si chiama
magnete permanente il magnete che conserva il suo
magnetismo a lungo; è il caso del magnete in acciaio o
in alnico.
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